Richiesta immissioni in ruolo e aumento organici ATA
Data: Mercoledì, 01 agosto 2018 ore 09:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Credevamo e
speravamo che con il nuovo Governo il personale
amministrativo tecnico e ausiliario statale diventasse finalmente
“visibile” con tutte le sue problematiche e fosse considerato per
quello
che realmente vale; invece ad oggi la situazione non sembra molto
difforme dal passato: anche le 9873 immissioni in ruolo richieste e i
5182 posti assegnati sull’organico di fatto con la nota MIUR 32989 del
20 luglio scorso, che fornisce indicazioni generiche, ricalcano le
solite procedure; infatti i posti liberi sull’organico di diritto sono
quasi 17000 ma invece di nominare in ruolo su quel totale complessivo
assistiamo agli usuali balletti con il Ministero che ne chiede solo una
parte, il MEF che decide considerando solo ragioni economiche e i
nostri
precari e l’utenza che subiscono inermi. Inoltre da quei 9873 posti se
ne devono togliere 789 per la stabilizzazione dei co.co.co e 305 per la
stabilizzazione degli LSU di Palermo, per cui per i nostri poveri
precari statali ne rimangono solo 8744, cioè circa la metà dei posti
liberi. Non ce ne vogliano questi dipendenti, ma riteniamo che debbano
essere stabilizzati tutti i precari a cominciare dai nostri statali,
che
per anni si sono sacrificati lavorando anche molto lontano da casa, e
non solo una parte che, tra l’altro, non è nemmeno presente nelle
nostre
graduatorie.
Si deve invece finalmente pensare a tutti i precari, che hanno gli
stessi identici doveri dei colleghi di ruolo ma pochissimi diritti:
nella scuola statale ognuno ha e deve avere il suo RUOLO: anche gli
ATA.
Secondo le diffusioni dei dati ISTAT e INPS i dipendenti pubblici negli
ultimi anni sono diminuiti di oltre centomila posti, creando pertanto
un
enorme calo delle entrate contributive ex INPDAP e procurando per
contro
un aumento della spesa degli ammortizzatori sociali. Dove sono allora i
risparmi preventivati? Molto meglio immettere in ruolo i precari
anziché
licenziarli. (tra l’altro i nostri stipendi continuano ad essere fra i
più bassi della Pubblica Amministrazione)
Chiediamo pertanto una assunzione straordinaria di personale ATA su
tutti i posti vacanti e disponibili e un adeguato aumento dei posti
assegnati sull’organico di fatto in attesa che venga attribuito anche
per gli ata un organico potenziato che garantirebbe la perfetta
funzionalità delle scuole statali e che vengano finalmente rivisti gli
obsoleti parametri di determinazione dell’organico, in quanto quelli
attuali rispondono solo ad esigenze di risparmio di spesa anziché ai
bisogni effettivi del servizio scolastico.
Se si vuole che la scuola funzioni bene, bisogna dotarla di risorse e
non privarla addirittura di quelle indispensabili per l’ordinario
funzionamento.
Infatti i tagli indiscriminati degli organici ATA e i vari divieti
hanno
creato situazioni problematiche dove, a fronte di un notevole aumento
dei carichi lavorativi, che ha provocato stress da lavoro correlato, si
è avuta una riduzione costante del personale, che ha comunque garantito
con impegno e sacrifici il livello qualitativo dell’intero sistema
scolastico. Inoltre i vari accorpamenti hanno creato mega scuole
ingestibili e tolto numerosi posti di DSGA.
Quella subita dagli organici del personale ATA è una drastica
diminuzione, che non aiuta certamente il buon andamento del servizio e
ha pesanti riflessi sulle condizioni di lavoro del personale.
Per valutare la situazione nel suo insieme si devono considerare le
molteplici problematiche che incontrano le varie istituzioni
scolastiche
disseminate nella nostra bella penisola: complessità di molte
istituzioni scolastiche con vari plessi ubicati su più piani e su più
comuni e con vari ordini di scuole, divieto di nominare supplenti per
assenze fino a 7 giorni per i collaboratori scolastici e fino a 29 per
amministrativi e tecnici, rischio di situazioni di disagio con momenti
di pericolo per la mancata sorveglianza e pulizia con notevoli rischi
igienico sanitari e di sicurezza, posti ata accantonati in caso di
presenza di contratti stipulati con imprese di pulizia, che non
garantiscono la sorveglianza e nemmeno la resa lavorativa in ore dei
collaboratori scolastici, orari di funzionamento molto estesi per
andare
incontro alle esigenze dell’utenza che però avrebbero bisogno di più
persone per evitare di infrangere norme contrattuali sfruttando i pochi
dipendenti in servizio, presenza di personale che fruisce di legge 104
e/o con mansioni ridotte per motivi di salute, personalità giuridica
attribuita a tutte le scuole dall’autonomia scolastica ma senza un
adeguato aumento degli organici negli istituti comprensivi, particolare
complessità amministrativa dovuta a tutte le pratiche aumentate
continuamente negli ultimi anni e notevolmente aggravate in quelle ISA
che devono rapportarsi anche con più comuni.
Riteniamo che la politica debba fare la sua parte invertendo la
tendenza
al risparmio sulla pelle degli ata, per ritornare ad investire davvero
nell’istruzione e non inserendo invece altri privati nelle scuole
statali, producendo così solo un aumento di spesa, un peggioramento
dell’offerta formativa e un notevole rischio di infrazioni o altro,
come
accaduto anche in occasione degli appalti per le imprese di pulizia.
Chiediamo che questa categoria venga difesa con tutte le forze, perché
con il suo prezioso contributo, da sempre, con molto impegno e
dedizione, ogni mattina si adopera per far funzionare il sistema
scolastico, da sempre rappresenta la continuità di tutte le attività
scolastiche e da sempre garantisce con professionalità competenza e
serietà tutti i servizi generali e amministrativi della Scuola nel
migliore dei modi, anche se ormai ridotta notevolmente.
Il Vostro Governo non può più ignorare la rabbia, la delusione e il
malcontento generale di tutto il Personale ATA della Scuola;
richiamiamo
pertanto la Vostra attenzione in merito alla necessità di affrontare
correttamente il problema, trovando una soluzione parlamentare, sia per
la stabilizzazione del personale precario, che da anni sta lavorando
per
lo Stato Italiano, che per la problematica situazione lavorativa di
tutto il personale ATA, facendola finalmente emergere e portandola
anche
a conoscenza dell’opinione pubblica
Confidando in un Vostro positivo intervento, che ristabilirebbe anche
una precisa fiducia nelle Istituzioni parlamentari, ringraziamo e
porgiamo distinti saluti rimanendo a disposizione per ogni chiarimento.
La Direzione Nazionale Feder.ATA
|
|