Comunicato stampa - Incontro con l'autore - Dialogo con IVANO DIONIGI,
Data: Domenica, 19 marzo 2017 ore 08:30:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
DIALOGO
CON IVANO DIONIGI, uno dei più grandi studiosi a livello internazionale
del mondo classico. Si presenta il suo libro: “Il presente non basta”,
edito da Mondadori.
Il 23 marzo al Liceo Classico di
Paternò, alle 8.30, dibattito con Ivano Dionigi, professore ordinario
di Lingua e Letteratura Latina, presidente della Pontificia Accademia
di Latinità, già rettore dell'Università di Bologna.
-Un dialogo con uno dei più importanti e prestigiosi intellettuali
italiani ed europei viventi, ovvero Ivano Dionigi, professore ordinario
di Lingua e Letteratura Latina, presidente della Pontificia Accademia
di Latinità, fondatore e direttore del Centro Studi “La permanenza del
Classico” dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è
stato rettore dal 2009 al 2015. Un dialogo che connette cultura e vita,
riflessioni sugli studi umanistici e l'attualità, i classici ed il
mondo contemporaneo. In questa triade concettuale vi è l'essenza di un
evento culturale di livello nazionale che si svolgerà il 23 marzo
(giovedì) alle 8.30 al Liceo Classico Mario Rapisardi di Paternò.
L'evento culturale organizzato dal Liceo Classico, guidato dal
Dirigente scolastico, prof. Egidio Pagano, sarà coordinato e moderato
dal giornalista Salvo Fallica.
Il dibattito sarà incentrato sul libro di Dionigi, edito da Mondadori,
“Il presente non basta” La lezione del latino. Un libro che unisce
profondità culturale e capacità di comprensione autentica del moderno
attraverso la ricostruzione del passato, delle origini della civiltà
europea ed occidentale. Ed alle origini di questa dimensione culturale
ed alla sua evoluzione ha contribuito il latino, una “lingua che
l'Europa ha parlato ininterrottamente per secoli, attraverso la
politica, la religione, la scienza”. Una lingua che rappresenta una
dimensione culturale e sociale multidisciplinare. “Il latino evoca un
lascito non solo storico, culturale e linguistico ma anche simbolico:
si scrive 'latino', ma si legge 'italiano, storia, filosofia, sapere
scientifico e umanistico, tradizione e ricchezza culturale'. Non è un
reperto archeologico , uno status symbol o un mestiere per
sopravvissuti; è il tramite che – oltre Roma- ci collega a Gerusalemme
e ad Atene, l'eredità che ci possiamo spartire, la memoria che ci
allunga la vita. E' un'antenna che ci aiuta a captare tre dimensioni ed
esperienze fondamentali: il primato della parola, la centralità del
tempo, la nobiltà della politica”.
Il latino continua a vivere, in maniera dinamica, nella nostra lingua,
anzi nelle nostre lingue e linguaggi. E nella nostra vita contemporanea
o come dicono alcuni post-moderna. Ha contaminato positivamente anche
l'inglese, il mondo dei media, e persino internet. L'autore spiega con
razionalità illuminata nel suo bel libro che le tecnologie digitali e
gli studia humanitatis debbono trovare un'alleanza naturale e
necessaria.
Questo libro lega passato, presente e futuro, fornisce raffinati
strumenti metodologici di conoscenza, mostra come gli studi umanistici
preparino le persone al confronto con il mondo, educano alla libertà ed
alla capacità critica. Ed anche alla capacità di risolvere i problemi,
educano alla elasticità mentale, ad affrontare concretamente la realtà
che ci circonda. Nel mondo anglosassone e non solo, sempre più persone
che vengono dall'ambito di studi umanistici lavorano in diversi
settori: scuola, università, media, case editrici, imprese tradizionali
e tecnologiche, banche, e parecchi hanno ruoli nelle istituzioni. Anche
in Italia stanno aumentando, soprattutto nel Centro-Nord, lo dimostrano
le statistiche di Alma Laurea, coloro che vengono assunti nei settori
economici. Anche perché in un mondo che cambia continuamente più che le
specializzazioni iper-tecnicistiche servono capacità mentali e
strumenti di conoscenza utili ad adeguarsi alle continue innovazioni.
Al dibattito che è aperto all'intera opinione pubblica, interverranno
con sintetiche riflessioni e domande anche i docenti: il vice dirigente
vicario del Liceo Classico, prof. Rosario Scalia, ed i prof. Turi
Nicosia e Maria Làudani. Sono previste, all'interno della struttura
dialogica dell'evento, anche domande e riflessioni degli studenti.
Le opere di Ivano Dionigi
La ricerca di Ivano Dionigi è orientata su versanti molteplici: romano
e greco, pagano e cristiano, classico e umanistico, latino e italiano,
antico e moderno. E’ autore di oltre un centinaio di pubblicazioni tra
articoli, saggi e libri. Nei suoi studi si è dedicato particolarmente a
Lucrezio (Commento a “La natura delle cose”, 2000; Lucrezio. Le parole
e le cose, 2005) e Seneca (De otio, 1983; Problematica e fortuna del
“De providentia”, in Seneca, La provvidenza, 2004; I diversi volti di
Seneca e Seneca linguista, in Seneca nella coscienza dell’Europa,
1999). Ha curato per Rizzoli diversi volumi sul rapporto
antico/presente: Di fronte ai classici. A colloquio con i Greci e i
Latini (2002); Nel segno della parola (2005); La legge sovrana (2006);
Morte. Fine o passaggio? (2007); I classici e la scienza. Gli antichi,
i moderni, noi (2007); Madre, madri (2008); Elogio della politica
(2009); Il dio denaro (2010); Animalia (2011); Eredi (2012); Barbarie
(2013). Per Mondadori ha curato I classici in prima persona di Giuseppe
Pontiggia (2006) e ora Il presente non basta. La lezione del latino
(2016).
Addetto stampa
Istituto
I.I.S. "Mario
Rapisardi" Paternò
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