Costruire da zero un Antiquarium. Questa la sintesi della ASL di 4 LG del liceo Internazionale G. Lombardo Radice di Catania per il complesso monumentale della Rotonda
Data: Martedì, 06 marzo 2018 ore 08:00:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il
museo spesso, viene avvertito nel sentire comune, come luogo statico,
pesante, noioso ... soprattutto per i ragazzi. La museologia
contemporanea, per risolvere questo antico problema, ha trovato nuove
forme di comunicazione e di coinvolgimento per i ragazzi, così da
rendere la visita al museo un'esperienza formativa e stimolante.
Il progetto di alternanza scuola lavoro del Liceo Lombardo Radice di
Catania ha fatto di più. Ha chiamato i ragazzi stessi a progettare ed
allestire il museo. Non un museo qualsiasi però, ma l'Antiquarium
annesso al complesso monumentale della Rotonda di Catania, un sito che
racconta tutta la storia della città attraverso una stratificazione
complessa e straordinaria. E così i ragazzi si sono messi al lavoro,
grazie al contributo degli esperti del Polo Regionale di Catania per i
Siti Culturali che hanno fornito loro le conoscenze e gli strumenti di
base per questo lavoro. Il resto lo hanno fatto il loro impegno, la
loro creatività e il loro entusiasmo.
Ogni mattina, per sei giorni di fila gli studenti sono stati divisi in
gruppi di lavoro, anche in relazione alla predisposizione individuale
di ciascuno di loro; un gruppo ha lavorato al laboratorio di restauro
(al Teatro Antico di Catania) direttamente sui reperti e sulla
documentazione degli scavi, mentre l'altro ha operato all'interno del
complesso monumentale della Rotonda, nel luogo stesso dell'Antiquarium,
lavorando sui percorsi e sulle vetrine.
Divisi in gruppi si sono confrontati in un fertilissimo brainstorming,
hanno fatto prove, e hanno valutato tutte le possibilità arrivando a
definire il percorso di visita che meglio si adattasse alle esigenze
dei visitatori e a comunicare la storia del sito.
Nella definizione dei percorsi hanno valutato e progettato tutti gli
strumenti necessari quali segnaletica, apparati didattici ed
iconografici. Hanno identificato le vie di fuga e le uscite di
sicurezza e l'accessibilità del museo ai disabili, definendo tutti gli
accorgimenti per una migliore e completa accessibilità.
Infine hanno lavorato materialmente all'allestimento delle vetrine, con
i reperti archeologici destinati all'esposizione, dalla loro selezione,
al restauro, alla schedatura fino alla disposizione finale all'interno
del museo.
Attraverso una sequenza di tre sale espositive, attrezzate e arricchite
da efficaci apparati didattici, l'Antiquarium proporrà una lettura
complessiva della storia del monumento dai dati forniti dalla ricerca
archeologica condotta, sul sito, dal dopoguerra ad oggi. Il percorso è
scandito da una "linea del tempo" che ripropone visivamente una
stratigrafia che inizia nell'Eneolitico iniziale e termina nel 1943. Ad
essa si agganciano tre settori espositivi che rappresentano i momenti
forti di questa lunga storia: il periodo delle terme romane, quello
della trasformazione bizantina, ed infine quello della chiesa medievale
e moderna che ebbe anche un cimitero intorno.
I reperti esposti diventeranno così strumenti per attraversare la lunga
storia di Catania; una storia narrata nella sua prevalente continuità,
priva di vere cesure, così come accade in tutte le città di antica
origine.
Obiettivo primario del progetto, accanto a quello di realizzare
effettivamente un museo destinato alla pubblica fruizione, è stato
quello di elaborare una formazione dinamica, che permetta lo sviluppo
di senso critico, fondato su una solida base culturale e su competenze
tecnico-scientifiche che non si acquisiscono a scuola. Gli stessi
studenti hanno così prodotto un modello pedagogico unitario che può
essere esportato, realmente capace di integrare le conoscenze e le
competenze acquisite a scuola e nel mondo del lavoro, creando i
presupposti di una cittadinanza attiva.
Anche il ruolo dei tutor è stato fondamentale perché, intendiamoci:
questa non è una simulazione, ma la costruzione di un museo che il Polo
Regionale di Catania sta veramente realizzando.
Così, di questa alternanza sono stati tutor esterni Fabrizio Nicoletti,
archeologo del Polo e direttore scientifico degli scavi alla Rotonda,
insieme a Viviana Spinella dell'Università di Messina, che curano gli
aspetti storici e archeologici del progetto. E poi Mirella Fasano e
Angela Patanè, architette del Polo che si occupano del progetto
espositivo. Infine Matilde Russo, di Etna 'Ngeniousa che da anni
collabora con l'amministrazione dei beni culturali alla valorizzazione
di questo monumento. Io sono stata tutor interno.
prof. ssa Marcella Labruna
referente per i beni culturali del
Liceo G. Lombardo Radice di Catania
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