Valguarnera Caropepe dalla preistoria ai giorni nostri
Data: Domenica, 04 marzo 2018 ore 19:00:00 CET
Argomento: Redazione


L'area su cui attualmente l'abitato di Valguarnera sorge si deve alla costante frequentazione preistorica del suo territorio, si sa di certo che circa settemila anni fa, durante la cultura neolitica le diverse grotte furono abitate dall'Uomo, come dimostarto dai rinvenimenti di frammenti ceramici del periodo di stentinello, fino ai siculi. In età storica il sito fu frequentato dai Greci che cinsero l'abitato con mura ( questo sistema difensivo è ancora oggi ben visibile) in quanto fortezza della vicina città di Rossomanno, dai Romani come sede di diverse mansiones e ville testimonionate da rinvenimenti di frammenti ceramici. Numerose anche le testimonianze dei periodi successivi Binzantino e Medievale.

È difficile stabilire l'epoca della fondazione di Valguarnera. Quel che è certo e che alcuni storici locali sono concordi nel far risalire le sue origini alla venuta dei siculi in Sicilia nell'anno 1450 a.C e che fosse chiamata Caripa (questo toponimo si riscontra per la prima volta in un itinerario stradale dell'Anonimo Ravennate del VII sec. a.C. Intitolato cosmografia desunto da archetipi più antichi) e poi nel corso dei secoli volgarizzato in Caropipi (quest'ultimo toponimo si ritrova in Bartolomeo Muscia nel 1296). Questo casale si formò sulla strada Siracusa Termini Il Casale di Caropepe nell'XIII secolo, esisteva come caropepe soprano che si distingueva da caropepe sottano, due piccole borgate entrambe fortificate, fino al 1626 quando Francesco Valguarnera del Caretto assunse il titolo di Principe di Valguarnera. Così nel 1627 la terra di Caropipi col nome di Valguarnera comincia ad avere vita propria , ma sempre come città baronale.

Aspetto monumentale
L'aspetto munimentale del paese è dato principalmente da alcuni palazzi e dalle numerose chiese, ognuna delle quali custodisce opere d'arte.

I musei
Nel panorama della valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale l'attenzione riposta da alcuni giovani valguarneresi membri dell'Associazione Valguarneresi nel Mondo e del Club per l'UNESCO di Enna ha un significato particolarmente importante perchè avviene in un momento di attenzione e riconoscimento della rilevanza del patrimonio etnoantropologico di Valguarnera Caropepe, testimoniato dalla creazione di due realtà museali, il Museo Etno antropologico e dell'Emigrazione Valguarnerese e dalla Casa Museo Caripa, come strumenti di conoscenza, memoria e diffusione di usi e costumi tradizionali ma anche come opportunità per lo sviluppo di un turismo sostenibile. Questi musei rappresentano i "contenitori" più autentici della storia di Valguarnera, in essi si trovano gli oggetti della storia e dell'identità dei valguarneresi, caratterizzate dal duro lavoro nei campi e nelle miniere, dalla fatica domenstisca quotidiana, dai viaggi della speranza.

Il Museo Etno Antropologico e dell'Emigrazione
Il 24 agosto 2010 è stata formalizzata un intesa tra il Comune di Valguarnera e l'Associazione Valguarneresi nel Mondo, che ha dato vita presso il novecentesco Palazzo Prato, ad un museo Etno Antropologico e dell'Emigrazione Valguarnerese.
Con il museo si recuperano e si conservano gli oggetti che hanno fatto parte della comune storia e della vita quotidiana di intere generazioni di Valguarneresi costrette in passato (e non solo), come la maggior parte delle comunità siciliane, ad una vita difficile e piena di fatiche, ma certamente e per questa dignitosa, non può essere dimenticata. Gli attrezzi e gli oggetti del lavoro nei campi, nelle miniere, nella vita domestica, l'emigrazione, per tutto quello che rappresentano dal punto di vista culturale, di appartenenza all'uomo, vanno nel loro vero significato mantenuti e trasmessi non come oggetti, ma come valori.Per questo l'Associazione Valguarneresi nel Mondo si pone l'obbiettivo di tramandare questi valori alle generazioni future, perchè un popolo, una comunità, che non conosce o, peggio, perde le proprie radici, perde inesorabilmente la propria identità.

La Casa Museo Caripa
La Casa Museo Caripa è ospitata nel centro storico del paese di Valguarnera Caropepe, in un edificio risalente al Medioevo ( una delle torri di controllo posta a difesa della Porta di Piazza) nei pressi della Chiesa del Purgatorio. La Casa illustra la storia personale, locale e i cambiamenti sociali, usanbdo un linguaggio che è comprensibile a tutti, il linguaggio della vita, attraverso un percorso espositivo in cui i vari oggetti diventano soggetti di communicazione viva ed attiva, così come lo sono stati un tempo. All’interno della Casa Museo Caripa sembra che il tempo si sia fermato. I vari ambienti si trovano disposti su tre livelli e il percorso ha inizio dai catoji del piano terra, per poi proseguire nel piano superiore dove trovano posto il salone e la stanza da letto. Al livello superiore si potranno ammirare in tutto il loro splendore la cucina a legna, completa di forno e di una piccola dispensa, la sala da pranzo con l’immancabile credenza ed il frigorifero ricavato nella parete, ancora oggi funzionante. Ogni ambiente è curato nei minimi particolari con gli utensili, i componenti di arredo e gli strumenti in uso decenni fa, che conservano ancora intatto tutto il loro fascino. E’ una casa Museo che espone la storia locale, i costumi e le tradizioni di un tempo.

Alla scoperta del territorio
L'Associazione Valguarneresi nel Mondo offre al visitatore anche la possibilità di visitare luoghi incantevoli e ricchi di storia dai quali Valguarnera è circondata.
Il Castello di Pietratagliata dei Gresti, edificato su uno sperone roccioso che in epoca preistorica costituiva una diga silicea naturale.
Le Miniere di zolfo di Floristella e Grottacalda, due siti che testimoniano la vita faticosa dei minatori, quanto di più triste e di più pericoloso vi sia tra i lavori dell'uomo.
L'antica città di Rossomanno, che sorge su un monte dagli orizzonti spaziosi, dall'aria purissima ma ancora oggi pieno di antiche memorie che risalgono periodo siculo ellenico. Del periodo medievale sono ancora oggi visibili i ruderi del Castello degli Uberti e un romitorio con la sua chiesa.
• I siti rupestri.

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