Segreterie scolastiche al collasso, i Dsga scrivono alla Ministra: non ce la facciamo più. Anief chiede compensi aggiuntivi
Data: Lunedì, 03 luglio 2017 ore 07:00:00 CEST Argomento: Sindacati
L’appello di un Direttore
dei Servizi Generali ed Amministrativi alla titolare dell’Istruzione
Valeria Fedeli – replicato da altri Dsga – testimonia lo stato di
sofferenza delle scuole per il sempre più crescente carico di lavoro
cui sono sottoposte pur con un organico ridotto e non formato
adeguatamente. Anief non può che condividere in pieno le istanze
presentate, che confermano tutte le problematiche crescenti del
personale Ata, la cui parabola discendente ha avuto inizio con
l’approvazione della Legge 133/08 taglia scuole e organici. Il problema
non si è fermato alla riduzione di unità di personale, ma si è
aggravato perché sulle scuole si sono andati a condensare tutte le
funzioni che per decenni hanno condotto gli ex Provveditorati agli
Studi, le Direzioni Provinciali del Tesoro, gli Usr e altri uffici
scolastici periferici man mano ridotti o dismessi. L’autonomia
scolastica e la Buona Scuola - con il potenziamento scolastico, la
chiamata diretta, il bonus annuale ai docenti e tanto altro – hanno
fatto il resto. Come se tutto questo non fosse mai accaduto, il Miur ha
pensato bene di affidare alle segreterie scolastiche anche l’onere di
aggiornare le graduatorie d’Istituto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): lo slittamento al 13 luglio della
scadenza per l’invio dei dati sulle graduatorie d’istituto è
sicuramente una buona notizia, ma i problemi rimangono perché il
personale continua a lamentare la mancanza di adeguata formazione in
merito. Vorremmo capire, inoltre, per quale motivo non si è scelto di
aggiornare le graduatorie d’istituto come si fa con le GaE, affidandole
alla supervisione della direzione generale e alla gestione delle
amministrazioni periferiche. Perché si sono ingolfati gli uffici
interni alle scuole con migliaia di fogli cartacei, mentre tutti gli
altri aggiornamenti, ma anche i concorsi, le nomine delle commissioni
di maturità e quant’altro, vengono invece gestite con efficacia in modo
totalmente telematico? Vorremmo infine sapere per quale motivo lo
svolgimento di questo improbo e delicato compito di verifica dei
servizi e dei titoli, di tutti i singoli candidati, non comporti alcun
compenso aggiuntivo da assegnare al personale ammnistrativo che se ne
fa carico: trattandosi di un lavoro extra, sottratto
all’amministrazione centrale, per noi è evidente che deve prevedere un
compenso ulteriore. Ma non dal Fondo d’Istituto, peraltro dimezzato
rispetto a quello del 2011, bensì da assegnare a ogni scuola attraverso
dei finanziamenti ad hoc.
Anief sta valutando, a questo proposito, tutte le modalità da adottare
per sollecitare il Miur a incentivare gli assistenti amministrativi
incaricati del rinnovo delle graduatorie d’istituto. Nel corso
dell’estate, a tal proposito, verrà predisposta una piattaforma
specifica per le rivendicazioni, economiche ma non solo, riguardanti il
personale Ata. Il sindacato ricorda che promuove già specifici ricorsi
contro il criterio della cosiddetta ‘temporizzazione' applicato
ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi
transitati nei ruoli di DSGA e per ottenere il riconoscimento integrale
del servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera. Per il
personale Ata è possibile aderire anche ai ricorsi per la
stabilizzazione, gli scatti di stipendio e l’estensione dei contratti
al 31 agosto (cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza
retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la
stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi
(cliccare qui). Intanto, solo pochi giorni fa, l’Anief ha ottenuto un
nuovo successo in tribunale contro la decurtazione retroattiva
dell'indennità di funzioni superiori come DSGA. È ancora possibile
aderire allo specifico ricorso Anief.
“Qualcosa sta sfuggendo di mano, perché il trattamento che viene
riservato a noi DSGA e al personale delle segreterie scolastiche, dal
MIUR, dal MEF e da tutti gli Istituti che ruotano per motivi diversi,
intorno alla scuola, rasenta lo stalking. Non ce la facciamo più”.
Inizia così l’appello accorato inviato in questi giorni da un Direttore
dei Servizi Generali ed Amministrativi alla Ministra dell’Istruzione
Valeria Fedeli. Un appello – replicato anche da altri Dsga - che
testimonia, ancora una volta, lo stato di sofferenza delle segreterie
scolastiche, ormai vicine al collasso.
Il Dsga spiega anche i motivi alla titolare dell’Istruzione pubblica:
“lavoriamo con organici sottodimensionati, il personale assente non lo
possiamo sostituire, ci vengono richieste competenze in tutti i campi,
da commercialista ad ingegnere informatico, da avvocato a consulente
del lavoro, senza che mai venga fornita la benché minima formazione
specifica e, vista la regolare mancanza di direttive precise e la
costante minaccia di conseguenze catastrofiche, lavoriamo costantemente
con l'ansia di sbagliare con conseguenti gravi danni alla salute,
provocati da un elevatissimo livello di stress da lavoro correlato”.
