Legalità, 'tela urbana' al viale Ulisse realizzato dai ragazzi del liceo artistico Emilio Greco
Data: Giovedì, 17 maggio 2018 ore 08:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Catania
è sempre più europea sotto il profilo dell'arte contemporanea a cielo
aperto, per la presenza cioè di murales o "arte urbana" ("street art")
comunque la si voglia chiamare. Sul viale Ulisse, arteria cittadina
dove troppo spesso le macchine sfrecciano a velocità sostenuta, da
circa due mesi ai due murales già presenti - uno dedicato al giudice
Giovanni Falcone e alla sua scorta e un altro a Peppino Impastato - si
è aggiunto sotto il cavalcavia un murales di 26 metri di lunghezza per
9 di altezza, realizzato dagli studenti della classe V Bs del liceo
artistico "Emilio Greco" di San Giovanni La Punta. Si intitola "La
cultura e la memoria creano indipendenza" e, certo, per guardarlo bene
bisognerebbe soffermarsi più di un attimo in un punto di osservazione
favorevole. Il murales è il primo realizzato in città dagli studenti
del liceo artistico e rientra nel percorso di alternanza scuola-lavoro
in seno al progetto "Tele urbane": proprio ieri è stato inaugurato
ufficialmente dal sindaco Enzo Bianco che ha sottolineato come «un muro
di cemento armato possa diventare uno spazio di colore e di vita, dove
vengono ricordati illustri siciliani che hanno perso la vita per
difendere la cultura della legalità».
Ma si potrebbe ben dire Catania "città dei murales": il più suggestivo,
ben visibile nella sua interezza solo in mare aperto, è l'enorme
murales sugli otto imponenti silos presenti al porto dal 1960. E'
considerato il più grande al mondo, alto come un palazzo di dieci piani
e largo come un campo di calcio, il suo autore è il portoghese
Alexandre Farto in arte Vhils.
Poi ci sono i murales della Civita al largo XVIII Agosto, nel quartiere
San Berillo; anche Librino con i suoi immensi palazzi di cemento sta
diventando una delle "tele naturali" preferite dagli artisti. E' la
prospettiva l'arma segreta degli artisti (perché non bisogna chiamarli
semplicemente "writers"), cioè quando ti rendi conto
dell'effettivo messaggio nascosto dietro al dipinto man mano che te ne
allontani e ti volti a guardarlo. Per altri invece, più ti avvicini e
più il messaggio arriva come fendente al cuore: come per i dipinti sui
muri del carcere di Piazza Lanza - dove "si trovano" Paolo Borsellino e
la sua scorta, Pippo Fava, Beppe Montana Libero Grassi, Giovanni Lizzio
- o i 50 personaggi legati alla storia del Catania sul perimetro
esterno della curva sud dello stadio Massimino. Così come sta per
diventare una sorta di museo a cielo aperto l'ex rimessa Amt di via
Plebiscito, ora parcheggio R1, dove i capannoni sono stati oggetto di
"recupero urbano" per pennello di cinque giovani artisti e che il
prossimo sabato entrerà nel circuito della "Notte dei Musei".
Ecco i nomi dei ragazzi che hanno realizzato il murales di viale Ulisse
(tutti della V Bs del liceo artistico Emilio Greco di San Giovanni La
Punta): Lory Barbaro, Federica Bellia, Alessio Coppolino, Giorgia
Cucchiara, Carmelo D'Angelo, Elisa Faro, Alice Ficarra, Katia Papale,
Antonella Romeo, Sofia Russo, Emanuele Santoro, Celine Sonnini ed Elia
Tudisco. A seguirli il tutor Angelo Battiato e i professori Sara
Maricchiolo, Roberta Mannino e Orazio Ardini.
Maria Elena Quaiotti
La Sicilia del 15 maggio 2018
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