Istruzione, Diritto e Legalità in Sicilia
Data: Martedì, 29 gennaio 2019 ore 19:00:00 CET Argomento: Redazione
Il valore della Carta Costituzionale, per
l’Associazione professionale degli insegnanti di Scienze Giuridiche ed
Economiche, (APIDGE) non può essere legato alle ricorrenze e alle
celebrazioni; la Costituzione va celebrata ogni giorno e lo studio non
solo del contenuto, ma dei valori di cui essa è portatrice, va inserito
stabilmente nei percorsi didattici di tutte le scuole. Con questa
finalità è stato organizzato all’Università Kore di Enna, in
collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e Formazione
Professionale” della Regione Siciliana, un seminario di studi presso la
Facoltà di Scienze Giuridiche ed Economiche, che nel titolo aggrega
“Istruzione, Diritto e Legalità in Sicilia”.
La scuola, che svolge un’azione sociale indirizzata alla formazione
integrale dell’uomo e cittadino, attraverso l’insegnamento produce
apprendimenti e quindi stimola la graduale modifica dei comportamenti
nel modo di pensare, di sentire e di agire. Tra i banchi di scuola si
fa esperienza di vita comunitaria e sociale, si rende concreto
l’applicazione di principi e di valori, di diritti e di doveri, come ha
ricordato il Presidente Mattarella in occasione del discorso di fine
anno.
Dopo i saluti introduttivi della coordinatrice dell’Apidge
Sicilia Est, Prof.ssa Alessandra Tricani; del presidente
dell’Università, Cataldo Salerno e del preside della Facoltà di
Giurisprudenza, Roberto di Maria, sono intervenuti il presidente
nazionale dell’Apidge, Ezio Sina e il prof. Gaetano Centorbe, i quali
hanno tracciato il focus del problema, constatando che dei 18.000
docenti di discipline giuridiche ed economiche ben 6.000 vengono
utilizzati per supplenze o per il sostegno ai disabili (senza
titolo) e non viene valorizzata la loro professionalità.
La frammentarietà dei progetti di legalità messi in atto nelle scuole
non contribuisce alla formazione civica di tutti gli studenti e molti
rimangono privi delle conoscenze basilari del vivere civile.
I Parlamentari invitati: On. Alessandro Battilocchio firmatario del DDL
C688; la Senatrice Barbara Floridia di 5 Stelle ( DDL S693) e la Sen,
Nadia Ginetti del PD (DDL S233), rimasti bloccati alla Camera per
l’approvazione d’importanti provvedimenti, hanno inviato dei video
messaggi, indicando ciascuno, pur appartenendo a schieramenti politici
diversi, la necessità e l’urgenza di introdurre nell’ordinamento
scolastico la disciplina dell’Educazione Civica e di valorizzare le
risorse interne di Docenti di Diritto e di Economia.
Le esperienze scolastiche di Educazione Civica applicata sono state
esposte dal preside Giuseppe Adernò, ideatore dei Consigli Comunali dei
Ragazzi che mettono in pratica, mediante “compiti di realtà” la cultura
della democrazia partecipata e attiva bella “scuola-piccola città” e la
dirigente dell’Istituto “Federico II“ di Enna, Giuseppina Gugliotta, la
quale ha messo in luce la progettualità educativa e interculturale
dell’Istituto che realizza molteplici iniziative di legalità e
d’impegno civile, valorizzando i docenti di Diritto assegnati alla
scuola.
Molto apprezzati sono stati gli interventi del presidente del Consiglio
Nazionale Forense, avv. Massimo Dell’Utri di Caltanissetta, che ha
coinvolto gli studenti in speciali esperienze professionali nel settore
giuridico e amministrativo; la testimonianza dell’On. Sonia Alfano,
presidente dell’Associazione Familiari Vittime della mafia; la
relazione sul tema della legalità nella Costituzione italiana,
presentata dal prof. Enrico Cuccodoro, docente di Diritto
Costituzionale all’Università del Salento. L’educazione alla
cittadinanza, activa societas, favorisce l’educazione alla pratica
democratica nel solco dei principi di legalità, ragionevolezza e
patriottismo costituzionale”.
Le conclusioni del convegno sono state affidate all’Ing. Filippo
Ciancio della Direzione Regionale dell’Istruzione, il quale ha
condiviso la progettualità emersa dal seminario e si auspica che,
coinvolgendo l’Assessorato Regionale all’Istruzione si possa avviare
dal prossimo settembre un progetto sperimentale per le classi prime
delle scuole siciliane di I e II grado, introducendo nel curricolo
ordinario l’insegnamento sistematico e graduale di Cittadinanza e
Costituzione.
La gradualità dell’avvio di questa sperimentazione assicura un percorso
di costante miglioramento nella realizzazione del progetto che
coinvolge la scuola e ne assicura un efficace successo formativo,
investimento e garanzia per una società migliore.
Giuseppe Adernò
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