Intervista all’astronauta Luca Parmitano dagli alunni del Circolo 'Teresa di Calcutta' di Tremestieri
Data: Mercoledì, 21 giugno 2017 ore 07:30:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
"E' stato come andare in giro per le stelle!", dice un
alunno. "Come
sentirsi astronauti dal nostro banco!", gli fa eco un altro ragazzo. E
la Maestra delle stelle, "Da bambina, sulle gambe di mio padre,
guardavo la luna credendo di poter vedere gli astronauti. Stamani quel
lontano sogno si è realizzato!". Quante emozioni per alunni e
insegnanti del Circolo Didattico "Teresa di Calcutta", di Tremestieri
Etneo, durante "l'incontro", via Skype, con il famoso astronauta
italiano Luca Parmitano. Ed è stata una lunga e cordiale chiacchierata,
proprio "quattro passi tra le nuvole", tra i piccoli alunni di
Tremestieri e Parmitano, l'astronauta originario di Paternò. L'evento,
unico nel suo genere, a conclusione del progetto di astronomia,
coordinato, come ogni anno, dalle insegnanti Anna Maria Gazzana e
Rossella Scalisi, è stato organizzato dall'insegnante Elisa Virgillito,
con la supervisione della Dirigente, prof.ssa Maria Gianna Cafici.
Mediante un "semplice" collegamento Skype, curato dal tecnico Diego
Saitta (ex studente eccellente della "Teresa di Calcutta"), gli alunni
delle V classi hanno avuto la possibilità di dialogare e di
intervistare l'astronauta Parmitano, che in quel momento si trovava in
Russia.
«Tutti gli astronauti sono comuni mortali. Non esistono superuomini e
superdonne. - Ha esordito Luca Parmitano - Ci sono persone, come me,
che hanno avuto il privilegio di fare delle cose straordinarie. Merito
anche di un meraviglioso team. Nella vita non ci si deve sentire mai
arrivati. Si devono sempre avere un nuovo sogno e un nuovo obiettivo.
Si deve ambire sempre a qualcosa di grande e a nuovi progetti. Spero di
essere tra quelli che nel futuro torneranno sulla luna».
L'entusiasmo dei ragazzi era davvero... alle stelle! Gli occhi lucidi
di
tutti e una selva di mani alzate animavano l'aula magna, dove, su uno
schermo gigante, campeggiava la figura di Parmitano. E prima i saluti
della Dirigente Scolastica, la prof.ssa Maria Gianna Cafici, poi delle
insegnanti Scalisi, Gazzana e Virgillito e poi, giù giù l'incontenibile
curiosità e il fiume di domande dei ragazzi.
Ma come si vive in orbita?
«La sveglia suona alle sei del mattino, secondo l'orario di Londra.
Abbiamo un'ora per fare colazione e per prepararci. Dopo c'è uno
scambio di informazioni con la Terra, e poi subito dopo a fare due ore
di attività sportive giornaliere. Altrimenti avremo dei seri problemi
per il nostro corpo. A mezzogiorno è la volta del pranzo. Alle 19 c'è
il confronto con il Centro di controllo, poi la cena e il tempo libero.
A mezzanotte finisce la giornata».
Cosa mangi di buono?
«Per quanto riguarda il cibo funziona come in Italia. Non mangiamo
pillole o creme, come si vede nei film. Ci nutriamo dello stesso cibo
presente sulla Terra, ma già preparato e disidratato. Anche se siamo a
testa in giù, il nostro corpo riesce tranquillamente a portare il cibo
allo stomaco, senza nessun tipo di problema».
Cosa ti manca dalla Terra?
«Quando si parte si è pronti alla distanza, l'unica cosa che mi è
mancato è il contatto umano e fisico con le mie figlie. Per un papà
stare lontano sei mesi è sempre difficile. Ho due figlie di sette e
dieci anni ed anche se tramite Skype ci vediamo una volta settimana, la
lontananza e la distanza si facevano sentire».
E poi,... la domanda da centomila euro: Ma siamo veramente soli
nell'universo?
«Nell'universo ci sono 100 miliardi di galassie e miliardi di stelle,
pensare che siamo gli unici non è compatibile con la matematica. E'
molto probabile che da qualche parte ci sia qualcosa di simile alla
vita».
Sembrava quasi di assistere in diretta ad "un'intervista impossibile",
... e invece no! Luca Parmitano era proprio lì, davanti a noi, ed anche
se dietro uno schermo, sembrava quasi di vederlo accanto a noi, tra le
aule e i corridoi della nostra scuola! E siamo certi che i ragazzi
ricorderanno a lungo quest'incontro ... tra la scuola e le stelle ...
Angelo Battiato
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