Il Leviatano sparito
Data: Domenica, 12 maggio 2019 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Casal Bruciato oggi: le immagini, la violenza, ciò e chi l'ha riempita, alimentata, fatta esplodere sembrano quasi indicibili, non rappresentabili,ma sono lì come tentacoli ed artigli minacciosi su di noi. Il ministro dell'Interno ha un'altra idea di ordine e sicurezza e nel recinto Italia c'è posto per pochissimi.

L'aspetto giuridico di un diritto che non può essere conculcato, quello di un assegnatario di una casa, che viene invece assalito e minacciato, si mescola mostruosamente a quello istintuale del rancore incontenibile, della sopraffazione, direi della ferinità... di un quartiere in rivolta, sobillato, urlante.

Secoli fa Hobbes ci soccorse col Leviatano, l'autorità superiore e riconosciuta, che, in cambio di protezione dalla ferinità e violenza degli uomini gli uni contro gli altri, esigeva la devoluzione da parte della società di alcune funzioni e poteri ad esso, quindi il sottomettersi a regole che garantissero il convivere fra gli individui situati ed organizzati in società.

Oggi nelle nostre democrazie, consolidate affinate, sembriamo invece tornati alla belluinità ancestrale, il Leviatano non c'è, lo Stato non c'è, alle vecchie fratture altre se ne sono aggiunte e tornano ad essere dissotterati vecchi bersagli: i nomadi, i rom e tutti coloro che ci sono "stranieri"e li spingiamo fuori dal nostro recinto per mare e per terra come fossero un gregge infetto.

Noi con la nostra celebrata civiltà, le nostre cattedrali, i nostri musei, l'abitudine alle merci opulente, alle case straripanti di oggetti, alle città straripanti di bagliori ed ombre. Noi con le nostre libertà esibite ma offese, noi presi al cappio di una quotidianità anestetizzante... noi così stanziali da guardare solo i moncherini di un pensiero spezzato... NOI NON POSSIAMO PIU' TACERE!

Sara Gentile





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