Notte in bianco al liceo artistico Emilio Greco, di Sant’Agata Li Battiati
Data: Domenica, 28 gennaio 2018 ore 09:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


E' stata una "notte in bianco" quella trascorsa al Liceo Artistico "Emilio Greco", di Sant'Agata Li Battiati. Una notte vissuta pericolosamente. Una notte da ricordare. Hitchcock c'avrebbe fatto un horror di successo! Monicelli una commedia all'italiana! Spielberg un thriller da Oscar! Noi possiamo solo immaginare cos'è successo! Ma andiamo con ordine. E' la notte del sabato 20 gennaio 2018. La "Notte Bianca" del liceo "Emilio Greco". Dopo averla trascorsa serenamente e con una buona affluenza di pubblico, genitori e ragazzi, nei locali della scuola, ubicati nella centralissima piazza Vittorio Veneto del ridente paesino etneo, alle ore 21.00 vengono spente le luci e chiuso il portone. Tutto tace, apparentemente. In realtà un "topino" (così lo chiamerà in seguito qualcuno) di soppiatto penetra all'interno dell'edifico e, dopo aver sfondato una parete, attraverso una fenditura larga appena 80X40 circa, entra in un'aula blindata dove sono collocati i computer. Sono quasi le 2.30 del mattino, qualche vicino sente strani rumori, improvvisamente scatta il sistema d'allarme, collegato direttamente al cellulare del Dirigente Scolastico del liceo, prof. Antonio Alessandro Massimino, che anziché girarsi dall'altra parte del letto, si catapulta nella sua scuola, avvertendo, immediatamente, i carabinieri della Stazione di Gravina di Catania, che "arrivano prontamente".

Il preside nella sua scuola arriva alle 2.45. Avverte qualcosa di strano, fa il giro delle aule, in una stanza, deposte in un angolino nota due grosse "buste della spesa", piene zeppe di computer e varie attrezzature informatiche, non si dà pace, in maniera concitata perlustra ancora le altre aule, quando, all'improvviso, dietro la porta di un'aula scatta fulmineo un "ragazzino gracile". Seguono grida, spintoni, il ladro si lancia come un missile fuori dall'edificio, il preside non ha neppure il tempo d'acciuffarlo, il "topino" fugge via all'impazzata, salta le scale, svirgola e con "grande abilità squagghiau", tra il buio e il silenzio, per le vie di Battiati.

Contemporaneamente, anche i carabinieri sopraggiunti danno man forte al preside. Inizia una drammatica "caccia all'uomo" per le vie buie di Sant'Agata Li Battiati. Il ladro scompostamente fugge "assicutatu" dal preside, seguito dai due carabinieri! La scena ha dell'incredibile! Il buio fa il resto. Le strade etnee sono sempre "buie e tempestose", specialmente a gennaio; cupe, piccole, inestricabili, incomprensibili; piene di fascino e di mistero. In quella notte anche la montagna sembra minuta, impercettibile, irraggiungibile, come il "piccolo ladro".

Tutto è calmo. Tutto,... tranne quell'inseguimento a tre! Del "gracile" malvivente si perdono subito le tracce.
Il preside non si dà pace. "Quel piccolo ladruncolo deve essere consegnato alle patrie galere! E' da vigliacchi rubare alla scuola, e come rubare il futuro dei ragazzi. Dei miei ragazzi! Voglio fare un plauso ai due carabinieri di Gravina che, nonostante fossero smontanti, sono intervenuti prontamente e hanno dato un notevole contributo alla buona riuscita dell'intera operazione". Al netto della cronaca, rimane la storia d'una lunga notte da ricordare. Il furto è fallito!

La fulminea e coraggiosa azione del preside Massimino ha dato i suoi frutti. La refurtiva dal valore di oltre cinque mila euro viene recuperata. Della "notte in bianco" al liceo artistico resta lo "sprezzo del pericolo", l'alto senso del dovere e il coraggio dimostrato dal preside Antonio Massimino, e della sua "compagna", che anche di notte... pensa alla sua scuola!

Angelo Battiato





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