Lettera alla Luna. (21 luglio 1969, giorno dell'allunaggio degli astronauti Collins, Armistromg e Alduin)
Data: Domenica, 22 gennaio 2017 ore 08:30:00 CET
Argomento: Redazione


Graziosa e dolce Luna.
Questa lettera vuol essere l'ultimo atto che ti giunge da parte di tutti gli uomini della terra. Crediamo infatti che da quando Collins, Armstrong e Alduin han fatto la passeggiata sul tuo suolo i nostri rapporti siano cambiati. L'idillio tra te e gli uomini che dura da quando esiste il mondo morirà ora che su di te si è posato un lembo di umanità. Sembravi così lontana, irragiungibile, quasi che lo spazio ci dividesse per sempre. Ma il sogno di Giulio Verne si è compiuto: l'uomo ha annullato la distanza che ci divide e ti ha raggiunto rompendo il secolare rapporto di rispettoso omaggio verso di te, così sola, così malinconica.

Noi ti conoscemmo da piccoli e quando ti vedemmo per la prima volta, così pallida, così bianca pensammo quale poteva essere il tuo compito lassù in cielo, solitaria tra le stelle. Ti guardammo stupìti, ci sorridesti, noi sorridemmo a te. Così imparammo a guardarti sempre e ad amarti con maggior stupore e meraviglia. Tu hai conosciuto le nostre prime ansie giovanili, le nostre confessioni, percepito i pensieri delle nostre delusioni a nessuno mai da te svelati. Cara Luna, quante cose sai tu di noi. Ora potremmo parlarti ancora ? Tu eri la Luna dolce, morbida, pallida, colmata di luce, bella, la Signora delle notti stellate, misteriosa, sconosciuta amica dei gatti sui tetti, dei lupi nelle notti fredde d'inverno, del fuggiasco, del pescatore, dell'innamorato. In te c'erano riposti tutti i parti della nostra fantasia. E quanti poeti, narratori non si sono a te rivolti per trarne ispirazione. Forse tu non ci farai caso a questa nuova situazione che si è venuta a creare tra noi con lo sbarco dell'uomo sul tuo inviolato suolo e farai come se nulla fosse accaduto. Ci continuerai a sorridere e certamente saprai mantenere i più segreti pensieri che gli uomini di rivelano.

Ma quell'amore nostro antico potrà restare inalterato? Tu potrai restare la nostra innamorata e confidente? Qualcosa che cambierà il nostro rapporto arriverà di certo. Tu, o Luna, siamo certi ormai, hai un grande compito da assolvere. Il buon Dio non ti ha posto lì per caso. Forse, cara signora dello spazio, hai il compito di aprirci gli occhi per vedere meglio le cose della Terra, per guidarci nella giusta direzione che conduce verso la conoscenza più profonda ed immediata di Dio Creatore. Forse tu ci aiuterai a superare le divergenze che minacciano di aggravarsi fino ad esplodere nella distruzione del genere umano.

Questo ci attendiamo da Te ora che sei dieventata umana: che tu ci aiuti a superare le minacce dell'egoismo. Resta integra, dunque, pur umanizzata ma non contaminata dall'odio che divide gli uomini della terra.

Giovanni Palumbo
luglio 1969





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