
Catania, al Teatro Bellini celebrato il 167° anniversario della Polizia di Stato: festa della memoria. 'Esserci sempre'
Data: Mercoledì, 24 aprile 2019 ore 09:00:00 CEST Argomento: Redazione
Compleanno della Polizia di Stato che ha spento 167
candeline, grande giornata di riconoscimenti: "la questura di
Catania è la sesta per risultati e quindi per importanza nel nostro
Paese", encomio altamente gradito che giunge in diretta da Roma. La
prestigiosa ed eccezionale cornice del Teatro "Bellini" ospita una
sobria cerimonia, equilibrata tra spettacolo, considerazioni e
premiazioni in cui il questore di Catania Alberto Francini ha voluto
fortemente celebrare la Festa della Polizia, per rendere omaggio alla
cultura locale. Affiancato dal prefetto Vittorio Rizzi, vicecapo della
Polizia, per testimoniare la sua presenza, insieme al capo della
Polizia Franco Gabrielli "alla nostra città, alla nostra questura, ai
poliziotti catanesi e alla società civile" sottolinea il Questore con
il famoso claim "Esserci sempre". Festeggiato l'impegno, il sacrificio
e l'incessante lavoro dei poliziotti, alla presenza del prefetto
Claudio Sammartino, il Sindaco Salvo Pogliese, le massime Autorità
civili, militari e religiose, i tanti poliziotti e i loro congiunti.
Un sentito ringraziamento del Questore all'Istituto Alberghiero "Karol
Wojtyla" per l'esecuzione con maestria ed eleganza della magnifica
torta artistica omaggiata alla Polizia di Stato, ammirata e gustata nel
foyer del "Bellini" da tutti gli ospiti presenti.
La prelibata creazione artistica è stata elaborata dal prof. Salvatore
Aiello, insieme alla brigata degli studenti del corso serale del plesso
via Lizio Bruno: 25 kg. di torta circa, farcita da 11 lt. di crema, 10
kg. di zucchero, 5 lt. di panna, ornati da svariati e colorati tipi di
frutta pregiata (5 kg.)
Alle parole del Questore Francini ha fatto eco il Prefetto Rizzi, che
ha motivato la sua presenza a Catania con gli eccellenti risultati
ottenuti da questa Questura nel campo della lotta alla criminalità,
organizzata e non, della prevenzione dei crimini di genere, ricordando
i benefici effetti che la campagna d'informazione "Questo non è Amore"
ha avuto nella città etnea che ha riportato un'impennata di denunce.
Rizzi con il suo mirato e incisivo discorso ha evidenziato al necessità
di non perdere la memoria riportando le parole del grande Gabriel
Garcia Marquez "la vita non è quella che si è vissuta, ma è quello che
si ricorda" e menziona i tanti caduti della Polizia di Stato; chiude
ricordando l'importanza dell'etica del mestiere del poliziotto.
La cerimonia è proseguita con la proiezione di un breve filmato.
Talentuosi poliziotti si sono esibiti in performance che hanno
entusiasmato il pubblico presente in platea: l'Assistente Capo
coordinatore Giuseppe Roccella, alla fisarmonica, ha eseguito il brano
"Orient Express", il tenore Sovrintendente della Polizia di Stato
Antonio Costa e il soprano Sonia Pitiddu si sono esibiti in un duetto
canoro dal titolo "Grazie perché" al quale ha fatto seguito un assolo
del Costa in un impegnativo "Nelle tue mani", e ancora, accompagnato
dal Coro dell'ANPS diretto da Maestro Giovanni Raddino, ha intonato "La
preghiera del Poliziotto"; il Primo Dirigente, Marilina Giaquinta, ha
letto un brano poetico da lei composto, tratto dalla silloge "Addimora".
Hanno partecipato le rappresentanze studentesche delle scuole che hanno
aderito al progetto "PretenDiamo Legalità... a scuola con il Commissario
Mascherpa", collegato un concorso nazionale. Premiati gli Istituti:
Professionale "Rocco Chinnici" Nicolosi (classe 3^ D), "Castiglione"
Bronte (Classe 2^ F), Comprensivo "Casella" Pedara, plesso "Monsignor
Pennisi" (Classe 4^ D).
La cerimonia si è chiusa con l'Inno di Mameli, intonato dal Coro
dell'ANPS.
Con un discorso approfondito ed efficace, il questore Alberto Francini
ha rimarcato l'importanza della memoria e dei valori fondanti
dell'attività del corpo; dopo un breve excursus storico sulla Polizia
italiana, la seconda parte dell'intervento è stata indirizzata a tutti
gli abitanti del territorio provinciale, tracciando con significatività
un quadro sullo stato di sicurezza e l'operatività della Questura
nell'ultimo anno "Catania è una delle 14 città metropolitane del nostro
Paese, la sua provincia è l' ottava per numero di abitanti".
Su problemi reali di sicurezza, numero e qualità degli eventi
criminosi (quest'anno gli omicidi sono stati 6 e nessuno legato a
matrice mafiosa o a scopo di rapina o a violenza di genere, le rapine
sono state 204 e solo 6 a banche o uffici postali, tanto per citare le
fattispecie criminose più violente), osserva "tutto ciò nulla
incide sul senso di insicurezza da parte della popolazione che anzi
aumenta a Catania così come nelle grandi altre città italiane".
