Il Piano Nazionale Scuola Digitale incontra il Paese - I prossimi passi
Data: Venerdì, 25 agosto 2017 ore 07:30:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Centoquaranta
milioni di euro per i laboratori professionalizzanti in chiave
digitale; 15 milioni per estendere il registro elettronico a tutte le
classi del primo ciclo; 2,5 milioni per la creazione di ambienti
didattici innovativi contro la dispersione scolastica nelle scuole
delle periferie; tre gruppi di lavoro al Ministero per portare le
competenze digitali in modo strutturale negli ordinamenti scolastici
rivedendo le indicazioni nazionali, mappando le nuove metodologie
didattiche, intervenendo sui provvedimenti che regolano attualmente
l’uso dei device personali (dal tablet allo smartphone) in classe.
Sono alcuni dei prossimi 16 passi per l’attuazione del Piano Nazionale
Scuola Digitale (PNSD), che saranno messi in campo fra settembre e
novembre, annunciati oggi dalla Ministra dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli in occasione dell’evento
dal titolo ‘Il Piano Scuola Digitale incontra il Paese’. L’iniziativa
si è svolta oggi a Roma per rilanciare le alleanze istituzionali,
territoriali e con le imprese a sostegno dell’innovazione del sistema
di Istruzione.
Nel corso della mattinata sono stati presentati alcuni dei primi dati
emersi dalle rilevazioni in corso dell’Osservatorio Scuola Digitale. I
dati riguardano un campione di 3.500 scuole e dicono che il 97% degli
edifici scolastici è connesso ad Internet per la didattica, con
connessione adeguata, cioè con una buona connessione, nel 47% dei casi.
Per quanto riguarda il cablaggio interno degli istituti, il 48% degli
edifici è interamente cablato, il 75% dei laboratori è cablato e
connesso, il 56% delle aule è cablato e connesso. Guardando agli
ambienti per la didattica digitale, il 54% delle aule risulta adeguato
(come strumentazione) alla didattica digitale, il 50% delle scuole
promuove l'utilizzo di strumenti digitali personali in classe (il
cosiddetto BYOD, Bring Your Own Device), il 30% ha un regolamento sul
BYOD. L’82% delle scuole utilizza strutturalmente il registro
elettronico di classe, il 96% degli istituti usa strumenti digitali per
parlare con le famiglie. Competenze digitali: il 74% delle scuole ha
attivato percorsi di cittadinanza digitale, il 60% di pensiero
computazionale o robotica, il 59% di creatività digitale (ad esempio
scrittura e lettura creativa), il 16% di economia e imprenditorialità.
Oltre 1,6 milioni di ragazze e ragazzi hanno fatto pensiero
computazionale a scuola grazie al progetto ‘Programma il Futuro’. Fra
gli altri dati connessi al digitale a scuola, emerge che: sono 568.033
le utenze attivate per la Carta del docente, lo strumento che consente
di utilizzare on line i 500 euro per l’aggiornamento professionale,
oltre 35.000 esercenti registrati, oltre 200 i milioni spesi per
l’acquisto di beni e servizi; sono 2,7 milioni le Carte dello studente
(per l’accesso a sconti e agevolazioni) in circolazione di cui 1
milione attivate.
“Per troppo tempo la scuola è stata considerata un luogo lontano
dall’innovazione. Separata dal Paese da tecnicismi, problemi e
dibattiti che non hanno fatto giustizia al ruolo abilitante che
l’educazione deve avere. Tra i pregi della Buona Scuola vi è
indubbiamente l’inversione di questa narrativa – ha ricordato la
Ministra Fedeli -. La lotta alla dispersione scolastica nelle periferie
con le scuole aperte al pomeriggio, l’alternanza scuola-lavoro e il
Piano Nazionale Scuola Digitale sono tre delle principali strategie di
apertura del sistema educativo introdotte dalla riforma”.
L’innovazione “è una sfida per ogni individuo e organizzazione. Lo è
per interi settori e per le economie di interi Paesi. È normale,
quindi, che lo sia anche per il sistema educativo - ha ricordato Fedeli
-. Ed è qui che la visione complessiva, la cura dei dettagli e
l’ampiezza degli investimenti del Piano Nazionale Scuola Digitale
rappresentano un capitale straordinario da valorizzare e su cui
costruire qualcosa che va molto oltre l’innovazione del sistema
scolastico: stiamo spingendo la domanda di innovazione e la capacità di
innovare del nostro Paese. I dati che abbiamo presentato oggi, anche se
si tratta di un campione parziale, parlano chiaro. I passi avanti fatti
in poco più di un anno e mezzo sono stati straordinari e il cambio di
passo visibile, prima di tutto alle scuole. Solo due anni fa i numeri
evidenziavano una storia molto diversa. Una scuola che vedeva solo le
briciole degli investimenti in innovazione e un rapporto OCSE che
raccontava un’Italia indietro di 15 anni in fatto di digitalizzazione.
