
La Rinuncia di Fabrizio Grasso
Data: Domenica, 23 luglio 2017 ore 07:00:00 CEST Argomento: Redazione
Con
un volumetto prezioso, agile e ricco di suggestioni e di riporti
giornalistici, Fabrizio Grasso commenta l'evento del secolo, che
ha stravolto la storia millenaria della Chiesa, a seguito della
"Rinuncia" al Papato con le dimissioni di Papa Benedetto XVI , il
quale dall'11 febbraio 2013 è divenuto "Papa emerito".
Il pamphlet "La Rinuncia. Dio è stato sconfitto?" edito da Algra
editore nella collana "Interim" ha una prefazione del giovane avvocato
rotale Fabio Adernò, amico e compagno di Liceo di Fabrizio Grasso, il
quale nei tre capitoli analizza prima l'evento delle dimissioni,
presentando una cronaca ragionata degli ultimi giorni del pontificato
di Benedetto XVI ; quindi approfondisce il dibattito sulla
presenza contemporanea di due Papi, con l'inedita situazione nella
Chiesa universale.
L'autore prende in esame la relazione tra potere temporale
e spirituale in Occidente, correlata a due concetti fondamentali della
filosofia politica quali Autorità e Sovranità; osserva, analizza
e descrive l'ampliamento a dismisura del secolarismo e della crisi
della teologia politica sulle tracce del "pensiero politico" di
Carl Schmitt , al quale egli stesso in passato ha già riservato un
denso volume.
La recente dichiarazione dell'ex presidente del Senato, Marcello Pera,
e le espressioni di Papa Benedetto XVI in occasione della morte
del cardinale Joachim Meisner, rimettono inevitabilmente la Rinuncia
del 2013 al centro del dibattito dentro e fuori la Chiesa, e sono
indicative dell'attuale e profonda crisi teologica e politica della
Chiesa.
L'agile pamphlet di Grasso, descrive l'irrequieta atmosfera che si
respira nella società e nella Chiesa e come si legge nella
prefazione: "Il suo è un contributo intellettuale a una questione che
tutt'oggi affascina, appassiona e preoccupa teologi, canonisti,
storici, di certo non impassibili alla Renuntiatio Papae».
La Rinuncia, come fatto storico, viene letta con categorie
depotenzianti, ma teologicamente potrà essere l'icona di una dimensione
mistica che, come citato nella prefazione, attualizza una regola
dell'Imitazione di Cristo, "abbandonare se stesso e ogni cosa e porsi
all'ultimo posto".
Le acute suggestioni speculative di Fabrizio Grasso si innestano nel
dibattito culturale che caratterizza la società contemporanea in
costante ricerca di una nuova identità, essendo venuti meno i punti
fermi di riferimento che nei secoli ne hanno garantito la
struttura e l'impianto organizzativo.
Gli eventi storici di questo terzo millennio disegnano una società
diversa da quella precedente ed il nuovo volto della Chiesa, che si
intende ridisegnare appare ancora come il negativo di una pellicola,
che porta ancora impresso sullo sfondo il panorama del
passato.
Giuseppe Adernò
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