"La Questura riconosce questo vulnus e si prodiga proattivamente sotto
il coordinamento strategico del Prefetto, con il Comune
innanzitutto, ma anche con le scuole, associazioni di categoria,
volontariato, associazioni dei residenti, gruppi di vicinato, per
cercare di alleviare o quanto meno di governare questo senso di
insicurezza".
Sulla sicurezza reale, ribadisce "la Polizia di Stato, così come
le altre forze dell'Ordine, svolge un'opera di contrasto assolutamente
efficace e tempestiva. L'azione di contrasto alle organizzazioni
mafiose, che sebbene duramente colpite nei loro vertici continuano ad
operare magari sotto traccia, è tenace a Catania come in altre parti
del Paese".
Analizzando e approfondendo le tematiche afferma "occorre fare di più
sul versante del disordine urbano, dell'illegalità diffusa, delle
difficoltà dei controlli sugli aspetti patologici della cosiddetta
movida. Ma occorre realmente il contributo convinto e fattivo di
tanti altri soggetti. Con il coordinamento del Prefetto stiamo
facendo qualche passo avanti, ma bisogna farne tanti altri
incominciando da un minimo, decoroso impianto di videosorveglianza
della città. Londra, città di 14 milioni di abitanti, è dotata di
un milione di telecamere. Facendo una facile proporzione a Catania
ce ne dovrebbero essere 34.000 circa, ma poiché Catania non è
Londra, ne basterebbero 1.000".
Conclude il suo apprezzato discorso sostenendo l'importanza che ogni
cittadino faccia la sua parte attiva e reattiva in termini di legalità
e con enfasi afferma "l'État sommes nous" lo Stato siamo noi.
Lella Battiato Majorana
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Medaglia al merito civile, promozioni, encomi solenni
Medaglia di Bronzo al Merito Civile al Sovrintendente Francesco Bonanno
della Squadra Mobile.
Motivazione: "Libero dal servizio si introduceva in un immobile dal
quale fuoriuscivano fiamme e fumo e, incurante del pericolo, dopo aver
preso in braccio un'anziana donna, la portava al sicuro fuori
dall'edificio. Successivamente rientrava nell'abitazione, ormai satura
di fumo, riuscendo a trarre in salvo anche la badante"
PROMOZIONI PER MERITO STRAORDINARIO
Sovrintendente Roberto Latino della Squadra Mobile.
Motivazione: "Traeva in arresto due pregiudicati responsabili di rapina
aggravata. Nella circostanza inseguiva i due, che si dileguavano a
bordo di un motociclo, dopo aver sottratto una borsa a due turiste,
fino ad uno stabile abbandonato, ove i rei si introducevano per far
perdere le tracce, traendone in arresto uno dei malviventi al termine
di un pericoloso inseguimento sul tetto dell'edificio."
Vice Sovrintendente Piero Paolo Di Prima della Squadra Mobile
Motivazione: "Espletava un intervento di soccorso pubblico a favore di
un giovane extracomunitario che, dopo essersi tuffato in mare,
rischiava di annegare, travolto dalle correnti. Nella circostanza,
sfidando i flutti, raggiungeva a nuoto il malcapitato, lo metteva in
sicurezza su una imbarcazione e gli praticava le manovre rianimatorie
di primo soccorso, affidandolo ai sanitari nel frattempo sopraggiunti."
Vice Sovrintendente Gaetano Campione del X Reparto Mobile.
Motivazione: "Libero dal servizio e senza arma d'ordinanza affrontava
due soggetti, armati di pistola e mazza di ferro che, introdottisi
all'interno di un ufficio postale minacciavano i presenti nell'intento
di effettuare una rapina. Affrontati i malviventi riusciva a metterli
in fuga interrompendo così l'evento criminoso"
Assistente Capo Alfio Castorina del Commissariato di Acireale.
Motivazione: "Incurante del pericolo, espletava una attività di
soccorso pubblico che consentiva di trarre in salvo un giovane che,
sotto l'effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, minacciava di
volersi gettare da un ponte ferroviario."
ENCOMI SOLENNI
Primo Dirigente dr. Tito Cicero
Sostituto Commissario Alfio Alfredo Di Salvo
Ispettori Superiori: Antonino Coppola, Nicolò Romano, Salvatore
Schilirò, Giuseppe Coco
Sovrintendenti Capo: Riccardo Vagliasindi, Francesco Lo Certo
Sovrintendenti: Massimo Rao, Antonino Filippo Cariotti, Corrado
Fratantonio, Mario Schilirò
Vice Sovrintendenti: Vincenzo Renato Platania
Assistenti Capo Coordinatori: Giuseppe Muni, Vincenzo Stissi
Assistenti Capo: Giuseppe Orazio Spartà, Fabio Tudisco, Salvatore
Rizzo, Sebastiano Cannavò, Gaetano Cucuccio
Assistente: Giuseppe Davide Gualteri
Agente Scelto: Cristian Fioriglio
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