L’apprendimento dell’inglese come gioco. A Didacta un metodo sperimentale basato su tecnologie e movimento del corpo
Data: Lunedì, 15 ottobre 2018 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni


Sviluppare nei bambini della scuola primaria un interesse per lo studio della seconda lingua a volte può essere difficoltoso, e con un orario che raggiunge un massimo di tre ore a settimana non è semplice sviluppare un percorso linguistico efficace. Quali consigli possono esser dati a un docente che si appresta a insegnare inglese ai suoi piccoli alunni? L’obiettivo del workshop “Giochi per l’apprendimento della lingua inglese“, organizzato a Fiera Didacta (sabato 20/10 ore 16,15) è quello di presentare un metodo di insegnamento sperimentale che è stato sviluppato nella Scuola-Città Pestalozzi di Firenze. Con questa metodologia, grazie alla coesistenza nel processo didattico di tecniche di apprendimento cinestetico (basate cioè sul movimento del corpo) e di nuove tecnologie, i bambini si sono sentiti protagonisti del loro apprendimento e hanno appreso nozioni linguistiche che si sono andate a depositare nella memoria a lungo termine.

Partendo dall’analisi di questo studio e dai risultati emersi, durante l’incontro si daranno ai docenti alcuni input su come organizzare e pianificare una lezione di inglese in cui il bambino sia protagonista attivo e possa sviluppare non solo un interesse verso la lingua, ma anche altre capacità quali la creatività, la propensione per il lavoro di gruppo e le abilità tecnologiche di base. Integrare una lezione di inglese con più input possibile è sicuramente un buon metodo per creare quello che viene definito un ambiente di apprendimento stimolante. I docenti verranno messi in condizione di realizzare loro stessi giochi cinestetici e tecnologici da poter poi riutilizzare nei modi più appropriati e da riadattare in base alle diverse necessità delle loro classi.

I docenti, dotati di tablet, potranno imparare a utilizzare un’App israeliana chiamata TinyTap che da un lato permette a loro di dare vita a lezioni interattive con spiegazioni, giochi, esercizi e video, e dall’altro consente anche agli alunni di creare e condividere con il gruppo classe attività divertenti legate alle nozioni apprese, sperimentando così il cooperative learning. Il fatto che l’App possa essere utilizzata in modalità diversa dall’insegnante e dall’alunno rende possibile anche alle scuole che hanno a disposizione pochi dispositivi tecnologici di intraprendere un “percorso tecnologico” all’interno delle lezioni.

Relatrice del workshop sarà Giulia Gatti, dottoressa in Language and Mind: Linguistics and Cognitive Studies e collaboratrice nella Scuola-Città Pestalozzi.

La partecipazione al workshop è valida ai fini della formazione in servizio.

indire.it





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