Anief non può che condividere in pieno le istanze presentate alla
Ministra, perché confermano tutte le problematiche crescenti del
personale Ata, la cui parabola discendente ha avuto inizio con
l’approvazione della Legge 133/08 taglia scuole e organici. Ma il
problema non si è fermato alla riduzione di unità di personale (già di
per sé grave, perché sono stati tagliati 50mila amministrativi, tecnici
e collaboratori scolastici), ma si è aggravato perché sulle scuole si
sono andati a condensare tutte le funzioni che per decenni hanno
condotto gli ex Provveditorati agli Studi, le Direzioni Provinciali del
Tesoro, gli Usr e altri uffici scolastici periferici man mano ridotti o
dismessi. L’autonomia scolastica e la Buona Scuola - con il
potenziamento scolastico, la chiamata diretta, il bonus annuale ai
docenti e tanto altro – hanno fatto il resto.
Come se tutto questo non fosse mai accaduto, il Miur ha pensato bene di
affidare alle segreterie scolastiche anche l’onere di aggiornare le
graduatorie d’Istituto. Solo poche ore fa, dopo le ripetute insistenze
del sindacato, l’amministrazione centrale ha dato ordine di prorogare
al 13 luglio l’invio al Sidi, da parte delle scuole, delle domande di
inclusione nella seconda e terza fascia delle graduatorie di Istituto
per il triennio 2017-2020.
“Lo slittamento della scadenza per l’invio dei dati sulle graduatorie
d’istituto è sicuramente una buona notizia, ma i problemi rimangono –
spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario
confederale Cisal – perché il personale continua a lamentare la
mancanza di adeguata formazione in merito, oltre che di scarso supporto
da parte del Miur, sia a livello di indicazioni generali sia a livello
di supporto materiale da parte degli uffici periferici per dirimere i
tanti casi anomali che quotidianamente ci segnalano anche a noi dalle
segreterie degli istituti”.
“Il problema, dunque, è che si sta facendo leva sulla professionalità
di personale che – continua Pacifico - non ha ricevuto adeguata
formazione in merito. Vorremmo capire i perché di questa scelta: per
quale motivo non si è scelto di aggiornare le graduatorie d’istituto
come si fa con le GaE, affidandole alla supervisione della direzione
generale e alla gestione delle amministrazioni periferiche? Perché si
sono ingolfati ulteriormente gli uffici interni alle scuole con
migliaia di fogli cartacei, mentre tutti gli altri aggiornamenti, ma
anche i concorsi, le nomine delle commissioni di maturità e
quant’altro, vengono invece gestite con efficacia in modo totalmente
telematico?”.
“Vorremmo infine sapere – conclude il sindacalista Anief-Cisal – per
quale motivo lo svolgimento di questo improbo e delicato compito di
verifica dei servizi e dei titoli, di tutti i singoli candidati che
hanno presentato domanda alle scuole, non comporti alcun compenso
aggiuntivo da assegnare al personale ammnistrativo che se ne fa carico:
trattandosi di un lavoro aggiuntivo, sottratto all’amministrazione
centrale, per noi è evidente che deve prevedere un compenso ulteriore.
Ma non da estrapolare dal Fondo d’Istituto, peraltro dimezzato rispetto
a quello del 2011, bensì da assegnare a ogni scuola attraverso dei
finanziamenti specifici. Il nostro sindacato, pertanto, chiede
l’integrazione delle somme da assegnare al personale amministrativo cui
è stato affidato questo delicato compito”.
Anief sta valutando, a questo proposito, tutte le modalità da adottare
per sollecitare il Miur a incentivare gli assistenti amministrativi
incaricati del rinnovo delle graduatorie d’istituto. Nel corso
dell’estate, quindi, verrà predisposta una piattaforma specifica per le
rivendicazioni, economiche ma non solo, riguardanti il personale
amministrativo, tecnico e ausiliario.
Il sindacato ricorda che per il personale Ata promuove già specifici
ricorsi contro il criterio della cosiddetta “temporizzazione” applicato
ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi
transitati nei ruoli di DSGA e per ottenere il riconoscimento integrale
del servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera. Per il
personale Ata continuano a essere aperte le adesioni sul portale Anief
per aderire anche ai ricorsi per la stabilizzazione, gli scatti di
stipendio e l’estensione dei contratti al 31 agosto (gli interessati
possono cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza
retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, così come per la
stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (gli
interessati possono cliccare qui).
