Cara Ministra Fedeli, voglio scriverle una lettera ...
Data: Lunedì, 19 dicembre 2016 ore 07:30:00 CET
Argomento: Sindacati


E' un dottore di ricerca che le scrive... Ho lasciato che si sopissero le polemiche sul suo conto per rivolgerle il nostro benvenuto alla testa del Ministero che ci disconosce come suo dipendenti, nonostante anni di onorato servizio.
Mi sembra doveroso scriverle qualche riga di presentazione di una categoria, quella dei docenti delle Graduatorie d'Istituto, della quale sono una fiera e orgogliosa rappresentante.
Non le sarà capitato di sentire parlare di noi, né in Parlamento, né dai mezzi di comunicazione di massa, perché la categoria alla quale appartengo è invisibile, sebbene permetta alla scuola di sopravvivere. Lei, dopo il suo insediamento, sembra aver garantito una linea di continuità con le scelte politiche del Governo da lei sostenuto finora, ritenendo che la Buona scuola, da lei votata come Legge 107/2015, sia da portare a compimento.

Purtroppo, però, non avrà saputo che dopo il varo delle famigerata legge, la scuola ha avuto il peggiore avvio di anno scolastico che i docenti ricordino e noi precari delle Graduatorie d'istituto, dopo essere stati esclusi dai piani di assunzione previsti dalla legge, piani che hanno favorito l'approvazione della legge stessa e il consenso del Paese, siamo stati reclutati da precari in massa per poter garantire il funzionamento delle scuole, i cui numeri non quadravano. Siamo stati umiliati da un Concorso, ancora in pieno svolgimento, bandito frettolosamente, perché fosse tutto pronto per settembre. Peccato che le prove non sono state ancora tutte espletate, per un balletto di commissari, per irregolarità di ogni sorta, per incapacità del  sistema di fare le cose per bene, come sventolato al Paese in Tv e sui giornali dal Governo Renzi.

Lo sa, Ministra, che le prove del concorso erano uno schiaffo alla professionalità del docente? Lo sa che sono stati sottoposti a queste prove i docenti più aggiornati d'Italia, in possesso di lauree, diplomi, abilitazione, ecc.? Lo sa che, nonostante tali titolo, in alcune regioni e in alcune classi di concorso non è stato ammesso all'orale nemmeno un candidato? Lo sa che i commissari che ci hanno valutato hanno usato parametri arbitrari come l'originalità, cosa nemmeno stabilita precedentemente dal bando? Lo sa che per fare un concorso un candidato di norma risponde in maniera aderente al quesito, altrimenti, come in altri casi, agghiaccianti, le prove sono ritenute non pertinenti? Lo sa che abbiamo dovuto presentare persino un esposto contro il MIUR, per tutti le irregolarità subite?

Sono certa che troverà interessanti tutte queste informazioni, perché non gliele avrà dette nessuno, ancora...
Nelle Graduatorie d'Istituto, forse non sa nemmeno questo, ci sono docenti precari da anni, e che la legge voluta dal Governo precedente, quello da Lei sostenuto, è contro le norme europee, quelle che combattono lo sfruttamento del precariato, docenti che hanno titoli da vendere, sudati e pagati a caro prezzo, validi per la stabilizzazione e per l'insegnamento nelle scuole pubbliche italiane. Di questi docenti, "stabilmente" precari, una parte è stata persino illegittimamente esclusa anche dal concorso truffa, perché non abilitati... lo sa che in massa, questi docenti, stanno insegnando per garantire lo svolgimento dell'anno scolastico e che per loro non è prevista nessuna possibilità di miglioramento professionale?

Le sembrerà azzardato il termine truffa, ma ora glielo motivo: chi lo ha vinto, questo concorso, non è stato nemmeno assunto, perché, nonostante le dichiarazioni, a settembre di posti non ce n'erano!
Cara Ministra, ha preso tra le mani una bella patata bollente... Noi precari delle Graduatorie d'Istituto siamo gente tranquilla, professionisti appassionati, ma non siamo molto contenti di come siamo stati finora trattati. Moltissimi di noi, da settembre, nonostante i chilometri che dobbiamo percorrere per andare a scuola, i corsi di aggiornamento che ci dobbiamo pagare da soli, perché a noi il bonus docenti non spetta nemmeno, non percepiscono nemmeno lo stipendio...
Ministra... sentirà parlare molto di noi, busseremo con energia alla sua porta...

Buon lavoro!

Valeria Bruccola, Coordinatrice Nazionale Adida





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