La Madonna dei Bambini a Sant’Agata La Vetere
Data: Mercoledì, 01 febbraio 2017 ore 08:30:00 CET
Argomento: Recensioni


Cento bambini dell'Istituto San Vincenzo e De Roberto rinnovano l'antica tradizione della carità.
Sabato 2 febbraio ricorre la festa della Madonna dei Bambini che si celebra nella primaziale Chiesa di S. Agata la Vetere, e l'occasione nella prossimità della festa rende l'evento particolarmente significativo e meta di pellegrinaggi da parte dei bambini della scuola dell'infanzia e primaria.

Nella Chiesa primaziale di Sant'Agata La Vetere s'ammira la pala d'altare dipinta da Giuseppe Sciuti ed inaugurata il 31 gennaio 1899 sotto il rettorato del sac. Giuseppe Caff ,fratello del più noto mons. Antonino Caff, vescovo ausiliare del beato Dusmet, il quale fondò l'Opera della Madonna dei Bambini. Da questa chiesa, fino agli anni Sessanta del Novecento, all'alba del 2 febbraio uscivano festosamente, salutate da un prolungato scampanio, dallo sparo della moschetteria e dall'allegro suono delle bande musicali, le candelore ivi custodite durante l'anno, per recarsi a passo svelto nei mercati cittadini per i festeggiamenti popolari.

Come ricorda il prof. sac. Luigi Minio nel libro "Agata e la sua memoria nella Città di Catania" (Arca, 2005), le famiglie benestanti erano coinvolte nella confezione e nella ricerca di vestitini da donare, quasi a simboleggiare un prolungarsi delle cure materne della Madonna per il Bambino Gesù, presente in tutti i bambini bisognosi.
Dettagliata documentazione dell'evento viene presentata dal prof Antonino Blandini, giornalista e cronista della festa

"L'Osservatore Romano" del 13 gennaio 1899 pubblicò un lungo articolo sulla Madonna dei Bambini, ricordando le figure del M° Sciuti autore di un' e del can. Caff, che "raduna il primo giovedì di ogni mese...una numerosa schiera di Bambini di cospicue famiglie; li stringe in amorevole sodalizio interno alla Vergine Madre e li infervora alla carità verso quei miseri fanciulletti, cui l'indigenza dei genitori non ha modo di ricoprire e riscaldare le tenere membra".
Il giornalista vaticano, poi, descrive la cappella della Madonna dei Bambini e la gran tela al di sopra dell'altare: "da una marmorea gradinata...scende in atto pietoso col divin Pargoletto tra le braccia la celestiale figura di Maria...ad accogliere l'omaggio, che le porge un'ingenua e graziosissima bambina, vestita signorilmente: sono vesti pei poverelli derelitti seminudi, che stanno lì ai piedi di Maria, aspettandone il materno favore....Il più piccino dei poverelli che le sta a' piedi, bruno di carnagione e pittorescamente, coperto a mezzo di miseri cenci...contrasta in un modo dei più arditi colla misera sorellina sedutagli accanto, che leva gli occhi supplichevoli alla Madonna".

L'iniziativa è stata promossa dal preside Giuseppe Adernò, il quale già negli anni 80 ha ideato le "giornate della scuola" adesso inserite nel programma della festa nei due mercoledì di gennaio, al fine di favorire l'incontro dei ragazzi con la Santa Patrona, rileggendo la sua storia e il racconto del suo martirio e concretizzando la fede e la devozione con gesti di generosa carità
Grazie alla generosa disponibilità di Padre Ugo Aresco, rettore della Chiesa, si intende riprendere l'antica tradizione della festa dei bambini e sono stati coinvolti oltre cento bambini delle scuole primarie dell'Istituto comprensivo "De Roberto" e dell'Istituto paritario "San Vincenzo".
La tradizionale offerta dei vestitini viene sostituita con la presentazione di doni e pacchi alimentari che i bambini portano per i bambini poveri.

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