Polivalente di San Giovanni La Punta. Oltre il danno la beffa!
Data: Mercoledì, 25 ottobre 2017 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Spesso, in classe, mi chiedo se agli occhi dei ragazzi è ancora credibile la scuola italiana, se sono credibili i programmi che vengono svolti, se sono credibili i docenti, i dirigenti. Se ha ancora un senso per i nostri alunni studiare l'Illuminismo, Voltaire e Montesquieu; capire perché è stato bruciato vivo Giordano Bruno, perché è scoppiata la Prima Guerra Mondiale, perché Napoleone finì a Sant'Elena; comprendere il pessimismo di Leopardi, la "critica della ragion pura" di Kant, il "mito della caverna" di Platone; imparare i principi fondamentali della Costituzione italiana,... quando invece il "mondo fuori" è pieno di ingiustizie, le regole sono un optional, e gli adulti amano giocare a scaricabarile! Come nella ormai "tristemente" nota vicenda del Polivalente di San Giovanni La Punta. Dove i ragazzi del liceo artistico "Emilio Greco", così come i ragazzi del "De Nicola", del "Majorana", del "Ferraris", così come i ragazzi dell'Istituto Alberghiero "Wojtyla" di Monte Po', proprio in questi giorni, con assemblee, scioperi e petizioni, stanno chiedendo più spazio, più aule, più scuola! Mentre dall'altro lato della barricata, le istituzioni pubbliche cosa fanno, cosa dicono!?

Tutto tace, o meglio, "rispolverano" l'antico e sempre comodo gioco dello scaricabarile! E l'abbiamo ripetuto tante volte, non si tratta solo di spazio, di decoro, di sicurezza, ma di tutelare il diritto allo studio dei ragazzi che giornalmente frequentano il Polivalente di San Giovanni La Punta. E mentre da parte della scuola c'è chi ci "mette la faccia" e ha il coraggio di denunciare ritardi e inadempienze, dall'altra parte ci si "trincera" dietro un articolo di stampa, pubblicato proprio l'altro giorno sul giornale "La Sicilia", dove "dalla ex Provincia" (chi parla!? Un funzionario, un impiegato di concetto, un addetto alle fotocopie!) viene detto che "in realtà dipende dalle presidenze e non da noi.

Qualche anno fa abbiamo consegnato la planimetria completa alle scuole e, in base alle loro esigenze, si sono suddivisi gli spazi" (sigh!). [...] "Ma i presidi devono dialogare tra loro e condividere gli spazi" (altro sigh!). Cioè, tradotto in linguaggio comune, che significa!? No sàcciu! Intanto il Dirigente Scolastico del liceo artistico "Emilio Greco", prof. Antonio Alessandro Massimino, ha preso carta e penna ed ha risposto all'articolo apparso sul giornale locale ed alla "ex Provincia". "Mentono sapendo di mentire. - scrive il preside Antonio Massimino - Il dialogo tra i dirigenti manca soprattutto per la inesistente volontà di inviare verifiche in merito al corretto uso degli spazi assegnati a ogni scuola, da parte della Provincia.

La normativa vigente impone agli enti locali, proprietari degli edifici scolastici, di provvedere alla ricognizione di aule e attrezzature idonee per il diritto allo studio di tutti gli alunni. E' un continuo scarico di responsabilità che la provincia adotta per i loro comodi ma è anche vero che dove e quando vuole le aule e le attrezzature vengono fornite alle scuole che ne fanno richiesta. I dirigenti non devono dialogare per la spartizione di spazi esistenti al Polivalente, ma è la provincia che se ne deve fare carico con responsabilità e giustizia".

E intanto i ragazzi, che continuano a studiare Leopardi, Kant, Platone e la Costituzione italiana,... aspettano, dal mondo degli adulti, un po' di giustizia. Solo un po'!

Angelo Battiato





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