Chi si innamora troppo di sé stesso, non avrà contendenti
Data: Venerdì, 08 giugno 2018 ore 12:49:17 CEST
Argomento: Sindacati


Il magistrale pensiero di Benjamin Franklin riassume perfettamente la sintesi del comunicato di Dirigentiscuola del 25 maggio scorso, allorquando rivendica la piena paternità della sentenza n. 1057 del Giudice di Napoli. L’estensore del comunicato, per dare una connotazione particolarmente colorita, si è letteralmente inventato che altri volessero appropriarsi del risultato della sentenza, dimenticando che è un’altra sentenza di un giusto riconoscimento nel giudizio di primo grado, ma purtroppo le numerose sentenze di primo grado ottenute sul territorio nazionale sono tutte naufragate nel giudizio di appello. Ciò induce ad affermare che, senza ombra di dubbio, a tutt’oggi non ci sono sentenze passate in giudicato che possano costituire almeno orientamento giurisprudenziale.

L’estensore del trionfalistico comunicato e la sua O.S. farebbero bene a precisare i risvolti a cui sono approdati i numerosissimi colleghi che, pur avendo ottenuto una sentenza favorevole in primo grado, poiché in appello tali sentenze sono state riformate con spese a carico dei Dirigenti Scolastici, sono stati chiamati a sborsare dette spese quantificabili da un minimo di €. 4.000,00 a un massimo di 16.000,00 euro.
Di questo dovrebbe scrivere il trionfalista estensore dell’articolo, di come ingenui e poco avveduti colleghi abbiano seguito la strada tracciata da Dirigentiscuola ed oggi, a fronte di un petitum medio richiesto di circa 30.000,00 euro, devono risarcire la Pubblica Amministrazione delle mostruose cifre sopra riportate per spese di liti.

Se poi volessimo sottilizzare sulla presunta appropriazione indebita ipotizzata da Dirigentiscuola, a loro dire messa in atto da “maestri della propaganda e del discredito”, si potrebbe ricordare che l’Avv. Michele Speranza del Foro di Napoli, risulta essere amico del presidente dell‘Udir Marcello Pacifico e facente parte del pool di avvocati dell’UDIR, quindi qualcuno ha fatto ricorso a professionisti di altra sigla sindacale per elaborare i ricorsi, e che addirittura l’Avv. Miceli, che fu il fautore e l’ estensore dei ricorsi di Dirigentiscuola è a capo del summenzionato pool dell’UDIR.

Tali circostanze inducono a sospettare che Dirigentiscuola ha bisogno di avvalersi di professionisti della “concorrenza”, altro che appropriazione indebita.
Il merito di cui potrebbe  andare fiero il Sindacato cui appartiene l’estensore dell’articolo è di aver intascato centinaia di migliaia di euro da quei ricorsi, senza aver mai rendicontato ad alcuno, calpestando impunemente specifiche o cogenti norme statutarie.

Ciò stante, sarebbe interessante chiedersi il perché gli interessati ai ricorsi dovrebbero servirsi di un sindacato che per gli stessi pretende il versamento di somme che non rendiconta, gestendo autocraticamente in proprio il segretario nazionale tali ingenti somme, piuttosto che seguire le procedure dell’UDIR, come si suol dire a gratis!
 
E’ vero, purtroppo, la sindrome di Stoccolma imperversa tra alcuni Dirigenti Scolastici.
Tranquilli, abbiamo in lavorazione l’antidoto.

Alessandro Calbrese
alessandrocalab@libero.it
Via Morandi, 1 - 74013 Ginosa

Già componente della segretaria nazionale del sindacatino pugliese di categoria dell’ex are V della dirigenza scolastica, da cui è uscito insieme a tutto il gruppo dirigente storico fondativo, transitando in UDIR.





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