Polizia, 60 anni di donne in divisa, una festa corale al Comune di Catania per celebrare l’anniversario di fondazione della Polizia femminile
Data: Giovedì, 14 marzo 2019 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
Sotto
il comandante della Polizia di Stato dell’epoca, Giovanni Calcaterra,
nel 1959 venne istituito il “Corpo di polizia italiano femminile ad
ordinamento civile”, composto dal personale femminile dedicato alla
protezione della donna e tutela dei minori; in esso vennero inglobati
gli ex agenti del corpo di polizia femminile di Trieste, retaggio
dell’amministrazione militare anglo-americana del territorio libero di
Trieste, istallata in quei territori dalla fine della Guerra Mondiale
al 1954. Tale corpo, dipendente dall’amministrazione della Pubblica
Sicurezza del Ministero dell’Interno, con regolamento autonomo rispetto
all’ordinamento militare della Polizia di allora; la legge 121 del 1981
di riforma dell’ordinamento che smilitarizzò la Polizia di Stato,
dispose lo scioglimento del corpo femminile, integrando il personale
nel corpo della Polizia di Stato.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Catania, Giuseppe Castiglione,
in occasione del 60° anniversario della costituzione della Polizia
Femminile, ha voluto ospitare nell’aula consiliare: Fidapa
“Catania – Riviera dei Ciclopi”, presidente Cynthia Torrisi, Gruppo
Rotariano “Sicilia Lux Mundi”, presidente Adriana Muliere,
sponsorizzato dal Rotary “Catania Duomo 150”, presidente Angelo Alaimo
e l’associazione Dyogene & Athena, presidente l’artista Maria
Perconti.
È stata presente l’Amministrazione Comunale che ha dato un indirizzo di
saluto a tutte le donne della Polizia di Stato.
Il Sindaco Salvo Pogliese ha sottolineato, condiviso dalla folta
platea, “Oggi, secondo dati statistici, una donna su 100
raggiunge posizioni dirigenziali, l’uomo su 150; dato sufficiente a
indicare la determinazione e l’eccezionale qualità che la donna
raggiunge ovunque e all’interno della Polizia di Stato. Non condivido
quindi alcuni percorsi normativi che assegnano quote vincolate nella
rappresentanza degli enti locali, nelle liste parlamentari: è una
mortificazione, come se avessero bisogno di una riserva indiana”.
Approfondito e stimolante intervento dell’assessore alle Pari
Opportunità, Barbara Mirabella, “una giornata di gioia, come donna
assessore, sapendo che ci sono tante mamme come me e donne che hanno
dedicato la loro vita alla sicurezza del Paese; questo evento rientra
nell’ambito delle tantissime iniziative che il Comune con l’assessorato
delle pari opportunità ha organizzato, dedicando un’intera settimana
fino al 15 marzo e tutto l’anno a trattare una quantità enorme di
momenti di confronto e crescita, uno dei quali verterà sulla centralità
della donna e parità di genere, anche nell’ambito delle figure delle
donne disabili”.
Fabio Cantarella, assessore alla Sicurezza, svolgendo un ricercato
intervento, ha esordito con riferimento storico sui limiti di azione
delle donne di un tempo: l’“autorizzazione maritale”, attestazione che
sanciva il predominio dell’uomo nella famiglia di fine Ottocento, la
donna sposata per svolgere attività commerciali, doveva mostrare il
consenso del marito; regola abolita nel 1919. “Adesso, conclude, la
donna può ricoprire qualunque carica, donne e uomini si compensano in
tutti i ruoli”.
Il questore di Catania Alberto Francini, nel suo efficace e apprezzato
intervento, ha tracciato il percorso storico e il valore del contributo
delle donne in Polizia. “Le donne sono, più che importanti, un elemento
fondamentale nella vita di tutti noi, quindi anche nel servizio di
polizia: il loro apporto e contributo è indispensabile non da adesso ma
da 60 anni; sin da quando erano un corpo a parte, a maggior ragione
adesso che costituiscono il 30-40% dei nostri organici”. Sottolinea il
dato tecnico-scientifico: “tutti gli studiosi di organizzazioni
complesse, ci dicono che un’organizzazione funziona bene quando è
divisa equamente tra i generi, perché ogni genere maschile e femminile
apporta un contributo peculiare alla stessa attività di servizio che
svolge, e quindi ha bisogno di un bilanciamento alla pari del 50%;
anche in polizia tra donne e uomini”.
Interessante intervento del direttore del giornale The Voice KW, Lella
Battiato Majorana, che ha ringraziato il dirigente scolastico Daniela
Di Piazza, Istituto Alberghiero K. Wojtyla e le studentesse che hanno
partecipato all’evento con l’accoglienza degli ospiti coordinate dal
prof. S. Anello. Ha ricordato che accanto alle donne poliziotte, un
plauso va anche alle donne scienziate pioniere che sono state ignorate
dalla Storia, ma hanno contribuito alla Tavola Periodica degli elementi.
Moderatore efficace il Maurizio Catania, che ha ringraziato la
delegazione di donne della Polizia della base USA di Sigonella ,
accompagnate da Alberto Lunetta.
A coronare l’evento anche donne dell’Esercito Italiano, accompagnate
dal comandante del 62° Reggimento Sicilia, colonnello Aurelio Costa,
della Polizia Provinciale accompagnate dal comandante Salvatore Raciti,
della Polizia Municipale di Catania, accompagnate dal Generale Stefano
Sorbino, e della Guardia di Finanza di Catania.
Stefania Recca, addetta alle comunicazioni della Questura ha spiegato
“prima sono donna e poi poliziotta, svolgo il mio lavoro con i miei
colleghi uomini allo stesso modo, e questo quello che caratterizza oggi
la donna, l’aver raggiunto sicuramente un tipo di attività
lavorativa identica a quella degli uomini” Conclude “mi piace
sottolineare che quando sono entrata in polizia nel mio corso di
formazione eravamo più donne che uomini, questo è il percorso come ha
detto bene il Questore”.
Un incontro emozionante e un’aula consiliare gremita di donne in
divisa, che assieme ai partecipanti hanno intonato l’Inno
Nazionale.
Carlo Majorana Gravina
|
|