La San Giovanni Bosco di Catania mette 'sotto scacco' il bullismo
Data: Venerdì, 02 marzo 2018 ore 14:00:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
All'interno
del progetto per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo l'I.
C. "S.G. Bosco" di Catania con i docenti Linguanti Alfina e Finocchiaro
Mario e l'associazione "Palestra della mente" con gli istruttori
federali Spina Simonpietro e Gullotta Vincenzo Daniele, ha organizzato
tre giornate (20, 21 Febbraio e 1 Marzo) dedicate al gioco degli
scacchi. La correlazione del gioco degli scacchi con la prevenzione del
bullismo si è subito evidenziata osservando la partecipazione degli
studenti che sin dal primo istante è stata composta, interessata e
silenziosa avanzando le richieste di chiarimento con ordine e contegno.
Dopo aver spiegato le regole in auditorium i ragazzi si sono spostati
in palestra dove parecchie scacchiere attendevano schierate che i loro
pezzi venissero mossi dai nostri aspiranti giocatori perché, anche se
non si sa giocare davvero bene, il gioco degli scacchi fa bene al
cervello e non solo! Infatti esso sa mettere insieme tempo e pazienza,
relazione, creatività, concentrazione, regola e disciplina, logica,
matematica, strategia, memoria, previsione, esperienza, passione,
scelte, divertimento e perfino il coding!!!
In questa società del "mordi e fuggi" sembra essere davvero
anacronistico.
Quale migliore occasione per dimostrare che si può imparare e
migliorare dai propri errori acquisendo fiducia nelle proprie capacità?
Dove anche l'avversario impara dagli errori altrui ... dove alla fine
entrambi si è complici e vincitori! Non per nulla il campione di
scacchi Kasparov sostiene che questo sport non fa differenze di
religione, razza, reddito, ceto sociale e, non di meno, è un gioco
economico.
Da non trascurare l'aspetto scientifico ... Il cervello, infatti, come
muscolo da allenare è un'immagine un po' abusata ma rende molto bene
l'idea. In questo senso, gli scacchi sono un'ottima forma di
allenamento per potenziare le abilità mentali migliorando le
performance scolastiche. Il gioco degli scacchi diventa così non solo
uno sport, bensì uno strumento pedagogico utile al miglioramento delle
capacità di apprendimento degli alunni. L'obiettivo che si pone tale
attività è quello di incrementare il piano didattico con un gioco
educativo utile all'acquisizione dei "Campi di Esperienza" e dei
"Traguardi" ed "Obiettivi" previsti dalle vigenti Indicazioni nazionali.
A tal fine, nel 2012 il Parlamento Europeo ha presentato un documento ufficiale
dove ha invitato le scuole dell'Unione a insegnare a tutti gli studenti
il gioco degli scacchi. In Spagna è già materia obbligatoria, in
Romania facoltativa, in Italia ci si sta attrezzando.
Ben vengano dunque queste iniziative fortemente sostenute dalla
dirigente prof.ssa Valeria Pappalardo, senza però trascurare un aspetto
fondamentale: allenare la mente va bene, ma funziona soltanto se
ci si diverte a farlo.
Mario Finocchiaro
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