Una vita donata al Liceo Gulli e Pennisi di Acireale. Il Preside Alfonso Sciacca compie 80 anni
Data: Lunedì, 06 maggio 2019 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Il genetliaco di un preside del Liceo classico merita particolare attenzione e l'hanno testimoniato i numerosi ex alunni, colleghi e docenti che hanno avuto la fortuna di incontrare nel loro cammino professionale il preside Alfonso Sciacca. L'evento celebrativo ha avuto come titolo: "Insegnare è toccare una vita per sempre" e le numerose testimonianze hanno descritto una vita donata alla scuola, all'insegnamento delle discipline classiche nel nobile "Liceo "Gulli e Pennisi", il più antico e il più moderno della città dei cento campanili. Della storia dei 120 anni del liceo il Preside Sciacca ne ha vissuto circa 60 come studente prima, poi docente e quindi preside di quella scuola statale laica, sorta in competizione con gli storici collegi religiosi della Città.

La figura del preside Sciacca è stata tratteggiata come docente educatore da Mons. Paolo Urso, già Vescovo di Ragusa, evidenziando il rapporto umano e le attenzioni verso i ragazzi e il personale della scuola; come studioso e scrittore dal prof. Paolo Daniele, il quale ha commentato i "dialoghi"con gli autori classici: Cicerone, Orazio, Ovidio, come pure nel volume "Novellando con Erodoto" dove si manifesta l'intensa padronanza dei classici che ha ispirato il pensiero e l'opera del preside che ha posto l'uomo al centro della polis. "La scuola e l'uomo", sintesi della pedagogia che caratterizza l'azione dell'UCIIM, trova in Sciacca un testimone modello di preside e sindaco a servizio della Comunità scolastica e cittadina. L'impegno e l'azione di servizio alla Città di Acireale ha visto il preside Sciacca Sindaco e la testimonianza di Rosario Sciuto e di Antonio Coniglio che hanno condiviso l'esperienza politica ne hanno descritto lo stile e l'impegno civile caratterizzato da scelte etiche per il bene della Città.

Di Sciacca, "vestale della scrittura" architetto della frase, funambolo del pensiero che segue la barra dritta dell'equilibrio della saggezza, del pensiero logico, ne ha parlato il prof. Salvatore Valastro, già docente del Liceo, ora trasferito in Toscana.
L'avv. Orazio Consolo che ha avuto la fortuna di essere stato alunno al ginnasio e poi al triennio del Liceo ha descritto l'arte e lo stile magistrale del prof Sciacca, senza registro, senza interrogazioni formali, ma esperta e sicura guida nei sentieri del sapere e della conoscenza.

Nella seconda parte dell'incontro il Preside Sciacca, visibilmente commosso per la numerosa affluenza di ospiti e per le attestazioni di affetto e di stima da parte di tanti colleghi presidi, docenti ed ex alunni, ha ringraziato la presidente dell'Associazione "Alunni ex allievi del Gulli e Pennisi", dott.ssa Maria Grazia Finocchiaro, e la dirigente scolastica, Maria Castiglione, che ha introdotto il saluto augurale.
Ringraziando gli intervenuti ha commentato il dono che ha preparato per tutti gli ospiti: un libretto "Memoriter et iucunde, quel che resta dell'amicizia" che celebra il dono dell'amicizia seguendo il Laelius di Cicerone.

L'intreccio tra il romanzo epistolare (è dedicato, infatti, ad un compagno di scuola, Gaetano, ora monaco dell'Abbazia benedettina di Orval) ed il saggio consente la lettura dell'amicizia come memoria, ricordo, vita e moti dell'animo. Vero testamento di valori che un saggio educatore continua a trasmettere e a donare ai suoi sempre affezionati studenti.
La torta finale con la scritta "Insegnare è toccare una vita per sempre" ha sancito una giornata storica del Liceo Gulli e Pennisi, omaggio ad uno dei suoi figli migliori.

Giuseppe Adernò





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