Il troppo stroppia. Tecnologia digitale, sì! ma con misura
Data: Sabato, 11 marzo 2017 ore 08:30:00 CET
Argomento: Redazione


Attenzione allo stress digitale e alla Rete! Siamo tutti sotto assedio, e intossicati da squilli, sms, mail, tweet. La droga del terzo millennio è la "digital addiction"! Siamo sottoposti a un costante bombardamento di suoni vibranti, che bippeggiano, notificano, lampeggiano, interagiscono, e si accavallano come luci psichedeliche nel nostro cervello, a tal punto che se non ci attrezziamo alla difesa in tempo, finiremo per perdere la testa, travolti da un pauroso istupidimento collettivo, e da un vergognoso imbarbarimento culturale! Attenzione, dunque. La regola sia: Nulla di troppo. L'oltranza del digitale tecnologico può produrre disturbi mentali irreversibili! E dipendenze fatali. In America, secondo dati di Google, l'85% di possessori di uno smartphone non esce mai di casa lasciandoselo alle spalle! Si ha paura di non esistere se si è disconnessi; ci coglie l'ansia, il panico, al solo pensiero di potere smarrire o dimenticare a casa il cellulare. Grandi potenzialità offre la Rete, ma anche grandissimi condizionamenti! Ma, si sa, lo strumento di per sé è neutro: -con un martello posso uccidere un uomo, ma posso pure appendere un bel quadro alla parete - ; sta solo a noi decidere l'uso che ne vogliamo fare. Demonizzare la Rete non si può, né serve; come non servono ostilità preconcette; non è detto che le tecnologie digitali promuovano sempre "ignoranza" e imbarbarimento; possono, al contrario, facilitare ricerche e condivisioni. Bisogna convincersi che ci serve Internet, ma senza «perdere - come dice Marino Niola - il senso ultimo del silenzio».

Nuccio Palumbo





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