Un robot per amico ti può salvare la vita
Data: Martedì, 13 marzo 2018 ore 08:30:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Dodici
alunni della 4 L dell'ITI Marconi
indirizzo elettronica, guidati
dal prof. Maurizio Bruno si sono qualificati al primo posto tra 150
studenti siciliani, nella gara di Robocup JR Sicilia per la sezione
Rescue Maze, a cui hanno partecipato circa 25 scuole dell'isola.
L'evento organizzato dall'ST Microelectronics e dall'Istituto Archimede
di Catania si è svolto il 10 marzo nei laboratori della grande azienda
catanese. I ragazzi hanno realizzato un robot che, posto in un
labirinto chiuso quindi senza uscita che rappresenta idealmente una
zona a rischio come un palazzo in fiamme o un edificio terremotato,
viene programmato per individuare le zone rosse potrebbero esserci
vittime, superando ostacoli e pavimentazione di diversa graduazione
angolare in modo da raggiungere quelle aree e rilasciare un medikit che
nella simulazione è rappresentato da un cubo rosso.
Per realizzare il robot sono stati creati molti componenti, alcuni dei
quali realizzati con la stampante 3D e numerosi sensori infrarossi, di
temperatura, di luce, più un giroscopio e cinque motori.
Gli studenti che hanno partecipato al concorso sono Federico Conti,
Matteo Stimoli, Andrea Nicolosi, Daniele Fazio, Marco Bucchieri, Ivan
Nicotra, Francesco Musumeci, Francesco Cantarella, Ruggero Di Mauro,
Giuseppe Cosentino, Gabriele De Martino, Gabriele Leone
"Dedichiamo quattro ore a settimana allo studio della robotica e spesso
in ore pomeridiane - ha detto Daniele Fazio, della classe 4
vincitrice del primo premio".
"Il nostro intento è quello di trovare dei talenti che in un futuro non
molto lontano possano lavorare con noi- ha spiegato, invece, l'ing.
Caizzone, direttore dello stabilimento della ST catanese.
Gli studenti che hanno ricevuto il primo premio dal presidente della
regione Sicilia Nello Musumeci, si sono così qualificati per la finale
della Robocup JR, nella specialità Rescue Maze (Labirinto) che si
svolgerà dall'11 al 14 aprile a Trento.
Lucia Andreano, docente ITI Marconi
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