Nessun dolore è malattia se è secondo la volontà di Dio. Giorgio Manganelli
Data: Sabato, 10 dicembre 2016 ore 07:30:00 CET
Argomento: Redazione


"[...]Tra i vivi e i morti non ci può essere rapporto diretto; ogni rapporto tra i vivi e i morti passa attraverso Dio, nella comune preghiera".
[...] Nessun dolore è malattia se è secondo la volontà di Dio. Noi non sappiamo che significhi questa parola antica e terribile, davanti alla quale ci sentiamo trascinati nei momenti più aspri e invalicabili della nostra vita. Solenne e sollecito, inaccessibile e onnipresente, risanatore e confermatore del dolore, possiamo forse pensarlo come un luogo, l'unico luogo nell'universo in cui noi tutti siamo da sempre a sempre: noi, i vivi e i morti, insieme. E' il luogo che valica le dimensioni, che ignora il tempo, che è impossibile affollare e impossibile disertare, e nel quale è impossibile perdersi. Quel luogo potrebbe essere un tappeto, una trama infinita di segni, ciascuno dei quali privo di senso, e che tutti insieme formano quel misterioso disegno, completo e perfetto, al cui completamento attende l'eternità, da sempre a sempre.
Solo il tappeto conosce il proprio intimo disegno, e alla esattezza di quel progetto noi dobbiamo affidarci..."
(Parte di una delle due lettere inviate alla cognata, scritte da Giorgio Manganelli nel 1973 nei giorni successivi alla morte del fratello Renzo).

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