
'Njura Cirasa. Canti e Storie di Siciliani alla Grande Guerra' di Carlo Muratori ad Acireale
Data: Giovedì, 04 aprile 2019 ore 07:00:00 CEST Argomento: Redazione
Sabato 30 marzo si è tenuto ad Acireale lo spettacolo "Njura Cirasa. Canti e Storie di Siciliani
alla Grande Guerra" tenuto da Carlo Muratori, autorevole
studioso siracusano e performer di tradizioni popolari siciliane, già
fondatore del gruppo musicale "I Cilliri". Organizzato dalla Fondazione
Teatro Bellini e dal Comune di Acireale, il concerto si è
inscritto nell'ambito di "L'altra faccia della medaglia. La Sicilia e
la Grande Guerra", evento articolato in cinque giornate di
incontri e conferenze, nella proiezione del film "La Grande Guerra",
capolavoro assoluto di Mario Monicelli e concluso con l'inaugurazione
del Muro della Pace lungo il percorso naturalistico delle Chiazzette.
Muratori ha proposto un suggestivo percorso narrativo-musicale, frutto
di ricerche condotte in diverse zone dell'isola, dal quale è
emerso un racconto appassionato e dolente di uomini costretti a
lasciare la propria terra e gli affetti più cari per una guerra
lontana, oscura, odiata.
Ottave declamate dai cantastorie, componimenti poetici in forma di
"contrasto", brani di autori rimasti anonimi, liriche dell'illustre
Ignazio Buttitta che da "picciotto" aveva partecipato al
conflitto, si sono intrecciati a frammenti di "Terramatta", il
libro di memorie di Vincenzo Rabito e ai canti della rivolta dei
"cutrara" del 1862 a Castellamare del Golfo.
L'esecuzione di Carlo Muratori è stata lucida e struggente, resa ancor
più coinvolgente dall'accompagnamento sobrio, asciutto, essenziale
della chitarra, sin dal brano iniziale, la celeberrima "Canzone del
Piave", fino ai bis conclusivi "E vui durmiti ancora" e "Vitti 'na
crozza", quest'ultima restituita alla sua drammatica visione attraverso
l'utilizzo della struttura tonale in modo minore.
Attento e caloroso il pubblico che ha gremito l'antisala del Palazzo di
Città, spazio centrale però troppo piccolo per ospitare un
appuntamento di questo calibro. Ma questa è un'altra storia.
Katya Musmeci
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