Dico e mi contraddico / 2
Data: Domenica, 19 novembre 2017 ore 08:30:00 CET
Argomento: Redazione


In un carcere-(albergo) è morto un tale. Si chiacchera, si vocifera, si pispiglia, si sussurra, si paventa che con codesta morte si è aperto un vuoto! - Ora, non c'è che aspettarsi il suo successore!
- Chi sarà?
- C'è attesa grande
- Che sia morto un eroe della patria?
- E come fu? Aveva appena 87 anni!
-Tanto, ancora, poteva fare di bene a questo nostro paese, no?

Oibò, viviamo forse in Monarchia? è morto un monarca? c'è un trono vacante, e, quindi, un vuoto di potere in atto, ed io non lo so?

No, No! Nulla di tutto ciò! E' morto, per sopraggiunta mala vecchiaia, un tale, che, imputato di delitti atroci, e, per questo condannato a più ergastoli, stava (finalmente) scontando la sua giusta pena, dopo aver bestialmente vissuto in latitanza dorata 24 anni.
I vertici istituzionali del Governo appaiono, (inspiegabilmente?) frastornati dal luttuoso evento. Magistrati, politici, moralisti, giornalisti, editorialisti, e critici opinionisti, mass media, e talk show, gente comune, non fanno in questi ore che discutere su che cosa bisogna fare. C'è confusione! E ipocrisia grande!

Vuoi vedere che tale morto crea problemi di coscienza, e paure, e colpe inconfessabili nelle anime candide e pietose, e cripto-cristiane del Palazzo? Mi sarei aspettato che dai vertici di uno Stato veramente libero e repubblicano, democratico, forte e autorevole, si dicesse: Con tale morto, abbiamo chiuso: non ci sarà più nessuna resurrezione della mafia! Non c'è nessun successore al trono, se non la nostra Costituzione repubblicana! Questo il nostro impegno.

E invece? Ahinoi!
Ma in quale Empireo ci troviamo?!
Coraggio! Per cambiare c'è tempo!

Nuccio Palumbo





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