Libriamoci: letture libere ad alta voce al Liceo G. Lombardo Radice di Catania
Data: Sabato, 29 ottobre 2016 ore 07:30:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri
che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che
l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono
tutte le volte che ti gira (J.D. Salinger, Il giovane Holden). Hanno
dato inizio così mercoledì 26 ottobre alle ore 9,00 moltissimi studenti
del Liceo G. Lombardo Radice di Catania sul tema scelto
quest’anno. il libro Lo specchio dell’anima. Sono state ore
memorabili, cariche di adrenalina, inizio di una straordinaria
avventura. Questa è un’occasione per confrontarsi, che intercetta la
voglia di una comunità scolastica, che guarda ad un modo nuovo di
promuovere la lettura.
Siamo infatti, e vorremmo esserlo sempre, una comunità che legge tutto
l’anno e non solo durante le giornate di “Libriamoci” o del “Maggio dei
libri”.
Per il terzo anno di seguito il nostro liceo si è imposto un modello
culturale e organizzativo. Dare spazio alle emozioni attraverso la
lettura.
Per primi i relatori, raffinati cultori del libro, quali la dottoressa
Emilia Bonaccorsi, Direttrice della Biblioteca “Tondo Gioeni” di
Catania; la professoressa Maria Antonietta Ferraloro, autrice del
saggio Tomasi di Lampedusa ed i luoghi del Gattopardo; il professore
associato di Filologia della letteratura italiana presso il
Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania, Antonio
Di Silvestro ed infine la dottoressa Lucia Russo giornalista; tutti
hanno riportato a casa una miriade di input e stimoli per lavorare con
i giovani partendo dalle trame dei testi che hanno scelto.
Ma non solo: molto interessante è stata la fisionomia del
pubblico degli studenti, lettori appassionati col gusto del confronto,
giunti da ogni classe e da ogni indirizzo; è bastato osservare i loro
occhi nei momenti successivi alla manifestazione per rendersene conto:
molte amicizie sono nate lì, nello scambio di opinioni sui libri che
ogni ragazzo custodiva, in mano, quale cosa preziosa
Condivisione. Ricerca della qualità. Impegno a far scoprire autori
ancora poco popolari. E ancora senso della condivisione. Qualcuno
tremava, qualcuno leggeva con un filo di voce, qualcun altro ha
interpretato da maestro (come lo studente che cantava Dario Fo o la
fanciulla di Tanto gentile e tanto onesta pare).
Ariosto e Shakespeare l’hanno fatta da padroni, ma abbiamo avuto
rivelazioni di scrittrici in erba che hanno letto sé stesse ne’ La
Zanzara, tessendo armoniche suggestioni di sinestesie ben ponderate.
Siamo fieri tutti di tutti e peccato sia già finito, ma il genio della
lettura risveglia magie in trepidante attesa del prossimo evento.
Un’inclinazione, quindi, che molti insegnanti, non solo docenti
lettere, hanno cercato di valorizzare. Questa è la vera novità di
questa edizione di “Libriamoci”.
Molti alunni leggono in privato ma difficilmente condividono quello che
leggono: dimostrando che la lettura, specie se illuminata, motivata, da
i suoi frutti.
Come si va avanti? Dietro l’apparenza di un format immutato ci sono già
stati cambiamenti con la ricerca di strade alternative. Anche
quest’anno le proposte dei relatori e le nuove chiavi di lettura dei
classici, hanno suggerito riflessioni nuove: come quelle sul linguaggio
dei videogames in collegamento con la letteratura.
Che dire? Ascoltiamoci!
Il referente per Libriamoci prof.ssa
Marcella Labruna
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