Al Galilei Gruppo Erasmus alle prese con 'Le sfide alla democrazia: Criminalità ed immigrazione'
Data: Lunedì, 26 marzo 2018 ore 20:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il Liceo Scientifico
Statale Galileo Galilei affronta temi complessi e molto controversi nel
meeting transnazionale del Progetto Erasmus Plus SEE & ACT ed
ha l’onore di ospitare autorevoli personalità che guidano i giovani
europei nella comprensione di tali questioni. Docenti ed alunni delle
scuole partners (Rijks di Bergen op Zoom, Kostka di Barcellona, Bertha
von Suttner di Berlino, Foerdegymnasium di Flensburg, Carlshojdsskolan
di Umea e Tolworth di Londra) hanno molto apprezzato l’incontro ricco
di spunti di riflessione, stimoli di approfondimento e momenti
commoventi. Dal 18 al 23 marzo gli studenti del Liceo Scientifico
Statale Galileo Galilei hanno accettato la sfida che si presenta ad
ogni siciliano: uccidere lo stereotipo più comune che offende ogni
cittadino onesto della nostra splendida isola ovvero Sicilia uguale
Mafia. Ma ancora più grande è stata la sfida del combattere quel luogo
comune che vede in ogni immigrato un possibile criminale.
Con grande impegno ed lavoro ampio ed articolato di preparazione il
gruppo di studenti del Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei (Salvo
Crocellà, Nicoletta Benanti, Roberto Pistone, Federica Sciuto, Nicolò
Scillato, Matilde Di Fazio, Roberta Grasso, Desirèe Gresti)
insieme ai loro compagni provenienti dalle scuole partner nel progetto
hanno avuto l’opportunità di approfondire questioni attuali ed
importanti ed hanno prodotto testi ed articoli, cruciverba e giochi
enigmistici sui temi per una edizione speciale di un giornale in lingua
inglese. Tutto ciò grazie all’aiuto di autorevoli personalità che hanno
entusiasticamente accettato l’invito a parlare della loro esperienza di
lavoro e di vita sulle due tematiche, il Pubblico Ministero
dott.ssa Lina Trovato, l’imprenditore dott. Giuseppe Alì, il
presidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia Dott. Giulio Francese
hanno affrontato il tema della criminalità organizzata e ne hanno
spiegato la complessità collegando il fenomeno al tema centrale della
democrazia e della legalità, illustrando l’evoluzione e la nuova realtà
della Sicilia, celebrando il ricordo delle tante vittime e spiegando il
ruolo della stampa e dei media in generale nella lotta alla Mafia.
La dottoressa Lina Trovato, Sostituto Procuratore del Tribunale di
Catania ha spiegato le vecchie e le nuove forme di criminalità
organizzata partendo dal concetto di democrazia, equità ed uguaglianza
ed approfondendo il tema del traffico e dello sfruttamento di
esseri umani.
Il dottor Giuseppe Alì, giovane imprenditore catanese, ha trattato del
ruolo della legalità nel territorio, della presenza delle istituzioni e
della collaborazione con le forze dell’ordine quale chiave nella lotta
al crimine organizzato. I ragazzi hanno compreso la forza della
collaborazione e la vicinanza delle associazioni antiracket e
l’importanza della parola denuncia.
La visita all’Ordine dei giornalisti a Palermo per incontrare il
Presidente dottor Giulio Francese è stato un momento molto toccante per
docenti ed alunni che, oltre a poter ascoltare la voce di un
giornalista che illustra il ruolo della stampa nella lotta alla mafia e
l’ascesa dei corleonesi, hanno partecipato e compreso il dolore dei
familiari delle vittime del crimine. Una testimonianza diretta, chiara
che è arrivata al cuore dei giovani e dei loro docenti.
La seconda sfida è stata illustrata da altri ospiti di altissimo
profilo. La Direzione Marittima, invitata a partecipare per illustrare
il lavoro e rispondere alle domande sull’esperienza umana di chi ogni
giorno salva centinaia di migranti, ha risposto con entusiasmo. Il
Comandante Fabrizio Colombo ha fatto comprendere il ruolo, le
strategie, l’ampiezza, la complessità e le difficoltà delle operazioni
ma ha veramente inorgoglito i cuori degli italiani dimostrando con i
video delle quotidiane attività della Guardia Costiera la generosità ed
il sacrificio degli uomini e donne impegnati in questo instancabile
lavoro di salvataggio e commosso i giovani migranti presenti alla
conferenza. Le lacrime dei ragazzi africani ed europei hanno dato la
misura della profondità del messaggio.
Per capire che cosa avviene ad alcuni di questi fratelli le
parole di Don Mario, che nella Locanda del Samaritano di Catania
restituisce la dignità persa ai suoi ospiti, italiani e stranieri, sono
state come un’epifania di Joyce. Con un intervento chiaro ed
incisivo Padre Mario ha squarciato il velo ed ha posto una sfida:
“Ascoltate, guardate questi giovani africani e poi, a fine giornata,
datemi una ragione per non accoglierli.”
Durante il racconto di Ismail e di Sanji stupore incredulità e poi
lacrime, tante lacrime ascoltando l’orrore.
Ma alla Locanda del Samaritano padre Mario ha voluto un incontro di
gioia. Giovani africani ed europei, dopo un pomeriggio di preparativi,
con i giovani migranti alle prese con le loro pietanze tipiche per i
ragazzi Erasmus e i ragazzi italiani con i piatti forti della cucina
siciliana, hanno riso, ballato e scherzato, belli e felici ma
soprattutto più vicini.
Questa settimana per il gruppo Erasmus è stata una sfida affrontata con
onestà per consegnare un’esperienza di vita e di conoscenza, un viaggio
nell’orrore e nella speranza, nella meravigliosa bellezza di una
Sicilia complessa e mai banale.
D.S. Gabriella Chisari
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