Intanto, solo pochi giorni fa, l’Anief ha ottenuto un nuovo successo in
tribunale contro la decurtazione retroattiva dell'indennità di funzioni
superiori come DSGA operata dall'Amministrazione nei confronti di chi
ha rivestito l'incarico di DSGA negli scorsi anni: il Tribunale del
Lavoro di Reggio Emilia ha dato nuovamente ragione ai legali del
giovane sindacato, confermando l'illegittimità dell'operato
dell'amministrazione nel disporre decurtazioni 'retroattive' per chi ha
assunto funzioni di DSGA prima del 2013 e non può negare un compenso
accessorio legato all'effettiva posizione economica dell'assistente
amministrativo. Già la Corte Costituzionale aveva dato ragione
all’Anief con la sentenza n. 108/2016: stavolta, si stanno facendo
restituire, anche, le altre decurtazioni effettuate dal MEF che non
aveva più voluto riconoscere il compenso per la valorizzazione
professionale ATA a chi svolgeva funzioni di DSGA. È ancora possibile
aderire allo specifico ricorso Anief.
IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA DA UN DSGA ALLA MINISTRA FEDELI:
Alla Ministra Valeria Fedeli
Valeria.fedeli@senato.it
Buongiorno, le scrivo in un impeto di desolazione. Sono il Direttore
dei Servizi Generali e Amministrativi di un Istituto Comprensivo della
provincia di La Spezia, ma potrei esserlo di qualsiasi altra scuola,
non cambierebbe nulla. Ho 47 anni, faccio questo lavoro da molti anni e
l'ho sempre svolto con attenzione, diligenza e anche, in tempi che mi
sembrano ormai troppo lontani, con entusiasmo e soddisfazione, ma ora,
(che casualmente non viene mai segnalato da chi di dovere).
Per favore BASTA!.
Il nostro sta diventando un lavoro troppo stressante, oltre che
sottopagato, non siamo impegnati per 36 ore alla settimana, mi creda,
ma molte di più e lavoriamo anche la domenica e le feste comandate,
cercando nel nostro tempo libero di leggere e capire le circolari, di
confrontarci tra colleghi, di verificare le scadenze che sono sempre a
ridosso delle comunicazioni. Ci sembra di non avere più una vita nostra.
Per favore BASTA!
Una buona parte di ciò che facevano gli UST è diventato compito delle
segreterie scolastiche ed ora anche i controlli preventivi delle RTS
sono di competenza della scuola. Abbiamo scadenze che ci stanno
disorientando, tutte ravvicinate, le domande di supplenza dei docenti
di 2 e 3 fascia da controllare e inserire a sistema, la verifica e
completezza dei dati comunicati a Perla PA, il controllo e la
trasmissione dei contratti di maternità, la verifica di cassa al 30
giugno, oltre, ovviamente, a tutto il resto: i trasferimenti, i
reclutamenti, gli acquisti, le gare, il controllo e la liquidazione
delle fatture, il pagamento delle competenze accessorie al personale,
l'aggiornamento costante e preciso del sito web, gli stipendi, il
calcolo e il versamento dell’IVA e delle eventuali ritenute, i DURC, i
CIG, i controlli a Equitalia, alle Camere di Commercio, le assenze del
personale, le iscrizioni ed i trasferimenti degli alunni, gli
infortuni. Per non parlare dei PON, per i quali non ci viene mai
richiesta, come sarebbe dovuto, la nostra disponibilità ad effettuare
ulteriori ore aggiuntive ma che ci vengono al contrario imposti, spesso
mettendo in atto veri e propri episodi di mobbing o la gestione di
progetti farsa come Scuole Belle che nulla hanno a che fare con la
scuola e molto probabilmente con interessi di altri soggetti.
Tutto ciò, naturalmente, senza un centesimo in più, senza un adeguato
riconoscimento della professionalità, senza alcuna prospettiva di
carriera per merito. Anche la mobilità intercompartimentale ci è
preclusa, così come la possibilità di comandi temporanei presso altre
amministrazioni a causa dei continui rifiuti del nulla osta da parte
delle Direzioni Regionali. Già perché il Miur ci ritiene invisibili,
schiavizzabili, inascoltabili, ma al tempo stesso indispensabili. La
beffa oltre il danno.
E nessuno si chiede se ce la facciamo, come davvero sono organizzate le
segreterie, mi chiedo
se qualcuno di voi sa cosa significhi, se qualcuno sa della nostra
stanchezza, se qualcuno sa che gli uffici sono ormai al collasso, ma
forse qualcuno sa e finge di non sapere. La scuola non sono solo i
docenti, dietro le quinte ci siamo noi che cerchiamo in tutti i modi di
far funzionare questo meccanismo che fa acqua da tutte le parti, con
piattaforme informatiche che funzionano a singhiozzo, e il più delle
volte non funzionano affatto.
Dovreste darvi una calmata, tutti quanti voi, registi di questo grande
baraccone che è diventata la scuola e pensare, con umanità e buon senso
anche alle persone che ci lavorano.
Vorrei concludere con “…certa della sua considerazione..” ma ho molti
dubbi.
Comunque, ringrazio e saluto
La DSGA
Anief.org
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