Il rilancio dell’Istituto Tecnico Agrario di Caltagirone riparte dal plesso di via Balatazze
Data: Domenica, 26 marzo 2017 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Il 22 marzo l’ufficio tecnico della Città Metropolitana di Catania ha consegnato le chiavi del plesso di via Balatazze un tempo Istituto Professionale per l’Artigianato e l’Agricoltura alla dirigente prof.ssa Maria Malignaggi. Il plesso è stato recentemente ristrutturato e rimesso a norma dalla Città Metropolitana dopo una lunga gestazione durata diversi anni, ma alla fine la città ed il territorio avranno una struttura completamente rinnovata e potrà essere al servizio dello sviluppo locale. Sin dalla nascita che risale al 1867, l’Istituto Tecnico Agrario è stato sempre un presidio di questo territorio. La sua stessa nascita si fa risalire ad una epidemia di colera scoppiata proprio nel periodo 1865-1867 e gli ammalati furono ricoverati nel vecchio convento dei frati cappuccini. Alla fine dell’epidemia i sopravvissuti, per lo più giovani orfani, rimasero in convento e per la loro sopravvivenza si dedicarono alla coltivazione dell’appezzamento di terreno adiacente al convento.

Nacque così l’“Asilo Agrario”, con annesso orto per le elementari pratiche agricole. Il successo dell’iniziativa comportò la sua trasformazione in “Colonia Agricola” nel 1877 per poi assumere la forma giuridica di “Regia Scuola Pratica di Agricoltura” fino al 1924 anno in cui diventa “Scuola Consorziale Autonoma” e nel 1933 con la riforma Gentile prende la denominazione di “Regia Scuola Agraria” Arnoldo Mussolini.

Nel 1948 fu denominato “Istituto Tecnico Agrario Regionale” e nell’A.S. 1957/58 assume la veste giuridica di “Istituto Tecnico Agrario Statale” con il preside Francesco Cucuzza di cui oggi porta il nome.

“L’Istituto Tecnico Agrario sin dalla sua fondazione, afferma il dirigente Maria Malignaggi, non è solo una scuola  ma un presidio per il territorio. L’agricoltura non dev’essere un ripiego per chi non sa fare altro ma proprio dall’agricoltura deve partire la rinascita del nostro territorio, valorizzando la biodiversità della nostra tradizione puntando alla qualità e non alla quantità. Il nostro orizzonte è fatto di giovani che sappiano investire su varietà colturali antiche con tecniche di marketing moderne, arrivando al mercato diretto e di nicchia con l’e-commerce. Un mercato nuovo che può garantire ricchezza e  sviluppo non solo per l’agricoltura ma anche per tutto l’indotto a partire dal turismo.

Speriamo che l’apertura della nuova sede che andrà a regime a partire dall’A.S. 2017/18 possa rappresentare il primo passo verso il rilancio dell’Istituto Tecnico Agrario che avrà a disposizione non solo un nuovo edificio ma anche un’azienda agricola al passo con i tempi, una serra completamente rinnovata e dei laboratori in grado eseguire analisi per proteggere i consumatori dai residui dei pesticidi sui prodotti venduti ai mercati”.

Sebastiano Russo





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