Le atrocità della guerra in un video degli studenti del Marconi
Data: Sabato, 09 febbraio 2019 ore 07:30:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Si è svolto a Roma, nel Museo delle Civiltà, la celebrazione della seconda Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Fulcro della manifestazione è stata la premiazione dei ragazzi e delle ragazze vincitori del concorso per le scuole “Vittime civili di guerre incivili”, che è stato organizzato dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
 
Le opere ritenute meritevoli da una commissione di esperti, 25 tele e 3 video, saranno esposte nel Museo delle Civiltà fino al 18 febbraio, nella mostra “essere | | non essere. Vittime Civili di guerre incivili”, a cura di Romina Guidelli. E tra queste opere ci sarà anche il video realizzato da Gabriele Leone e Marco Bucchieri, due studenti dell’Istituto tecnico Marconi-Mangano di Catania, diretto dal preside Egidio Pagano, che è giunto terzo su oltre sessanta partecipanti in questa sezione. Gabriele Leone e Marco Bucchieri hanno ritirato il premio a Roma, riscuotendo grandi consensi dal pubblico composto da rappresentanti delle istituzioni e della società civile, accompagnati dalla professoressa Lucia Andreano, responsabile del progetto e dalla professoressa Rossella Forbice.
 
Particolarmente coinvolgenti per i presenti sono stati, prima delle premiazioni, gli interventi di testimoni delle guerre di ieri e di oggi: Franco Leoni (testimone delle strage di Marzabotto), Aman (giovane ragazzo afgano fuggito dal suo paese a causa del conflitto) e Nicolas Marzolino (vittima civile di guerra, ferito nel 2013 a Novalesa da un ordigno bellico inesploso).
 
Nel suo intervento, che ha catturato l’attenzione di tutti i presenti, il Presidente Nazionale delll’ANVCG, il catanese Giuseppe Castronovo ha voluto ricordare come «l’istituzione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti è stata fortemente voluta  dal nostro sodalizio per ricordare le vittime di tutte le guerre di ieri e di oggi, che sono ormai per l’80% appartenenti alla popolazione civile. Solo la diffusione di una vera cultura di pace e di solidarietà può porre fine a questa carneficina quotidiana ed è questo il messaggio che noi vittime civili di guerra vogliamo diffondere con le iniziative organizzate per questa giornata, soprattutto tra le generazioni più giovani che hanno risposto con entusiasmo al nostro bando. Dobbiamo partire da loro per arrivare finalmente ad un mondo senza più guerre».

Lucia Andreano
docente, addetto stampa Marconi







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