Branco confuso
Data: Giovedì, 09 maggio 2019 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Ordine, sicurezza, tutti in fila per due e poi armi a braccio, città recintate, paesi fortificati, bambini tutti autoctoni di origine controllata, per il ministro dei travestimenti e delle maldestre imitazioni, Salvini. E poi le donne che stiano attente a non alzare la voce, anzi a non emetterla, e l'anima a non tirarla furi perché non ce l'hanno. E poi tutti coloro che non sono italiani di razza che non credono, che non applaudono, per questi non c'è posto, strada, casa, non c'è spazio, non c'è diritto. E poi a scuola tutti con grembiule per la disciplina, tutti in divisa, completamente masse.
Ogni tanto il branco viene sciolto e portato a pascolare, scorazzare nei grandi spazi senza tempo, né volto, spazi allettanti dove c'è tutto, merci-cibo-loisirs, i circhi che si chiamano ipermercati, casermoni vestiti a festa, tutti uguali con percorso obbligato. Lì si può consumare tutto soprattutto se stessi, a patto di onorare le mille finzioni che la "distruttività creatrice" del capitalismo attuale mette in bella mostra.

C'è una saldatura abile e perniciosa negli attuali populismi fra geloso ritorno al passato e vantaggi della società globale ed essi vi si insediano come su una liana percorrendola da una parte e dall'altra, mescolando, selezionando secondo bisogna.
Dovremmo uscire da questi casermoni a respirare le strade, le piazze,le campagne, le spiagge sulla battigia che ristora. Dovremmo uscire allo scoperto e ritrovare la misura che è quella della vita umana.

Diceva Elias Canetti: Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura."

prof.ssa Sara Gentile
(Studiosa dei fenomeni politici contemporanei)






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