C'è ancora bisogno della burocrazia?
Data: Lunedì, 05 dicembre 2016 ore 07:30:00 CET
Argomento: Redazione


Il nostro collaboratore Giuseppe Motta, nella sua attività di sociologo del diritto, ha sempre tenuto fede alla sua mission, che è quella di "svelare i trucchi del potere", di qualunque tipo esso sia: il potere della comunicazione, il potere politico, il potere dell'economia, il potere della Rete... Con la sua ultima opera, che recensiamo in anteprima assoluta, si è occupato di analizzare il potere burocratico che governa la vita dell'uomo. Per burocrazia intende sia quella "classica" della pubblica amministrazione, che quella, più subdola e più nuova, delle grandi aziende private detentrici di situazioni di monopolio, o che agiscono in un mercato oligopolistico. E lo fa, come gli è consueto, attraverso le tre direttrici che caratterizzano ogni suo lavoro e che hanno lo scopo di analizzare a fondo i problemi per comprenderli meglio. L'analisi storico-sociale, nella prima parte del volume, ripercorre la storia della burocrazia, a partire dalle origini, passando per quella nord-americana, con le peculiarità che la caratterizzano, per finire nelle nuove teorie più in linea col pensiero dell'autore, che tende sempre a privilegiare forme sociali di cooperazione e consenso che definisce "reticolari", fatte di relazioni paritarie più che di gerarchie, di collaborazione più che di dirigismo.

La seconda parte, invece, rappresenta il nucleo del suo pensiero innovativo nello studio della burocrazia. Egli analizza i pro e i contro del modello telematico della e-burocracy, il suo impatto dirompente nel pensiero conservatore e conformista del burocrate ed in quello del cittadino-utente, spesso non ancora pronto a causa del digital divide. Spiega anche come difendersi dalla burocrazia e la sua originale teoria "del software legislatore", che rappresenta la terribile realtà di una pubblica amministrazione che, non potendo opporsi all'innovazione tecnologica, finisce per soccombere ad essa.

Successivamente, in un continuum molto ben articolato, l'autore si occupa della patologia dei comportamenti burocratici, analizzando la corruzione, la concussione e tutti quei reati che maggiormente incidono sui rapporti tra la burocrazia e il cittadino.
La conclusione è meglio lasciarla al lettore perché apre nuovi spunti ad una via moderna per la futura burocrazia.

Nel blog dell'autore in anteprima l'introduzione del volume (giuseppemotta.it)





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