Ogni errore forma un disegno!
Data: Mercoledì, 14 febbraio 2018 ore 09:00:00 CET
Argomento: Redazione


Non io disegno. E’ la mia Mano che disegna , che crea. Essa è quella che non sa resistere alla vista di un foglio bianco, che reclama subito una biro una matita un pennello, un gessetto, (non sta tanto a sofisticare sui mezzi da usare), pur di colmare il vuoto che ha di fronte! Scappa via da me, libera, senza freni, la mia mano! e s’inventa subito un volto un paesaggio un percorso una strada una prospettiva. Si anima così quel bianco vuoto foglio, all’improvviso; si riempie di immaginaria vita! E spazi lontani s’aprono, e fughe di linee nervose si incontrano, si intrecciano, e si scontrano, formando monti valli fiumi dirupi e casolari che prima non c’erano: poi, capita!: un guizzo! Una sbavatura di mano fuori controllo?

Sì, è un errore! Ma forma un disegno! non previsto! Che meraviglia ! E le linee riprendono fiato, e entusiasmi nuovi! E si rilanciano e si sostengono, fiduciose, insieme, ri-creando spazi più grandi, sotto la guida della Mano che riprende coraggio, impazzita di gioia per i suoi creativi errori, per le sue improvvise e insospettabili scoperte: nuove forme vede, e sagome nuove, e occasioni di sviluppo di situazioni che prima non c’erano; e fiduciosa si torce si corregge si ri-gira si ri-carica si slancia e riprendere vigore e ispirazione, avanti e indietro, la Mano, inseguendo probabili sviluppi di prospettive immaginarie: così, alberi e fiori, e luci e ombre, nascono quasi per magia e risaltano ad evocare impreviste e imprevedibili forme.

Sovrana su quel foglio, la mia Mano, ora, morbida e lenta domina, per addolcire sfumate lontananze di sogno illusorie, ora aggressiva, quasi violenta fino allo spasimo, s’agita per tirar fuori il primo piano di un sentiero che non vuole aprirsi, una figura umana che non si vuole allontanare, un armento che vuole pascolare senza farsi notare nel segreto di un folto fogliame. Instancabile si muove la mia Mano, curiosa fino allo spasimo ma felice di soddisfare il demone suo innato, doloroso e puro, del piacere di creare disegnando.

Nuccio Palumbo







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