Il rampollo stia zitto! Una nota del prof. Maurizio Ternullo
Data: Domenica, 17 dicembre 2017 ore 07:00:00 CET
Argomento: Redazione


A Vittorio Emanuele IV, che non si dà pace perché la salma del nonno V.E.III sarà traslata al santuario di Vicoforte e non al Pantheon che lui ritiene debba essere la sepoltura "naturale" dei re d'Italia, faccio sommessamente osservare che avrebbe da ringraziare la magnanimità degli italiani che ancora mantengono in quel tempio la salma del re cannoniere Umberto I, che decorò di medaglia d'oro "motu proprio" il generale Bava Beccaris, autore dell'eccidio di circa 100 pacifici manifestanti a Milano. Quanto al nonno, si rammenti che fu lui che gettò l'Italia nella Grande Guerra, dopo essersi segretamente impegnato in tal senso con Francia e Inghilterra, esorbitando dalle sue prerogative costituzionali e anzi contro la volontà di un Parlamento pacifista ma imbelle, che fu ancora lui che affidò il governo nel 1922 a Mussolini, dopo aver negato al presidente del consiglio Facta la regal firma al decreto che istituiva lo stato di assedio e che avrebbe permesso di affrontare con la necessaria risoluzione la marcia degli squadristi in divisa paramilitare (e dell'aspirante duce in vagone letto) e che fu ancora lui, il nonno, che avallò ogni volere del duce - leggi razziali e 2^a Guerra comprese - proprio lui che aveva dimostrato che quando voleva sapeva prevalere sugli organi costituzionali. Quindi, il rampollo stia zitto, e ringrazi la generosità degli italiani che lo hanno fatto tornare dall'esilio.

prof. Maurizio Ternullo





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