Il mio contadino potatore
Data: Venerdì, 28 ottobre 2016 ore 08:15:00 CEST
Argomento: Redazione


Il mio contadino potatore? Un umile di spirito; incolto, ma non corrotto, sano e genuino, e laborioso, e generoso di cuore. Letteratura, filosofia, greco latino, saggi critici e romanzi, ricchezze, gelosie e amori fatali, intrighi e storie varie, a che servono? A complicar la vita! Egli non sa di teologie, ideologie, ente essente essere e nulla, cavilli, teorie astruserie, inutili rompicapo; spazio tempo, e fughe metafisiche, avventure immaginarie di uno spirito malato.

Il mio contadino ha la seconda elementare, sa solo sillabare, e, lucido, far di conto, giusto quanto basta per non farsi imbrogliare; perché, poi, della vita, lui, è pratico assai, e senza troppi filologici sforzi sa bene come va il mondo, e come s'ha da trattare con la gente; perché - mi dice -, munnu ha statu e munnu è; questo il " mantra", in intesi estrema, cui riduce il brav'uomo tutta la sua filosofia!

Di libri ne conosce solo uno, quello della sua esperienza, pagina dopo pagina, giorno dopo giorno, scritto col sudore della sua fronte, e stampato indelebile sulla sua pelle rugosa e adusta . Lavora il mio brav'uomo, pota le rame alte degli ulivi, e fischia e canta, sapiente acrobata e leggero, sopra la scala lunga, che a me pare che tocchi il cielo;
da lassù, si sente un padrone. Quanta invidia gli porto!

antonino11palumbo@gmail.com





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