Informazione e riflessione contro il femminicidio. Convegno a Sant’Agata Li Battiati
Data: Sabato, 10 dicembre 2016 ore 08:00:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il Comitato Femminile di Marco Rubino, di Sant’Agata Li
Battiati, con la collaborazione del Liceo Artistico “Emilio Greco”, in
occasione della Giornata Internazionale contro il femminicidio, ha
organizzato un incontro di informazione e di riflessione sul dilagante
dramma sociale del femminicidio, con la partecipazione di
professionisti ed esperti qualificati. E sono stati molto interessanti
gli interventi dei vari relatori intervenuti nel corso della serata,
moderata dall’insegnante Anna Maria Gazzana e da Grazia Strano, l’avv.
Pilar Castiglia (Pres. Centro Antiviolenza “Calypso”, Biancavilla), la
dott.ssa Gisella Guzzardi (Assistente sociale dei Servizi Sociali,
Comune di Sant’Agata Li Battiati), la dott.ssa Rosanna Percolla
(Psicologa-Psicoterapeuta), le signore Vera Squatrito e Giovanna Zizzo,
mamme di due vittime del femminicidio, e la prof.ssa Francesca Di Mauro
(Liceo Artistico “Emilio Greco”, Sant’Agata Li Battiati). «Impossibile
colmare il vuoto di vite che avevano il diritto di essere vissute. E
anche il silenzio è un valore, se dedicato alla riflessione e
all’ascolto interiore, diversamente dal silenzio dell’indifferenza»,
così, Anna Maria Gazzana, nel saluto introduttivo, ha aperto i lavori
del convegno. «Le donne sono vittime anche della società stessa in cui
vivono, permeata da una cultura maschilista, dove l’uomo è padrone in
ogni sfera, e allo stesso tempo sono oppresse dal silenzio e
dall’omertà da chi chiude gli occhi sui reati del femminicidio. – Ha
affermato l’avv. Pilar Castiglia, la prima ospite a prendere la parola
– La denuncia è sempre un atto di civiltà e di dignità umana. Per
ridurre questo fenomeno occorre però un intervento preventivo.
L’individuazione di tutta una serie di problematiche e dinamiche di
coppia, scoperti nei centri antiviolenza, sorgono dal dialogo fra
figure professionali, che si confrontano con le loro assistite,
spiegando i confini tra la dolcezza coniugale e l’imposizione
prepotente di un “maschismo” antiquato e stereotipato». La dott.ssa
Gisella Guzzardi, dopo un excursus sulle condizioni storico-ambientali
della donna nel territorio di Sant’Agata Li Battiati, ha analizzato
alcuni recentissimi episodi di femminicidi avvenuti in paese, attirando
l’attenzione di tutti e suscitando forti emozioni, «Il 2016 è stato
l’annus horribilis del femminicidio a Battiati – ha riferito la
dott.ssa Guzzardi – con violenze di ogni genere e soprattutto stalking,
mogli che vivono nel terrore, nelle fasce di popolazione di livello
economico molto elevato, storie che hanno coinvolto professionisti
della borghesia alta e medio-alta». La Signora Vera Squatrito, appena
rientrata dalla trasmissione televisiva “Maurizio Costanzo Show”, ha
descritto il suo calvario di madre d’una ragazza di 19 anni, Giordana,
vittima d’un amore sbagliato, «Chi uccide non sa amare. Gli uomini che
uccidono sono narcisi, egoisti, possessivi. – ha raccontato Vera
Squatrito con veemenza – Le istituzioni non fanno nulla, perché
sottovalutano il problema della violenza psicologica. Ho aperto una
petizione su Change.org perché si dia finalmente la giusta pena a
questi assassini, lasciandoli in carcere. I centri antiviolenza sono
l’unica istituzione che può dare un aiuto immediato alle famiglie, ma
non basta». Vera Squadrito con Giovanna Zizzo, mamma di Laura, uccisa a
soli 11 anni, e presente all’incontro, da mesi sono impegnate nel
progetto di installazione di panchine rosse nel territorio etneo, per
dire basta agli “amori criminali”. La dott.ssa Rosanna Percolla,
psicologa, ha spiegato come gli operatori psicoterapeuti possono
riuscire a far superare il dramma della separazione di due persone, «Ho
conosciuto donne – ha ribadito l’esperta psicologa – che hanno
difficoltà a superare l’angoscia di una separazione e dell’incombente
solitudine. C’è un legame con i loro uomini che non riescono a
recidere. Ecco perché tendono a giustificare perfino gli atteggiamenti
violenti ed hanno il desiderio di stare con quegli uomini, nonostante
tutto». Infine, la Prof.ssa Francesca Di Mauro ha illustrato il
percorso educativo della scuola, non più limitato alla lezione,
all’apprendimento e alla valutazione, «Cerco di trasmettere loro i
valori essenziali della vita, come l’affetto, la generosità, la non
discriminazione delle diversità. Insegnare è oggi più che mai un
mestiere difficile. Per me e per i miei allievi insegnare e studiare è
sempre stata l’esperienza di una crescita reciproca. La scuola –
ha continuato la prof.ssa Di Mauro – come luogo di educazione e di
sensibilizzazione alla tolleranza, alla non violenza, all’altruismo,
all’inclusione, alle diversità. E tutto ciò deve continuare anche
all’interno della famiglia; i genitori devono dare il buon esempio ai
figli, ascoltandoli, guidandoli di più, specialmente nell’adolescenza,
che è il momento più delicato della crescita. A Battiati quest’anno
abbiamo allestito due panchine di colore rosso; ho scelto
intenzionalmente di portare le ragazze e i ragazzi più vivaci delle mie
classi. Hanno compreso che essere generosi con gli altri, stare
insieme, non discriminare, ma premia sempre». A conclusione
dell’affollata serata, il dott. Marco Rubino, coordinatore del Comitato
femminile e promotore dell’incontro, ha delineato nuovi approcci e
nuove frontiere per la tutela dei diritti delle donne e dei più deboli.
«Il femminicidio è un reato consumato in assenza di testimoni, – ha
commentato il dott. Rubino – spesso occultato dalle connivenze di
parentele complici; così, si tende a minimizzare la responsabilità
dell’uomo, anche per colpa di madri possessive che viziano i figli,
portandoli a diventare piccoli grandi bulli. La testimonianza della
Signora Zizzo mi ha emozionato tanto. Sono convinto che nel “salotto
bello di Catania”, come sono solito chiamare la comunità di Sant’Agata
Li Battiati, si debba “pretendere” una maggiore attenzione nei
confronti dei problemi e delle esigenze del territorio». In sala hanno
fatto da cornice, accanto al suggestivo allestimento scenografico
ideato e curato dall’interior designer Giuseppe Castagna, con le rose
rosse con l’etichetta “Stop Violenza sulle donne”, a cura di Erminia
Sturniolo, le mostre di pittura e di fotografie d’arte degli allievi
del Liceo Artistico “Emilio Greco”, della sede di Sant’Agata Li
Battiati, e le tele delle pittrici, Cettina Ragusa e Anna Rondine.
Infine, le ballerine Jessica, Veronica, Erika e Giordana della
Compagnia “Tecne” hanno deliziato il pubblico presente con movenze e
coreografie originali sulle note della cantautrice ennese Francesca
Incudine.
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it
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