
L’editoria come strumento per valorizzare e diffondere il patrimonio culturale: Metti una redazione a scuola!
Data: Lunedì, 08 aprile 2019 ore 08:30:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il progetto di alternanza scuola lavoro "Metti una redazione a scuola" è
frutto di una convenzione che il Liceo G.
Lombardo Radice di Catania ha stipulato con la rivista "Incontri
La Sicilia e l'altrove" www.edizionincontri.it - Questa redazione ha
avuto come protagonisti gli studenti del liceo linguistico della classe
3 LG, come tutor esterno il dott. Elio Miccichè, direttore editoriale
della rivista, appunto, e come tutor interno la prof.ssa Marcella
Labruna. In realtà sul campo abbiamo avuto esperte titolate nel
settore, che nell'arco di un mese hanno organizzato insieme ai ragazzi
il lavoro che verrà pubblicato nel mese di luglio nella prestigiosa
rivista. E quindi la dott.ssa, Giamina Croazzo, membro del comitato
direttivo di Incontri, la giornalista dott.ssa Lucia Russo e la
prof.ssa Gloriana Orlando. Un parter di studiosi che da anni collabora
con l'amministrazione dei beni culturali alla valorizzazione del nostro
patrimonio. Buona lettura con l'editoriale del direttore Elio Miccichè
su questa esperienza.
Marcella Labruna
referente per i beni culturali del
liceo Lombardo Radice
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Il liceo è una palestra formativa che dovrebbe rendere flessibile le
giovani menti di fronte alle dinamiche sempre più turbolente della
società, dell'economia e del lavoro. Ma la Flessibilità può sfiorire
velocemente, come certi fiori di cactus nell'arco di un giorno, se non
è accompagnata da qualcos'altro che ha da fare anche con l'esperienza.
Questo qualcosa si declina in due modi: Curiosità e Creatività. La
prima spinge una persona a sapere, la seconda dipende dalla capacità
produttiva della fantasia individuale. Queste due qualità possedevano i
Greci che, navigando in lungo e in largo fino all'approdo in Sicilia,
divennero nostri illustri antenati.
Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro realizzato con la III LG del
Lombardo Radice di Catania è stata
un'esperienza e un'immersione nel settore giornalistico. Le lezioni
volevano essere per gli studenti
un'occasione per mettere alla prova la loro curiosità e creatività. Non
significa che essi diventeranno
giornalisti o editori - possiamo solo augurarcelo - ma che, se il loro
animo sarà ben disposto, l'opportunità concessa potrà lasciare tracce
significative.
Non è facile, oggi, perchè siamo circondati da un nemico subdolo, in grado di
esaltare o dissolvere le due qualità: la Rete, uno degli argomenti dei
nostri incontri.
Uno strumento più irrequieto di un cavallo da rodeo: solo se domato non
scalzerà dalla groppa. Uno dei modi possibili per uscire dall'isolamento
creato dal perenne bombardamento di immagini e di notizie provenienti
dalla rete, è impedire l'ingolfamento della nostra mente, subissata di
immagini su immagini. Bisogna lasciare uno spazio libero per elaborare
le informazioni esterne.
Voler fare un buon giornale significa, oltre a essere curiosi e
creativi, volere l'Impossibile. Una sfida che deve scattare senza se e
senza ma. Non fermarsi a contemplare la Luna per cantarla o elevarla a
lirica. No! Bisogna lanciare la sfida e andarci. Parlando di difesa
dell'ambiente o di clima impazzito, non basta essere d'accordo. No!
Volere l'impossibile significa agire e incidere come Greta Thunberg, la
sedicenne svedese che ha mosso centinaia di migliaia di giovani,
preoccupati per il futuro della terra.
Nel nostro piccolo l'impossibile è stampare un giornale, oggi arrivato
al suo settimo anno, che possa anche incontrare e, in questo caso
ospitare, la creatività di giovani menti.
Elio Miccichè
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