Stage alternanza scuola-lavoro della sezione benessere dell’I.P.A.A. di Paterṇ
Data: Luned́, 21 novembre 2016 ore 07:30:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Nell'ambito dell'Alternanza Scuola-Lavoro, gli alunni delle Classi II e III B del Corso Operatore Benessere dell'I.P.A.A. "Santo Asero" di Paternò, sede associata dell'I.I.S.S. "Francesco Redi", hanno preso parte a stage di formazione che li hanno visti impegnati in varie sessioni. Fra queste, curare trucco e acconciature di attori e attrici del cortometraggio "Il papà della Miss", prodotto dalla Silver Screen Group per la regia di Tony Morgan e Angelica Lazzarin. Referente del progetto, la prof.ssa Tania Fiorito, sotto la cui guida alunne e alunni intraprendono percorsi di formazione che li vedono protagonisti attivi e apprezzati, va detto, dei progetti, svolti in collaborazione con agenzie di pubblicità e di moda, cast cinematografici, compagnie teatrali. Le riprese del cortometraggio hanno avuto luogo nei giorni 12, 13, 14 17 e 18/11 fra Castelmola, Giarre, Fiumefreddo e Acireale, sedi delle location.

Per gli alunni è stata un'occasione per mettersi alla prova e accrescere la propria esperienza sul campo, contribuendo alla realizzazione di un'opera che ha un'indubbia valenza educativa. "Il papà della Miss", infatti, racconta la storia di un padre che spinge la figlia a percorrere la strada del successo con la partecipazione a concorsi di bellezza, a sfilate di moda e a casting che possono schiudere le soglie del favoloso mondo dello spettacolo. La giovane ottiene i primi, incoraggianti riconoscimenti, che inducono il genitore, più per ambizione propria che per il desiderio di emergere della ragazza, a puntare sempre più in alto. Fin quando, presentatasi l'occasione d'oro, che sembra determinante ai fini di una luminosa carriera, il padre scopre che la figlia, per spiccare il volo verso la ribalta mediatica e il firmamento dello star-system, deve sottostare a ricatti che comprometterebbero, con la dignità, la libertà di scelta e d'azione e dunque, la felicità della giovane. "Il papà della Miss" si chiude in modo problematico: la disillusione non riporta alla realtà senza lasciare segni che possono rivelarsi anch'essi dolorosi, ritrovare la fiducia in se stessi non è rimesso solo all'amor proprio e rinnovare l'affetto reciproco non è un atto dovuto nemmeno fra le persone più care, dopo che quella fiducia si è rivelata così facilmente vulnerabile.

Allo stage hanno partecipato Valentina Fortunato, Esmeralda Messina e Roman Marius Alexandru, della II B; e Maria Giusy Fallica, Deborah Fornitto e Chiara Rapisarda della III B. Motivo di soddisfazione per i partecipanti allo stage e legittima ragione di orgoglio per il nostro Istituto, registi e attori hanno avuto modo di apprezzare la serietà, le capacità di ciascuno, la perizia tecnica acquisita da ragazze e ragazzi del Corso Benessere, frutto di un impegno che si ritrova, del resto, nello studio di tutte le discipline del curricolo, non solo in quelle di indirizzo.
Gli alunni che hanno truccato ed acconciato il cast riceveranno un attestato di partecipazione da parte della Silver Screen Group.

La classe III B, in particolare, sta portando a termine la elaborazione di un ipertesto sul tema della bellezza e della donna nel Medioevo. L'ipertesto si articola in sezioni quali il Bello ideale nel passaggio dall'Età Antica al Medioevo; la cosmetica dall'Alto al Basso Medioevo così come è possibile ricostruirla sulla base delle testimonianze documentali; i cosmetici come arma, prima che di seduzione, di difesa contro l'assedio degli anni e l'attacco degli agenti patogeni che corrodono l'immagine femminile e dunque, il trucco come strategia di guerra senza quartiere e senza tregua contro gli assalti del tempo alla bellezza, di per sé eroica (non a caso a epigrafe dell'ipertesto sono stati posti i versi di Boris Pasternak: "... matrice di bellezza è audacia" e "Essere donna è un grande passo,/fare impazzire, un'eroica impresa", tratti, rispettivamente, da "Autunno" e "Dichiarazione"), specie in un'epoca quale l'Età di Mezzo, comunemente ritenuta oscura, di barbarie, laddove la bellezza femminile era considerata un potenziale disvalore rispetto alle virtù cui consacrare la propria vita e la bruttezza costituiva la condizione naturale di uomini e cose di cui nessuno si prendeva cura; ancora, la donna nell'immaginario (arte e letteratura) e nella realtà sociale del periodo in esame, fino alla rievocazione di figure di donne rappresentative, ciascuna a suo modo, di un aspetto della società che le ha viste protagoniste o comunque, figure di rilievo, da Roswita di Gandersheim a Bianca Lanza, da Ermengarda a Bianca di Navarra, da Eleonora d'Aquitania a Ilaria del Carretto.

Un lavoro che non pretende di essere esaustivo, data la vastità e complessità dell'argomento, ma che intende delineare, attraverso la focalizzazione su dettagli rivelatori rispetto ai grandi temi storici, un quadro che, nella sua varietà di espressioni, è, di solito, trascurato nelle ricognizioni manualistiche. Un lavoro che si pone come un'opera aperta e in fieri, per essere pubblicato sul sito dell'I.I.S.S. "Francesco Redi" e successivamente, sul giornalino online dell'Istituto, cui lavora la II B, per essere messo a disposizione della comunità studentesca, in modo da essere arricchito del contributo di chiunque vorrà, a titolo personale o lavorando di concerto, svilupparne gli spunti di oggettivo interesse.

prof. Rocco Giudice











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