All'Ursino Recupero presentato il volume dell'italianista Maria Valeria Sanfilippo
Data: Giovedì, 10 agosto 2017 ore 01:10:07 CEST
Argomento: Recensioni


Pubblicati studi e nuove ricerche su Giuseppe Bonaviri
CATANIA – Nella suggestiva cornice del refettorio piccolo dei Benedettini, promossa dalle Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero, dall'Università degli Studi di Catania e dal Kiwanis Club Absolute Catania -Terra dei Ciclopi, ha avuto luogo la presentazione del volume “Giuseppe Bonaviri e le Novelle saracene” (ed. Aracne) di Maria Valeria Sanfilippo. Dopo i saluti introduttivi del direttore Rita Angela Carbonaro, gli interventi del critico Sergio Sciacca e della linguista Rosaria Sardo, coordinati dalla studiosa Sarah Zappulla Muscarà e inframezzati dalle intense letture dell’attore Agostino Zumbo.
Edito per i tipi di Aracne, con una intrigante prefazione a firma Sarah Zappulla Muscarà e in copertina un dipinto di Antonino Cammarata, il volume analizza la ricca e multiforme produzione di Giuseppe Bonaviri, alla luce di una bibliografia corposa e aggiornata. Ne scaturisce un panorama critico-letterario, arricchito di indagini intra e inter-testuali, lettere inedite, interviste all’autore, materiale documentario di vario genere.
Una messa a fuoco delle Novelle saracene in un quadro di consonanze e diversità socio-linguistiche con altri autori: da Propp a Calvino, da Andersen a Capuana, a Rodari sino a Walt Disney. Riaffio-rano altresì le atmosfere ricreate da quelle novellatrici popolari che, vissute tra Otto e Novecento, seppero accompagnare alla parola l’impareggiabile rituale del gesto e la melodia del canto, inverando inaspettate risorse interculturali e multietniche.
Per tale ragione il volume s’impone all’attenzione del lettore comune come pure degli addetti ai lavori, tra gli altri storici, filologi, linguisti, musicologi. Unitamente agli epistolari già editi o in possesso della famiglia dell'autore, della Fondazione Giuseppe Bonaviri e dell'Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, il materiale documentario inedito contribuisce a illuminare i rapporti intercorsi fra l'autore ed esponenti di spicco della cultura coeva internazionale. Il reclutamento di tale materiale testimonia in tal modo un'attività di ricerca condotta presso le maggiori biblioteche nazionali e numerosi archivi, centri di documentazione, case editrici, fondazioni private e istituzioni culturali, presenti sul territorio non soltanto italiano. La ricerca si muove in ambiti in gran parte o del tutto ignorati dalla critica, suggerendo nuove piste d'indagine.
Un’occasione per conoscere più a fondo Bonaviri, più volte nella rosa dei candidati al Premio Nobel. Autore di una prolifica ed eterogenea produzione (che spazia dalla narrativa, alla poesia, dalla saggistica al teatro), egli è, infatti, tra i più rappresentativi autori del panorama letterario del secondo novecento, tradotto in numerose lingue (persino in arabo e in cinese), osannato oltralpe da “Le Monde” come “re di Francia” e concordemente ritenuto dalla critica internazionale degno di occupare un posto autonomo ed originale accanto a fuoriclasse della statura di Verga, Pirandello, Sciascia, come pure Lorca, Marquez.

 







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