L’IIS “Cucuzza Euclide” di Caltagirone celebra il 40° anniversario della legge Basaglia
Data: Lunedì, 18 giugno 2018 ore 09:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
A
conclusione di un intenso anno di studio e di ricerca condotto dai
docenti e dagli studenti sul concetto di "follia" nella società
contemporanea, il 30 maggio nei locali dell'IIS Cucuzza Euclide di Via
Mario Scelba 5 sono stati presentati i lavori realizzati durante il
corso dell'anno. "In particolare, ci si è soffermati sul tema "La
Follia filosofica: Platone, Erasmo e Hegel" - afferma la prof.ssa
Stefania Sinardo - approfondendolo sotto diversi punti di vista. Il
progetto sperimentale crea un ponte comunicativo valido tra mondo
liceale e quello professionale, sia per cogliere lo specifico della
riflessione filosofica, delle sue domande e procedure libera dai
vincoli didattici, sia per 'educare al pensiero' ovvero a un
atteggiamento problematizzante e al rigore argomentativo come azione
intenzionale attraverso la riflessione, i feedback e il dialogo".
Quali gli scopi di un tale intervento e quali gli influssi sulla
didattica? "Io ero emozionata come se fosse la mia prima lezione,
continua la prof.ssa Sinardo -tremava la voce, le mani, il cuore. Per
drenare l'emozione camminavo per la classe gesticolando come se dovessi
dare le direttive per costruire un castello di sogni. I sogni di quei
ragazzi che osservavo: sguardi silenziosi, sguardi incuriositi, occhi
sgranati, fermi, immobili, con forse in mente tante domande o forse
nessuna, tante affermazioni o molte insicurezze che esulano dalla vita
scolastica concentrata in quattro pareti, sguardi desiderosi di essere
ascoltati a prescindere dalla giustezza delle loro riflessioni,
desiderosi di essere parte attiva di un progetto, parte attiva della
loro stessa vita. Sono fermamente convinta che l'attitudine che più
importa sia fatta acquisire è il desiderio di conoscenza, «se l'impulso
in questa direzione viene indebolito anziché rafforzato ci troviamo di
fronte a un fatto molto più grave che a un semplice difetto di
preparazione». Apprendere conoscenze significa prepararsi alla vita
futura cioè avere la padronanza di se stessi, attingere da più fonti e
contesti, sviluppare competenze e capacità traducibili in attività
producibili e spendibili in tutte le parti del mondo.
Com'è nato questo lavoro e come lo hanno accolto gli alunni?
L'idea di questo lavoro- afferma la prof.ssa Benedetta Russo -
scaturisce casualmente da un percorso di studio ad ampio spettro sulla
complessità della nostra vita interiore e sul tentativo di indagare le
molteplici sfaccettature dell'animo umano con l'ausilio di elementi di
psicologia e psicoanalisi che, giocoforza, si ricollegano a Freud. Il
padre della psicoanalisi, infatti, analizza i processi mentali inconsci
che sfuggono alla piena consapevolezza dell'individuo, arrivando a
stabilire terapie adeguate per curare quelle malattie psichiche o quei
comportamenti "anomali" che noi definiamo "follia" o peggio ancora
"pazzia", in modo superficiale, perché, come diceva Alda Merini, "ogni
gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge
il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli
uomini."
Il processo di collaborazione con gli alunni, l'attività di reperimento
e scambio di informazioni sull'argomento, nonché la loro spontanea
partecipazione rivelano, ancora una volta, come temi e contenuti
ritenuti a volte seccanti dal mondo studentesco, possano invece
determinare sorprendentemente meccanismi di coinvolgimento inattesi.
Ne è stata prova il dibattito seguito alla presenza della dott.ssa
Paola Affettuoso Responsabile della Comunità Terapeutico Riabilitativa
"La Grazia" di Caltagirone e di alcuni giovani che hanno superato un
periodo di cura presso la struttura e l'attenzione mostrata dagli
alunni all'intervento del dott. Raffaele Barone Direttore UOC
Dipartimento Salute Mentale Caltagirone che si è soffermato sull'iter
innovativo della legge Basaglia che ha visto il territorio di
Caltagirone sin dagli anni ottanta in prima linea nella creazione
di strutture alternative ai manicomi all'insegna dell'insegnamento
basagliano "La libertà è terapeutica".
Sebastiano Russo
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