Progetto Erasmus+ KA2 'Tradigames around Europe' 2016-2018 al 2° C.D. Giovanni XXIII di Paternò
Data: Mercoledì, 10 maggio 2017 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Il secondo Circolo Didattico "Giovanni XXIII" di Paternò partecipa al Progetto Erasmus+ KA2 - Tradigames around Europe - cod. 2016-1-ES01- KA219-025205_3, presentato e coordinato dalla Scuola "IE Mare de Déu del Portal" di Batea (Spagna), approvato e finanziato nell'ambito del programma ERASMUS+ per le annualità 2016/2018. Partner Internazionali del Progetto: - Scoala Gimnaziala Nr. 11 Stefan Octavian Iosif di Brasov, (Romania) - Secondo Circolo Didattico "Giovanni XXIII", Paternò (Italia).

Il progetto, di durata biennale, si rivolge agli alunni di scuola primaria e, attraverso attività di tipo ludico-sportive incentrate sulla riscoperta dei "giochi tradizionali" caratteristici dei paesi partner, mira a promuovere l'innovazione, l'apprendimento delle lingue e lo scambio di esperienze. Nell'ambito del progetto sono previste:
- attività transnazionali di formazione;
- meeting per docenti;
- mobilità con alunni.

Dal 29 maggio al 2 giugno 2017 la nostra scuola ospiterà alunni e docenti dei due paesi partner per condividere momenti di gioco finalizzati anche al superamento di barriere culturali e per un arricchimento formativo reciproco.

ins. Ciaramella Anna

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Dal 14 al 18 Novembre 2016 si è svolto il primo incontro transnazionale dei docenti coordinatori dei Paesi partners (Spagna, Italia, Romania). Le docenti Caponnetto Maria, Ciaramella Anna e Sciurello Tania hanno partecipato al primo incontro transazionale tenutosi nella scuola "IE Mare de Déu del Portal" di Batea (Spagna).
Ad accoglierle c'era tutto lo staff dell'Istituto. Dopo le dovute presentazioni, e una calorosa accoglienza le docenti sono state invitate a visitare alcune classi dell'infanzia e della primaria per poterne osservare modalità d'insegnamento/apprendimento e di organizzazione didattico-educativa. Prima del pranzo si sono recate al "Palazzo" di città dove li attendeva il Sindaco per porgere loro il suo personale benvenuto. Adempiute le consuete formalità di rito, egli ha brevemente illustrato la propria città e presentato i prodotti alimentari tipici della località che, ovviamente, rappresentano uno dei primari fattori di ricchezza dell' economia.
Nel primo pomeriggio ritornati a scuola tutto il team docenti si è riunito per predisporre gli impegni di tutta la settimana.

Le giornate sono state faticose, ma il tempo è passato velocemente; una passeggiata attraverso le strade di Batea e le visite nei posti limitrofi rilassava la mente e preparava, i docenti, ad affrontare tutti gli impegni della settimana.
Le docenti hanno portato a casa un'ottima esperienza, diffusa a scuola con grande entusiasmo, e molto interessante dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano.

I progetti Erasmus Plus sono una grande occasione e rappresentano un modo di fare scuola coinvolgente, piacevole, motivante sia per gli alunni che per le stesse insegnanti.
La mobilità, difatti, ha fatto conoscere, alle docenti, realtà scolastiche diverse e, permettendo un confronto costante, le ha messe di fronte a un modo di lavorare nuovo e diverso, aperto a molte realtà differenti, ma nello stesso tempo su un piano condiviso e ricco di suggestioni.
L'obiettivo principale degli incontri è quello di condividere la conoscenza, l'amicizia, di prendere coscienza della grandezza dell''Europa e di comunicare in inglese o altre lingue durante il processo di elaborazione del progetto. Allo stesso tempo, gli studenti impareranno come utilizzare le nuove tecnologie, risolvere i problemi del gruppo, acquisire fiducia in se stessi e nella gestione del lavoro che potranno sperimentare, soprattutto, quando partecipano alle riunioni.


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Dal 20 al 22 Febbraio 2017 si è svolto il secondo incontro transnazionale dei Paesi partners (Italia, Spagna, Romania) coinvolti nel progetto Erasmus "Tradigames around Europe".
Le docenti Caponnetto Maria e Castro Giuseppa hanno partecipato a questo secondo meeting, tenutosi presso la scuola "Stefan Octavian Iosif" di Brasov in Romania."

Le docenti Italiane e spagnole sono state accolte da tutto lo staff dell'Istituto e da una folkloristica rappresentanza di studenti rumeni in abiti tradizionali, che hanno reso ancor più gradevole il benvenuto offrendo un dolce tipico della cucina locale.
Dopo le dovute e rituali presentazioni sono state invitate a visitare le classi della scuola primaria e secondaria di I grado.
Dopo una breve pausa caffè, il team docenti si è riunito, per procedere alla presentazione e selezione dei giochi tradizionali e per stabilire congiuntamente la data del prossimo meeting e delle attività che si dovrebbero tenere in ciascun Paese partner .
Le giornate si sono concluse con un tour nel centro storico di Brasov e una puntata ad un elegante rifugio in alta montagna, immerso in un paesaggio innevato mozzafiato, per gustare i "caldi sapori" della cucina rumena. Un'altra esperienza interessante si ebbe al castello di Bran, attorno al quale aleggia la macabra leggenda del conte Dracula di Bram Stocker, con una simpatica guida turistica che raccontava la storia del castello e di tutte le famiglie nobili che lo hanno abitato, nel corso dei secoli.
Il meeting, oltre a rappresentare un'esperienza necessaria per la prosecuzione del progetto, ha fornito, alle docenti, un' occasione irripetibile di confronto con colleghi che, in passato avevano vissuto esperienze nazionali e transnazionali politiche e sociali non facili. In questa occasione le docenti hanno dimostrano che, con l'entusiasmo, l'impegno e la competenza, si può raggiungere qualunque traguardo. Tale rinnovamento sembra trovare proprio nella scuola il terreno più fertile, per la continua crescita del Paese, che potrà sicuramente estendersi anche ad altri settori nevralgici.
Da un punto di vista umano le docenti hanno portato con loro il calore ed il sorriso delle colleghe e il volto profondamente genuino dei ragazzi rumeni, aspetti che anche noi dovremmo riscoprire, con semplicità, attingendo alle nostre "sane" tradizioni e riversarsandoli in quella "fabbrica della società futura" che è stata, è e deve rimanere la Scuola.








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