Coppa Legalità 23 Maggio 2018
Data: Mercoledì, 30 maggio 2018 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Mercoledì 23 maggio 2018 si è tenuta, presso il Tribunale di Catania, la solenne cerimonia di premiazione per la quinta edizione della Coppa della Legalità. L'evento è cominciato con una proiezione relativa alle dichiarazioni rilasciate da Pietro Nava, il primo testimone di giustizia nella storia della Repubblica, importantissimo report di quegli anni segnati dal sangue, ma anche dalla nascita di uno spirito di repulsione nei confronti del fenomeno mafioso. Dopo gli interventi di personalità eminenti, fra i quali il dott. Mannino, Presidente del Tribunale di Catania, si è proceduto con la consegna dei premi patrocinati da vari Enti: Associazione Antiracket Antiusura Libera Impresa, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato-Squadra Mobile, DIA, Guardia di Finanza. Testimonianze, queste, finalizzate alla diffusione di valori fondati sulla memoria storica e sul principio della legalità.

Diverse istituzioni scolastiche della città sono state premiate per i lavori svolti da alcuni alunni; e in quest'ambito è stato consegnato anche il Premio Giornalistico dalla testata online LiveSicilia, del quale è stato insignito il rappresentante del Liceo Classico N. Spedalieri, Mattia Lo Cicero. Il giovane nel proprio articolo denuncia il fenomeno del racket ancora presente nelle realtà commerciali della nostra città e del nostro paese, lanciando un forte richiamo al senso di attaccamento alla legge ed alle istituzioni che dovrebbe auspicabilmente diventare l'unica forza garante nella nostra comunità.
Il Liceo Spedalieri, grazie anche ai rappresentanti degli studenti, porta avanti da due anni un'intensa attività di sensibilizzazione rispetto alla delicata questione della lotta al fenomeno mafioso.

E' infatti opportuno mostrarsi attivi anche durante le tristi ricorrenze delle stragi mafiose, ma è fondamentale mantenere vivo quotidianamente questo spirito legalitario e riconoscere, a fronte della ormai conclamata estensione degli affari mafiosi anche in ambienti apparentemente scevri, la necessità di un rinnovamento del concetto di antimafia stessa che si basi, anzitutto, sulla condivisione del sapere e su un'onesta attività di informazione: solo così ci si può mostrare coerenti rispetto al messaggio lanciato da tutte le vittime di mafia.

Alessandro Cinnirella







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