A lezione di filosofia presso il Teatro greco romano di Catania
Data: Martedì, 18 ottobre 2016 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Sabato 8 ottobre, dalle 9,00 alle 11,00, centinaia di studenti provenienti da diversi licei di Catania e provincia - Cutelli, Boggio Lera, Galilei e Archimede di Acireale - hanno potuto assistere a una originale lezione di filosofia svoltasi in un luogo simbolo del mondo classico, il teatro greco-romano di Catania. In quella sede, grazie agli interventi dei docenti e alle domande, alle osservazioni, alle riflessioni degli allievi, è stato focalizzato un tema altamente formativo "La nascita della filosofia in Grecia e la rivoluzione scientifica di Anassimandro".

Le scuole coinvolte nell'iniziativa,  il liceo "M. Cutelli" che l'ha promossa e le altre che hanno aderito, hanno voluto far vivere agli alunni l'emozione di respirare l'aria "frizzante" della classicità e di passare la mattinata in un teatro che nel V secolo a. C. ospitò Alcibiade, il quale, secondo le fonti classiche, nel 415 a. C. tenne un discorso all'assemblea civica riunita appunto nel teatro. Peraltro, per tutti gli intervenuti l'incontro si è trasformato in una vera e propria "agorà", andando così oltre gli spazi virtuali nei quali viene confinata la vita degli individui. Ormai, infatti, i social network hanno sostituito ampiamente la Atene di Pericle e Socrate: una pseudo-piazza del tutto inimmaginabile fino a vent'anni fa, che di giorno in giorno diventa alternativamente più intima e universale, più sfuggente e aggressiva. 

Il tema affrontato, la nascita della filosofia in Grecia e la rivoluzione scientifica di Anassimandro, è molto attuale perché ieri come oggi vi è un distacco dal mondo naturale e un atteggiamento "oggettivistico" e "razionalistico" verso di esso, ma la natura rimane tuttavia l'ambiente generale della vita umana, la base della vita collettiva, una realtà che comunque condiziona gli uomini con le sue forze e i suoi ritmi. La lezione, inoltre, ha evidenziato il ruolo rivestito da Anassimandro, uno dei primi filosofi della scuola di Mileto, che fu protagonista di una "rivoluzione scientifica" perché ridisegnò profondamente la mappa del cosmo, sostituendo un cosmo fatto di cielo sopra e Terra sotto, con un cosmo aperto, fatto di Terra che vola, circondata dal cielo. La rivoluzione moderna non sarebbe stata possibile senza quella di Anassimandro.

Ecco perché Karl Popper, uno dei maggiori esponenti della filosofia della scienza del Novecento, ha definito la teoria anassimandrea " una delle idee più audaci, una delle più rivoluzionarie e delle più portentose scoperte dell'intera storia del pensiero umano".

Dirigente scolastico
prof.ssa Elisa Colella








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