Il Giorno della Memoria: Poesia e Musica al Liceo Classico 'Mario Rapisardi' di Paternò, per ricordare….
Data: Sabato, 28 gennaio 2017 ore 07:30:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Oggi a Scuola, in classe, con gli insegnanti poteva essere una giornata qualsiasi, di studio, di compiti, di verifiche fine-quadrimestrali…invece.
Già da inizio settimana ci si interrogava su come “celebrare” il “Giorno della Memoria”, se organizzare un Incontro-Conferenza con qualche intellettuale o accademico che potesse approfondire “storicamente” gli eventi terribili che condussero alla Shoah e all’eccidio di Ebrei, Zingari, dissidenti politici, portatori di handicap, omosessuali, appena settanta anni fa, nei campi di concentramento nazi-fascisti.
Ma ascoltare passivamente e, spesso, distrattamente un adulto che spiega con parole altisonanti fatti lontani ci è parso inutile, un po’ scontato.
E allora si è fatta una scelta diversa ed abbiamo preferito far sgorgare dalle nostre voci il lamento dei perseguitati; cantare sulle nostre note il dolore infinito ingiustificato irrimediabile dello sterminio e della spersonalizzazione dei campi.
In Aula Magna, insieme ai nostri Professori e al Preside, abbiamo letto insieme poesie, lettere, canzoni.
Abbiamo fatto riecheggiare, con parole e Musica, l’assurdità del razzismo, dell’antisemitismo, della discriminazione, della tortura, della guerra, della morte.
“Le giovani menti non amano soffrire”, suona una adagio euripideo.
E la cultura, l’Arte, la bellezza, l’intelligenza sono esattamente antitetiche alla sofferenza e violenza che l’essere umano continua a perpetrare, nonostante il monito della trascorsa esperienza.
Con quali strumenti i giovani possono cambiare il corso della Storia? Basta una commemorazione istituita per Decreto?
No certamente; ma forse è un dovere morale per chi ha subito ingiustizia essere risarcito con il ricordo.
Importante è la coscienza del male, del male ormai compiuto e, soprattutto, di quello che sta dietro l’angolo se indulgiamo nel “sonno della ragione”.
Per questo è importante ricordare, far rivivere nei nostri occhi lo sguardo sgomento di chi non ha più voce.

Ufficio Stampa del Liceo Classico “Mario Rapisardi” Paternò
Capo redattore Salvo Virgillito III C
Responsabile fotografia ed immagini Elia Fiammingo III C





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