Centotrent’anni nel centro di Affori nel cuore degli Afforesi
Data: Domenica, 24 settembre 2017 ore 13:40:59 CEST
Argomento: Comunicati


Ricorre quest’anno il Cento trentesimo dalla fondazione della sede in via Molteni dell’Asilo Infantile di Affori: istituzione nata nel lontano ottobre del 1887 da una felice e provvidenziale idea di alcuni estimati afforesi, coadiuvati dai parrocchiani che supportarono l’impegno per un’opera di grande prestigio ed utilità, e di non lievi costi per quel tempo. Affori, allora era un borgo della periferia milanese, costituito per la maggior parte da famiglie contadine, operaie, artigiane che avvertivano impellente la necessità di affidare a qualche apposita istituzione la custodia dei propri piccoli, specialmente nelle ore lavorative. Da questa esigenza nacque l’opera benefica e provvidenziale di un Asilo che ebbe la sua prima sede ove poi sorse lo stabile del Municipio e le Scuole elementari prospicienti il viale Affori (allora via Vittorio Emanuele) e la piazza della parrocchiale.

Per esigenze di spazio per i giochi dei bimbi, si provvide all’acquisto dell’area su cui sorse la nuova sede, nella via dedicata al famoso pittore afforese Giuseppe Molteni, inaugurata domenica 11 ottobre 1903. La cura dei bambini, sin dal 1901, venne affidata alla Suore provenienti dalla Piccola Casa della Provvidenza S. GIUSEPPE Cottolengo di Torino che svolsero un’opera educativa lodevole, meritoria e solerte che si protrasse sino all’agosto 1977, sostituite dalle Suore di Maria Bambina.

Il 30 settembre 1944 si ebbe la distruzione completa dell’Asilo per il bombardamento che si abbatté su Affori portando lutti e tragedie. Assieme all’Oratorio femminile, alla parrocchiale ed a parecchie case di abitazione, lo stabile dell’Asilo venne raso al suolo, e fu tomba a tre Rev. Suore che vi sacrificarono la vita: la Superiora Suor Gabriella, Suor Erminia, Suor Augusta. Ma l’Asilo, come realtà trovò modo, in mezzo a mille difficoltà d’ogni genere, di sopravvivere e risorgere. I bambini vennero provvisoriamente ospitati nei locali e nel parco di Villa Lita, il Parroco Don Tognola ed i Consiglieri si adoperarono con ogni mezzo per la ricostruzione della sede che venne affidata all’Impresa afforese del Comm. Alessandro Bolgiani.

Nel giugno 1954 l’Asilo era già risorto e pronto ad ospitare un simpatico stuolo di bambini! Oggi, a distanza di anni, molti Afforesi ricordano ancora il loro Asilo e le loro Suore che hanno allietato il sorgere e l’operare ditale Istituzione che al presente, ampliata, modificata ed aggiornata, si dimostra adeguata ai tempi e costituisce una pietra angolare nella vita dei piccoli e graditi ospiti per quanto concerne la crescita civile, morale e religiosa all’alba del nuovo millennio. La Parrocchia di Affori, attraverso l’opera meritoria dei 7 Parroci che si sono succeduti nell’assistenza religiosa e morale dell’Asilo sin dal suo nascere, si dimostra ancora il propellente per l’incentivazione della vita dell’Asilo la cui preoccupazione è che la Scuola resti sempre un luogo di crescita globale del bambino per il quale onestà, operosità, siano princìpi base per una scelta di fede, sono i traguardi verso cui vengono incamminati i bambini per mezzo della costante opera educativa affidata al corpo insegnante.
Sono passati cento trent’anni: siamo nel 2017.
Quali e quanti cambiamenti! Niente zoccoletti ma stivaletti per quando piove, pantofoline per la giornata, scarpe da ginnastica per il gioco, giacche a vento colorate ed eleganti, zainetti “griffati” con dentro la tuta per la ginnastica, gentili e giovani educatrici sulla porta ad accogliere bambini e genitori....

Abbondanza di luce emessa da LED, un impianto fotovoltaico, aule luminose con tanti giochi, un refettorio appena rinnovato ed attrezzato come un piccolo ristorante con tanti tavolini a sei posti, sistema di video sorveglianza, riscaldamento a gas metano per non inquinare, la amministrazione e direzione con il computer, il fax, internet e tutte le diavolerie elettroniche moderne.
È proprio cambiato tutto? No, non tutto è cambiato, sono rimasti uguali: l’amore delle educatrici peri bambini, l’ispirazione cristiana degli insegnamenti, l’ansia educatrice di voler fare di questi bambini persone generose, attente ai bisogni dei compagni, capaci di distinguere il bene dal male, formati alla preghiera. I valori profondi che hanno ispirato da sempre questo luogo, sono rimasti tutti: lo spirito di sacrificio del personale, la dedizione degli amministratori, il fondamento religioso dell’insegnamento, l’attenzione ad ogni bambino perché, sia pur piccolo, è sempre ‘persona “ degna di ogni rispetto, uscita dal cuore di Dio per compiere grandi cose nella vita. Questa è la vera “Sfida”: sostenere tutti, bambini e famiglie nella loro crescita quotidiana anche quando vi sono problemi economici, di salute, di diversità fisica o psicologica, temi sempre più presenti e dove le amministrazioni, statali e comunali e regionali, con sempre maggiore fatica supportano le nostre realtà.

Cento trent’anni di storia: quanti bambini sono passati in questo luogo? Quante suore, educatrici, amministratori, inservienti ne hanno scritto la storia’?
Una storia rimasta scritta nei documenti, ma più ancora una storia sconosciuta: quante preghiere innocenti di bambini sono salite al Cielo da queste aule’?
Quanti Angeli custodi hanno svolazzato tra queste mura? Quanti gesti di bontà suggeriti ai bambini qui si sono realizzati? quanta dedizione, spirito di sacrificio, generosità hanno qui seminato le insegnanti’?  Una storia non scritta nei documenti, ma scritta in Cielo: bambini diventati adulti che hanno portato nella società uno spirito cristiano, bambini diventati papà, mamme, nonni e che a loro volta hanno trasmesso ai figli gli insegnamenti qui ricevuti.
Una trama di bene che da qui è partita e si è irradiata nella vita della società, trama invisibile ma reale, impalpabile ma concreta, tenue ma duratura.

“Lasciate che i bambini vengano a Me” Marco 10,13.
Queste parole non passano di moda e qui sono state sempre un fulcro, declinate per oltre cento trent’anni, grazie al generoso e disinteressato impegno di tante vocazioni, di tante energie profuse in così tanto spazio di tempo.
Così, se oggi i nostri bambini si destreggiano tra la lingua inglese, la psicomotricità, l’educazione musicale, le attività sulla mondialità, sulla pace e tanto altro ancora, è giusto e bello constatare e poter spiegare loro che molti altri piccoli prima di loro hanno varcato incerti la stessa soglia e che tanti adulti si sono veramente spesi, preoccupati ed occupati di fornire una seria proposta educativa adeguata a ciascuno.

Il compleanno dell’Asilo Infantile di Affori infine costituisce un forte richiamo per tutti noi a riflettere che la storia nostra e delle nostre famiglie non è un ‘isola né un assoluto in sé, ma fa parte della Storia di un territorio nel più ampio significato della parola, di una comunità, di generazioni intere che sono trascorse sì, ma che continuano nello spirito e nel ricordo ad essere presenti ed a guidare i nostri passi sulla via di una Parola che oltrepassa l’orizzonte del tempo e dello spazio!
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Auguri, ultracentenario Asilo di Affori!





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