Quattro ragioni per cui non voterò pd
Data: Lunedì, 19 febbraio 2018 ore 20:00:00 CET
Argomento: Redazione


Pubblichiamo parzialmente l'intervento di Massimo Mantellini sul suo blog il 15 febbraio 2018 e un commento di Pietro Ichino.
Non voterò PD per Giulio Regeni. Per le molto ripetute scelte sbagliate del governo e del PD sul caso del giovane ricercatore ucciso al Cairo. ( ex Ragazzo Sindaco ndr) Per l'iniziale lungo silenzio, per la vicinanza pelosa col dittatore egiziano, per le bugie ripetute sempre accolte con troppa diplomatica cautela, per il rinvio dell'ambasciatore, per la ridicola sottolineatura delle responsabilità di Cambridge sulla morte del giovane. Come se in un'amnesia disdicevole Giulio lo avesse ucciso qualcun altro.
Non voterò PD per la nomina di Valeria Fedeli, paladina delle parole vuote e della restituzione della scuola all'ingordigia spartitoria e senza meriti dei sindacati. Per il dietro front sulla #buonascuola Una scuola che dovrebbe essere il luogo del cambiamento e che invece viene riconsegnata ai suoi precedenti proprietari, senza premi per i migliori e con grandi complicità verso i peggiori. (bulli e violenti per giunta!)
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Non voterò PD perché i sogni hanno sempre un prezzo. E più le parole saranno forti e definite e più sarà difficile dimenticarle. Più le promesse di un nuovo mondo saranno convincenti, ingenuamente convincenti, e più sarà difficile far finta di niente. Nonostante tutto, malgrado il gigantesco vuoto attorno.
A queste considerazioni di Massimo Mantellini risponde Pietro Ichino e riportiamo la conclusione:
Come Mantellini, anch'io non ho apprezzato gli orientamenti operativi più recenti del Governo in tema di amministrazione scolastica, né i contenuti del nuovo contratto collettivo per la scuola. Però ho invece apprezzato quel che è stato fatto nell'ultimo triennio sul terreno della responsabilizzazione dei dirigenti scolastici e dell'avvio di una politica di valutazione delle prestazioni (con rafforzamento del ruolo dell'Invalsi) e di valorizzazione del merito.
Però un miracolo lo ha fatto: ha salvato una legislatura che sembrava nata morta; e il frutto di questo miracolo si chiama: unioni civili, biotestamento e "divorzio breve", tre leggi delle quali si era discusso per più di vent'anni senza risultati.
In politica la ricerca della purezza cristallina, del partito che corrisponde perfettamente a ciò che si sogna, porta soltanto a salvarsi l'anima , ma a essere del tutto inefficaci. (Pietro Ichino)
Grazie per questo miracolo, ma non so se potrà salvarsi l'anima, constatando che le leggi approvate sono contrarie ai valori cristiani e che oggi: la famiglia non c'è più, la morale non esiste, l'etica è da bandire, il relativismo impera, e la crisi economica sprofonda sempre più in un baratro nero e opaco!

Giad





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