L'amicizia al tempo del Referendum
Data: Venerdì, 25 novembre 2016 ore 08:30:00 CET
Argomento: Redazione


Vedo tanti amici litigare l'un contro l'altro armati per sostenere un SI o un No, in vista del Referendum! L'amicizia vera è un dono degli Dei, e non vale la pena buttarla via così!
A me, Né Sì né NO nel cuor mi suona intero.

Una riflessione
Bisogna avere "rispetto per l'altro". Bisogna evitare di essere a priori asseverativi; bisogna sapere ascoltare le ragioni dell'altro, e non cadere in formule autoritarie. La crisi delle ideologie e le fragilità consustanziali alla natura dei nostri tempi ultra post-moderni, così complessi e contraddittori, impongono codesto rispetto, in considerazione anche del fatto che nessuno, può vantarsi di possedere solide certezze in assoluto, e specie, oggi, in politica. Sarebbe tragicomico volere attestarsi su linee di riflessioni che facciano capo, perentoriamente, a un pensiero "forte". Il tempo dei sistemi circolari, chiusi, gelosi delle loro ragioni, è passato. Oggi, siamo in fase di pieno decostruttivismo. Non possiamo permetterci grandi ideali o tetragone costruzioni di ragioni metafisiche. Pensiero debole? E perché no? Quantomeno esso (pensiero debole) ci richiama al dovere di abbassare i toni, e di combattere una battaglia culturale contro ogni forma di prepotenza del pensiero, o , se meglio piace, contro la volontà di potenza della verità. E la politica, di oggi, ne ha tanto bisogno!, non foss 'altro perché dobbiamo, onestamente, prendere atto che l'accelerazione semplificatoria richiesta spesso dal discorso politico, rischia di tramutarsi in rigida semplificazione razionalistica autoritaria, nemica di quella forma di ragionevolezza ( del pensiero debole) cui si addice, invece, un discorso più pacato , più rallentato, che procede attraverso la moltiplicazione dei dubbi e dei problemi, e la messa in gioco di necessarie contraddizioni. Soltanto una buona riserva di ragionevolezza critica, un retroterra etico, depurato da ogni forma di politicizzazione, può, oggi, servire a bilanciare la fretta di qualunque argomentazione politica, e, chissà, a suggerire al politico i pericoli che son sempre insiti in questa, come in ogni altro tipo di fretta!

Nuccio Palumbo





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