Una grossa fetta di questo divario è ora stata colmata, con coraggio e
determinazione. Ma il lavoro non è finito”.
Colmare i divari ancora esistenti, in modo mirato, investendo dove è
più necessario. Consolidare gli stanziamenti più importanti, come
quello sulla formazione delle e dei docenti. Investire sul
coinvolgimento degli innovatori che trainano tutta la comunità
scolastica. Creare un ecosistema di innovazione attorno alla scuola.
Saranno queste le direttrici per i prossimi passi di attuazione del
PNSD.
“Dobbiamo lavorare sulle connessioni, sull’accesso, ma anche accelerare
sul tema delle competenze digitali delle ragazze e dei ragazzi e sulla
formazione delle e degli insegnanti: si tratta di fornire alle nuove
generazioni strumenti per incidere sul presente e sul domani in maniera
consapevole e di sostenere le docenti e i docenti, attraverso
l’aggiornamento delle loro conoscenze, nel loro ruolo di guida delle
studentesse e degli studenti. Sono loro il vero cuore del Piano Scuola
Digitale. L’innovazione passa dalla conoscenza. E l’educazione non è un
settore: è la condizione abilitante di un Paese. Una premessa
indispensabile per tutte le altre politiche. E una scuola più
innovativa influenza la domanda di innovazione, la spesa, gli
investimenti”, ha chiuso Fedeli.
Sedici le azioni annunciate con partenza fra settembre e novembre. Fra
queste: 140 milioni per laboratori professionalizzanti in chiave
digitale (bando il 20 settembre); 2,5 milioni per ambienti innovativi
nelle scuole di periferia contro la dispersione (bando il 29
settembre); 5,7 milioni per la manutenzione della strumentazione
tecnologica nelle scuole del I ciclo (bando il 15 novembre); 15 milioni
per portare il registro elettronico in tutte le classi del I ciclo
(bando il 16 ottobre); servizi digitali più semplici ed efficienti per
le scuole (provvedimento entro il 15 settembre); lancio del nuovo
design per i siti web delle scuole (a ottobre); avvio di tre tavoli per
rendere le competenze digitali strutturali negli ordinamenti (entro il
15 settembre); cittadinanza digitale, un kit per ogni scuola (a
ottobre); attività sulle discipline STEM in ogni scuola (a novembre);
una community online per gli animatori digitali e i team per il
digitale delle scuole (lancio il 12 settembre). In allegato le slide
illustrate dalla Ministra.
Sempre nella mattinata di oggi sono stati rilanciati gli accordi
territoriali con le Regioni e i Comuni, è stata annunciata la creazione
di uno Stakeholders’ Club per riunire attorno a obiettivi comuni
imprese, enti, associazioni, università che intendono sostenere
l’attuazione del PNSD anche attraverso una Coalizione per
l’imprenditorialità per rafforzare la diffusione di imprenditorialità e
autoimprenditorialità in chiave digitale fra le ragazze e i ragazzi.
Nel corso della mattinata sono intervenuti: Antonello Giacomelli,
Sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico con Delega alle
Telecomunicazioni, che ha annunciato un "voucher" per gli istituti
scolastici per garantire una connessione a 100 Megabit entro il
2020 a tutte le scuole italiane; Gaetano Manfredi, Presidente della
CRUI, la Conferenza dei rettori; Debora Serracchiani, Referente per
l’Agenda Digitale per le Regioni; Anna Ascani, componente
dell’Intergruppo per l’innovazione della Camera dei deputati; Elio
Catania Presidente di Confindustria Digitale; Agostino Santoni,
Presidente di Assinform. Diego Piacentini, Commissario Straordinario
per l’Agenda Digitale della Presidenza del Consiglio, ha inviato un
video per confermare il sostegno all’attuazione del PNSD.
In rappresentanza dei territori e della necessità di stringere alleanze
per la diffusione del PNSD sono intervenuti: Cristina Giachi,
Presidente Commissione Istruzione dell’ANCI; Valeria Fascione,
Assessora all’Internazionalizzazione, alle Startup e all’Innovazione
della Regione Campania; Cristina Grieco, Assessora all’Istruzione, alla
Formazione e al Lavoro della Regione Toscana; Valentina Aprea,
Assessora all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione
Lombardia; Sebastiano Leo, Assessore per la Formazione e il Diritto
allo Studio, la Scuola, l’Università, la Formazione Professionale della
Regione Puglia; Ilaria Cavo, Assessora a Politiche giovanili, Scuola,
Università e Formazione della Regione Liguria; Giuseppe Dessena,
Assessore all’Istruzione della Regione Sardegna; Flavia Marzano,
Assessora Roma semplice della Città di Roma; Maria Luisa Chiofalo,
Assessora alle Politiche socioeducative, all’Innovazione e alle Pari
opportunità del Comune di Pisa; Diego Prandini, Sindaco di Casto (BS).
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