
Échange culturelle Convitto Nazionale Mario Cutelli - Lycée Honoré d’Estienne d’Orves. Un’Amicizia lunga 1460 chilometri
Data: Venerdì, 10 maggio 2019 ore 08:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Catania. La seconda fase dello scambio con il “Lycée Honoré d’Estienne d’Orves” di
Nizza è arrivata e, con lei, i nostri corrispondenti francesi.
Nonostante alcune vicissitudini, che in fondo hanno reso
indimenticabile questa esperienza, questo tanto atteso momento è
giunto. I ragazzi venuti per conoscere la nostra cultura non potevano
immaginare che avrebbero percorso in lungo e in largo le varie città
visitate. Certamente delle scarpinate faticose, ma sempre molto
soddisfacenti e pregne di arte e storia. Le guide, durante le
escursioni, sono state “speciali”, anzi uniche: gli studenti del Convitto Nazionale “Mario Cutelli” partecipanti allo
scambio.
Abbiamo studiato per mesi e mesi prima di poterci sentire pronti a
parlare in pubblico, sia in italiano che in francese, davanti ai nostri
corrispondenti e a qualche turista attratto dai nostri discorsi. Alla
fine tutto è andato per il meglio e nemmeno la pioggia e il vento hanno
potuto fermarci. Insieme ai giovani francesi e ai rispettivi docenti,
abbiamo visitato la tanto amata città di Catania, Acireale, Aci Trezza
e Aci Castello, terre di leggende, e ancora Taormina e Siracusa.
Naturalmente non poteva mancare l’escursione sulla “muntagna”, la
nostra Etna. I ragazzi sono rimasti estasiati alla vista di uno
scenario che a tratti sembra lunare. Unica la possibilità di vedere
insieme due paesaggi, quasi ossimorici, come mare e montagna.
Lo scambio, oltre alla sua importanza educativo-culturale, è stato
fondamentale nell’instaurazione di rapporti umani autentici. Non a caso
i corrispondenti, per definirlo, hanno utilizzato il termine
“amicizia”. Quest’ultimo indica l’unione e la complicità raggiunta tra
di noi. Un’altra parola molto gettonata è stata “famiglia”, indicante
l’importanza di un rapporto profondo con i genitori ospitanti. Ma il
termine che mi fa più sorridere è “cucina”, eh già, perché, come hanno
confermato i ragazzi nizzardi, in Sicilia la “vera guerra” si fa a
tavola, tra antipasti, primi, secondi, contorni e dolci.
Durante questa settimana, è nato un gruppo che si è mosso sempre
“insieme”, anche quando si trattava di passare una serata in allegria.
Quanti ricordi condivisi e quante esperienze vissute...
Nel fine settimana con le famiglie, i ragazzi hanno avuto la
possibilità di visitare il resto della Sicilia: il Siracusano, i luoghi
di Montalbano e l’Agrigentino. Poi, la domenica, abbiamo trascorso un
pomeriggio durante il quale i nostri corrispondenti francesi hanno
avuto la possibilità di scoprire come funziona una tradizionale
scampagnata siciliana. Naturalmente, non sono mancati i panini con le
polpette di carne di cavallo e le partite a schiaccia 7.
Ma, purtroppo, tutto ha una fine e il momento del rientro, al quale non
si vuole mai pensare, è arrivato. La tristezza, la si percepiva sin dal
risveglio; poi, in aeroporto il momento più toccante. Tutto il gruppo,
oramai fin troppo unito, è scoppiato in lacrime. Era troppo difficile
dirsi addio, salutarsi...
Ma non è stato un volo a fermare il nostro legame e sin da subito,
grazie alle nuove tecnologie, ci siamo messi in contatto.
“Nessuno può fischiettare una sinfonia. Ci vuole un’orchestra per
riprodurla” (H. E. Luccock).
Andrea Andò classe 4D Liceo Classico
Europeo
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