La prevenzione oncologica come stile di vita - Liceo Spedalieri di Catania
Data: Mercoledì, 28 marzo 2018 ore 07:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il giorno 21 Marzo 2018 si è svolto, presso l'auditorium
del Liceo Classico N. Spedalieri,
un incontro finalizzato alla sensibilizzazione degli studenti nei
confronti della prevenzione in campo oncologico. L'evento è stato
organizzato in collaborazione con "Medicare ONLUS", associazione
impegnata nel sostegno di chi, dopo una diagnosi di cancro, deve
affrontare il difficile percorso della cura. La Presidente
dell'associazione, Sig.ra Stefania Cicala, dopo aver dato il benvenuto
agli studenti e aver ringraziato i professori che hanno contribuito
alla realizzazione dell'evento, ha dato inizio alla conferenza
esponendo gli argomenti che sarebbero stati trattati dal Dott. Banna e
dalla Dott.ssa Cubisino. Il Dott. Giuseppe Banna, oncologo presso il
reparto di Oncologia Medica dell'Ospedale Cannizzaro di Catania, ha
parlato di "prevenzione a 360 gradi", non solo relativamente alle
neoplasie, anche riguardo la profilassi delle malattie cardiovascolari;
infatti, in Italia, le prime due cause di morte sono dovute proprio
alle malattie cardiovascolari e in secondo luogo al cancro.
Il Dott. Banna ha poi distinto tra prevenzione primaria e secondaria.
La prevenzione primaria è rappresentata dall'eliminazione dei fattori
di rischio tramite la modificazione dei comportamenti e degli stili di
vita; la prevenzione secondaria consiste nella diagnosi precoce della
malattia e in un tempestivo percorso di cura che aumenta di molto le
probabilità di guarigione.
Relativamente al primo concetto, ovviamente sono stati approfonditi i
gravi rischi causati dal fumo: una sigaretta contiene più di 400
sostanze cancerogene e dopo 5 anni dall'ultima sigaretta, il rischio di
sviluppare un cancro diminuisce drasticamente. Inoltre, il dott. Banna
ha fatto notare come il fumo non è causa solamente del cancro al
polmone, ma spesso è cancerogeno per qualsiasi parte del nostro
organismo.
Un altro fondamentale aspetto evidenziato dall'oncologo, in relazione
alla prevenzione primaria, è rappresentato dal nostro stile alimentare.
Avere una corretta alimentazione, infatti, riduce di molto le
probabilità di sviluppare un cancro. In particolare, poi, è importante
mantenere un adeguato peso corporeo, perché l'obesità è un grave
fattore di rischio in quanto il grasso che si sedimenta nel nostro
corpo produce ormoni in abbondanza, i quali stimolano la produzione
delle cellule, sia sane che malate.
Come sostenuto dall'OMS, poi, un altro aspetto legato
all'alimentazione, è l'assunzione di alcool che deve essere quanto più
possibile ridotta, in particolare per le donne.
Altri fattori di rischio, nelle nostre città, sono rappresentati da una
prolungata esposizione al sole (che deve essere adeguata al nostro
fototipo) e dall'inquinamento atmosferico ed elettromagnetico.
La probabilità di ammalarsi di una patologia oncologica dipende anche
da fattori genetici e qui entra in gioco il concetto di prevenzione
secondaria. In tali casi, è fondamentale effettuare frequenti
controlli, grazie ai quali, si può intervenire tempestivamente per
contrastare eventuali neoplasie già in atto. Gli screening per il
carcinoma della mammella e del collo dell'utero, ad esempio, consistono
nelle mammografia e nel pap-test, che le donne a partire dai 45 anni
dovrebbero effettuare almeno una volta l'anno. Inoltre, tutti gli
uomini e le donne dai 50 anni in su ogni due anni dovrebbero eseguire
l'esame delle feci e la colonscopia per la prevenzione del tumore al
retto.
Il Dott. Banna ha infine sottolineato come i dati epidemiologici
dimostrino che nel Mezzogiorno l'incidenza dei tumori sulla popolazione
è inferiore rispetto a quella nel Nord Italia ma, paradossalmente, la
mortalità è più elevata perché c'è una scarsa cultura della
PREVENZIONE, parola chiave e filo conduttore della conferenza.
In chiusura, la parola è passata alla Dott.ssa Serena Cubisino, biologa
nutrizionista, la quale ha ribadito che un corretto stile alimentare è
fondamentale per la nostra salute e per la prevenzione oncologica.
I problemi principali della nostra alimentazione evidenziati dalla
dottoressa sono sostanzialmente: un consumo eccessivo di calorie, di
sale e zucchero e di alimenti di origine animale, aggravati da una
scorretta assunzione dei pasti nel corso della giornata. Infatti
bilanciare la quantità di cibo assunta quotidianamente è fondamentale.
La biologa ha quindi approfondito i concetti di fabbisogno energetico
giornaliero bilanciato in proteine, lipidi e carboidrati. Frutta e
verdura, in quanto ricche di fibre, sono fondamentali per moltissimi
aspetti della nostra salute: esse infatti, tra l'altro, riducono il
rischio di diabete e di malattie cardiovascolari.
L'incontro si è concluso con un vivace dibattito che ha dato modo agli
allievi di approfondire dubbi e perplessità relativamente ai corretti
stili di vita da adottare per mettere in pratica sin dalla giovane età
una prevenzione assidua e consapevole.
prof.ssa Carmen D'Antonio
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